13 DICEMBRE 2019
Testo e foto di Marina Perazzo Gallian
Nel turbinio di fiere e presentazioni della Miami Art Week, spicca Design Miami, prestigioso spazio espositivo del design internazionale. Giunto alla sua 15esima edizione e in continua espansione, Design Miami si riconferma come appuntamento obbligatorio per designers, collezionisti, galleristi, curatori, critici e appassionati.
E se l’edizione estiva di Design Miami/Basel a Basilea aveva come tema Elements: Earth, questa edizione di dicembre a Miami Beach ha avuto il titolo di Elements: Water, proseguendo così il focus sul futuro del pianeta e la sostenibilità del design. Molte le nuove proposte che si affiancano a classici del design e opere di maestri del passato. Come le due poltroncine Eastside di Ettore Sottsass per Knoll, disegnate nel 1982, e le lampade Still Light di Matteo Thun e Andrea Lera per Bieffeplast (1986). Non a caso la fiera è situata di fronte al padiglione di Art Basel Miami Beach. Spesso il design sconfina nell’arte. Come nel caso del maestro del vetro Jeff Zimmerman e delle sue sculture illuminate a sospensione, realizzate in vetro soffiato con James Mongrain al Corning Museum of Glass, nello stato di New York.
Non mancano le case di moda, per esempio l’allestimento dello studio Kueng Caputo per Fendi, Roman Molds, con dieci elementi creati per decorare il loggiato della casa di moda romana a Palazzo della Civiltà Italiana. Il duo di designer ha utilizzato materiali disparati come mattoni in terracotta e cuoio romano della linea Selleria Italiana. Ma anche Luis Vuitton con Objets Nomades, la collezione di arredamento a produzione limitata che si ispira all’Art de Voyage della casa francese. Accanto a pezzi già presentati in passato come il Diamond Sofa di Marcel Wanders (visto a Fuorisalone questa primavera), Louis Vuitton ha presentato la novità di quest’anno, gli scaffali in legno e cuoio Swell Way Shelf di Andrews Kudless.
Un altro esempio di moda trasformata in design da collezione è l’ormai celebre divano di Balenciaga, che ha rubato la scena in fiera, soprattutto dopo che Bella Hadid ha postato su Instagram un selfie sdraiata sul divano. Realizzato in vinile trasparente biodegradabile, il divano è imbottito di vestiti usati o inutilizzabili della casa di moda francese, in un caleidoscopio di textures e colori, completo di bottoni, etichette e impunture. Il sofà ricorda le forme degli anni ’80, con tanto di braccioli, poggiapiedi estensibile e cuscini. “Tutti cercano di fare cose nuove”, ha detto Harry Nuriev, il designer russo trapiantato a Brooklyn, “ma io credo che è interessante riusare quello che già esiste”. Un perfetto esempio di design ecologico e rispettoso dell’ambiente.
Poco più in là l’attenzione è attirata dallo scintillante stand di Swarovski, che presenta l’installazione Water, in linea con il tema della fiera di quest’anno, dove le cento Light Drops di Toord Boontje scendono dal soffitto come ondate di luce e introducono la sezione Forest. Qui è presentata la collezione Botanical Jewels disegnata dall’attrice Penelope Cruz per Atelier Swarovski, i cui proventi verranno devoluti all’associazione The Nature Conservancy per il progetto di riforestazione in Brasile.
Molti gli stand di gioielli, tra cui spiccano i bellissimi pendenti Tuareg di Kerr Fine Art; le collane in oro firmate Arnaldo Pomodoro, Gio’ Pomodoro e Umberto Mastroianni; e i pendenti in corallo e malachite della Galleria Antonella Villanova di Firenze.Per terminare con l’installazione Metamorhosis della Maison Perrier-Jouët, realizzata da Andrea Mancuso dello studio milanese Analogia Project con 11mila pezzi di ceramica nei colori della vendemmia, che ricordano le bottiglie di champagne ordinate nelle cantine.