16 DICEMBRE 2013
Apre domani a Palazzo Reale a Milano, la mostra di Vassily Kandinsky con 80 opere in ordine cronologico provenienti dalla collezione del Centre Pompidou.La rassegna ripercorre le tappe fondamentali della vita e dell’arte partendo dai suoi esordi a Monaco, nel momento in cui la città tedesca è la capitale europea dell’ Art Nouveau, dove Kandinsky sviluppa la ricerca sul colore, traducendo la realtà in immagini piatte ispirate alla pittura fauve e avviando così il processo di astrazione dal reale, e dove contribuirà a dare vita ad un rinnovamento radicale della pittura sperimentando il rapporto tra forma e colore, e colore e suono, producendo anche due mostre in cui musica e arti visive vivono in sinergia. La prima guerra mondiale lo costringe a tornare in Russia dove verrà coinvolto dai rivoluzionari a ricoprire ruoli di prestigio nelle nuove istituzioni culturali, ma l’avanguardia più radicale lo osteggia per il suo espressionismo spirituale, e torna in Germania, dove, celebre anche per i suoi scritti, insegna al Bauhaus e stringe amicizia con Paul Klee. E’ di quegli anni il saggio “ Punto e linea sul piano “.Vi resterà fino alla chiusura del Bauhaus, imposta dai nazisti nel 1933, e si recherà a Parigi, dove, ispirato dalla luce e dal surrealismo degli amici, tra i quali Joan Miro’, darà vita a tele dai colori leggeri e vibranti, dove galleggiano le poetiche forme biomorfe delle sue ultime opere.