Aria, cielo, luce. E’ arrivato il tempo di uscire di nuovo, finalmente, di tornare a guardarsi intorno e, dopo due mesi di lockdown, di proteggere i nostri occhi dalla luce intensa con le forme e i colori degli occhiali di ultima tendenza, dalla scultura floreale di Giorgio Armani ai colori acidi di Jaquemus, non solo accessori, ma un gioco fantasioso per sentirsi glam anche con una semplice t- shirt.
Il trend più forte per le sneakers 2019 ? Il bianco. Bianco e colore, bianco e nero, bianco e stampe oppure graffiti, bianco immacolato o un più morbido panna , ma bianco. Le suole a carrarmato, sempre più presenti anche in quelle che un tempo erano le “ scarpe da tempo libero o ginnastica “ sono solo all’inizio del loro exploit, ma sono candidate ad essere le protagoniste del prossimo inverno. I metalli, oro , argento o bronzo che siano, sono un must irrinunciabile, preannunciano una stagione invernale dove paillettes, lurex e bagliori metallici fanno la parte del leone su abiti e accessori. E vi pare che possa esistere un’estate senza colore ? Dai teneri pastelli ai colori evidenziatore, impossibile farne a meno. Detto questo, personalmente credo nel ritorno della semplicità, del grande classico, delle sneaker passate indenni nella storia, come tutto quello che ha classe. La passpartout. La tempo libero per definizione. Per storia. Per elezione. E allora parliamo delle gloriose Superga, le prime sneakers italiane, nate nel 1929 nell’azienda torinese che ne ha vendute milioni di esemplari, a partire da quella prima, classicissima e insuperata eleganza fatta di tela e gomma vulcanizzata che spopolò da subito su tutti i campi da tennis e divenne LA scarpa da tennis. E le All Star Chuck Taylor? Ideate nel lontano 1923 dall’omonimo Chuck, giocatore professionista di pallacanestro, le conosciamo tutti. Tutti ne abbiamo avuta almeno una. Dai top manager alle rockstar, le Converse All Star Chuck Taylor sono le tela e gomma più famose al mondo. Si calcola che ne siano state vendute, ad oggi, più di 800 milioni di paia. Fa impressione vero? E dire che in quasi cento anni, sono rimaste fedeli all’originale, declinate in una sconfinata gamma di colori e stampe, rieditate in speciali capsule in collaborazione con designer e brand super fashion, ma mantenendo quell’inconfondibile “impronta “. E le leggere, semplicissime scarpette di cotone con la punta in gomma bianca., un cult parigino, le Bensimon, scarpe famose per aver calzato i piedi di icone internazionali come Jane Birkin, Brigitte Bardot, Claudia Schiffer e Julia Roberts, un mito glamour e funzionale: perché semplici e sofisticate, lussuose e accessibili, trendy e basic, vintage e fresche, umili ma leggendarie, ultrafrancesi ma anche ultrainternazionali, un must-have nel guardaroba di ogni fashion addicts. E per finire con i modelli che hanno segnato la storia, un’altra “ nonna” evergreen: la Stan Smith Adidas. Anche qui, l’origine della mitica, è dovuta al mondo del tennis, precisamente all’incontro di Adolf Dassler, fondatore di Adidas, con l’atleta americano che ai tempi dominava la scena internazionale del tennis ( si parla del 1973 ) La Stan Smith si trasformò presto in un oggetto cult di lifestyle con più di 30 milioni di paia vendute nel mondo sino a oggi. Simbolo di appartenenza stilistica dalle più diverse sottoculture giovanili degli ultimi decenni, dagli skater ai rappresentanti più in vista del movimento hip-hop. Icone senza tempo, si sono declinate in innumerevoli varianti e special edition. Per chiudere questa lunga parentesi su quattro icone della storia sneakers, una dichiarazione di Miuccia Prada dopo la sfilata della collezione Cruise di New York che non c’entra con le sneackers ma con una filosofia di pensiero: «Questa semplicità del vestire è la mia protesta contro il caos e, insieme, il tentativo di capirlo e forse migliorarlo». Si chiama stile. Infine, tornando a noi, come non parlare dell’evoluzione dei materiali ecosostenibili anche per le scarpe, che finalmente non hanno niente da invidiare alle altre, in fatto di design. E’ di Womsh la vegan l’innovativa sneaker fatta con il 50% di scarti di mela e poliuretano e, oltre alla ricerca eco sostenibile, Womsh partecipa attivamente alla tutela dell’ambiente insieme a Treedom, grazie a cui è possibile piantare alberi e seguirne la crescita online, finanziando direttamente i contadini locali. Un altro importante marchio all’avanguardia della ricerca eco, è Veja, che con Blue de Paname, propone una collezione unisex dallo stile retro – running, realizzata con un tessuto tecnico fatto al 70 % con cotone organico e al 30% con plastica riciclata e altra new entry, la linea Lemaire, in cotone organico, agroecologico ed equo solidale.
Un non colore che si abbina a tutto, dal giallo, come suggerito da Prada , al più classico bianco, o nero. Ricercato e super chic, sempre proposto e pensato per illuminare le notti, esce dai dogmi e conquista il “by day”. Qui una carrellata di scarpe da abbinare a tutto quello che vuoi: scarponcini o sneakers, sandali o mules, pump, stivaletti e quant’altro da abbinare a tartan, stampe, colori accesi, jeans, o delicate nuances per un tocco personale d’effetto.
Diamo il via alla nuova stagione con un passo nell’eccesso. Le sneakers più nuove per la stagione autunno inverno 18- 19, decisamente non sono minimal : hanno suole alte che le rendono mastodontiche e mix di colori che non possono passare inosservati, perfette per chi ama essere al centro della scena. Qui una selezione dai brand a cinque stelle.
Grandi e grandissime, le shopping bag hanno da sempre un ruolo di primo piano durante l’estate; comode per metterci tutto, ma proprio tutto quello che può servire durante le giornate di vacanza open air, quest’anno shopping bag e sacche sono anche l’ultima tendenza dalle passerelle. Di Balenciaga, Celine e Loewe le shopper che sembrano uscite dal supermercato. Se ne avete una, usatela dopo la spesa, se non l’avete, questo è il momento di fare un acquisto utile, a poco prezzo e decisamente ” alternativo ” … : )
Il nome evoca subito le mitiche scarpette multicolori di corda e tela che tutti conosciamo e quasi tutti sanno che sono nate in Spagna, pochi invece, che durante la guerra cìvile spagnola erano le scarpe dei soldati al fronte, come testimonia l’iconica foto di Robert Capa del miliziano colpito a morte. Originarie dei Pirenei dell’Occitania e della Catalogna da almeno il XIV secolo, devono il loro nome allo sparto, una pianta mediterranea dalla quale i contadini ricavavano la corda. Nel 1940, dalla fine della guerra spagnola, le espadrilles fecero la loro comparsa negli Stati Uniti, e da li a poco, le povere scarpe di tela indossate anche da Pablo Picasso e Salvador Dali’, vestirono i piedi delle star di Hollywood, da Cary Grant a Humphrey Bogart, da Grace Kelly a Audrey Hepburn, il successo divenne planetario e le scarpette dei contadini spagnoli conquistarono un posto nella storia della moda e nel cuore di stilisti come Yves Saint Laurent. Ovviamente ne sono nate milioni di interpretazioni, e anche se le vere espadrilles rimangono quelle che ancora oggi nella zona di origine vengono fatte a mano secondo la tradizione, il termine espadrilles viene abitualmente usato per le calzature con la suola in corda.
Tutti pazzi per le mules. Con o senza tacco, spuntate o meno, sono quello che di più “in” potete mettere ai piedi questa primavera- estate. Perfette con tutto: dallo street wear al vintage più raffinato.
La nuova campagna Ray- Ban fotografata da Steven Klein, ispirata ai viaggi on the road e dedicata a chi sceglie di inseguire i propri sogni e scegliere l’avventura alla ricerca di se stessi.
Se dici Aviator quando parli di occhiali pensi subito a quell’occhiale a goccia che ha fatto storia ed è diventato sinonimo di un brand. L’inizio di tutto è partito dalla necessità di difendere gli aviatori dell’US Air Force dai disturbi causati dall’intensità della luce solare, fu così che nel 1936 le celebri lenti verdi antiriflesso fecero il loro esordio nelle forze aeree americane , per venire poi commercializzate a partire dal 1937 con una montatura di plastica che venne poi sostituita dal restyling dell’anno successivo con il metallo, quando venne registrato il marchio Ray- Ban Aviator . Il potenziale di questi speciali occhiali si rivela enorme nel giro di pochissimo tempo, tanto che nello stesso anno, viene lanciato il modello Shooter , che introduce le lenti giallo chiaro, ideali in condizioni di foschia grazie alla capacità di mettere a fuoco i dettagli e di minimizzare l’effetto della nebbia filtrando la luce blu, e l’iconico cerchio “portasigaretta” centrale, pensato per lasciare al tiratore le mani libere. Seguirà nel 1939 Outdoorsman, con la barra frontale e i terminali delle aste rivestiti negli anni in madreperla o in pelle. Ovviamente, il nome stesso suggerisce una clientela di riferimento unicamente maschile: cacciatori, pescatori, sportivi e poliziotti. Con la seconda guerra mondiale, la ricerca di Ray- Ban per i piloti dell’aeronautica militare americana, porta alle lenti a specchio sfumate, per una protezione ancora maggiore nella parte superiore, mentre la parte inferiore è lasciata al naturale per consentire una visione più chiara della plancia dell’aereo. L’euforia del dopoguerra e la popolarità degli eroi dei cieli consacrata dalle pellicole di Hollywood, danno inizio all’ascesa dei Ray- Ban verso la leggenda e con il Wayfarer, nato nel 1952 e reso un must da star come James Dean nel 55 in Gioventù bruciata e Audrey Hepburn nel 61 in Colazione da Tiffany, la meta è raggiunta , consolidata nel tempo da altri cult movie come The Blues Brothers , del 1980, dove Dan Aykroyd e John Belushi hanno i Wayfarer incollati alla faccia anche di notte, come Bob Dylan nella vita. Nel 1957, Wayfarer Caravan, la variante squadrata degli Aviator, aggiunge un’altra icona al mito Ray- Ban, e infine, un altro più recente must : il Clubmaster, nato nel 1986. Ma al di là dei celebri e famosissimi fratelli, la mitica lente a goccia, nella sua incrollabile modernità, rimane sempre e comunque il passaporto per l’eternità, il vero e unico DNA della storia Ray- Ban.
Lontanissimi i tempi in cui gli occhiali da sole servivano principalmente a proteggersi dalla luce solare o dagli sguardi. Oggi sono parte integrante del look svelando la personalità di chi li indossa. Lenti e montature di ogni colore e forme sempre più all’avanguardia sono i complementi irrinunciabili del nostro umore e la scelta è così ampia che riempirebbe centinaia di pagine o decine di gigabyte. L’aviatore non ha mai perso terreno, e resistono strenuamente, anche perchè stanno bene a quasi tutti, le lenti tonde. Gatto o farfalla, divertenti e glam, piacciono sempre moltissimo e sono tornati ufficialmente di moda. Montature leggere e sottili e grande ritorno del metallo. Occhiali disegnati da firme del design, come la recente collaborazione dell’artista e architetto Hani Rashid per la capsule collection di Pugnale, tra le proposte più interessanti. Un musti i classici rivisitati, come il nero vintage di Persol, fino al rock mood, sempre nero, ovviamente. Un colore ? Il giallo.
Sneakers, ancora e sempre. Abbiamo già parlato delle sneakers iper luxury, ed ora parliamo dei marchi storici, quelli che della filosofia dello streetwear hanno fatto da portabandiera e, diciamolo, che la maggior parte di noi possono permettersi di acquistare senza svenarsi. Parlare di tendenze qui, forse ha un po ‘meno senso, perché l’offerta di colori, materiali e forme è sconfinata, ma, giusto per dare qualche indicazione, in linea di massima, il bianco, dall’ottico al panna, è in grandissimo rilancio, un back to basic che ha contagiato tutti, dagli stilisti ai leader della “ scarpa da tempo libero “ . Abbinabili con tutto, in questo clima new anni 80, sono un evergreen sempre perfetto e, praticamente, un must, ma, come non lasciarsi tentare dal colore, caleidoscopico riflesso dei nostri altalenanti umori, o dal nero, colore / non colore irrinunciabile passpartout di ogni guardaroba? Qui, una scelta dei neonati modelli di stagione, scelti per par soddisfare chi vuole seguire il candido trend dell’estate o chi segue solo le proprie voglie, dall’originale Adidas Deerupt, o , sempre di Adidas, la rosa baby effetto tricot, alla Bensimon che sembra dipinta a mano per 10 Corso Como, alla candidissima Nike o alla nuova Superga X Alexa Chung in versione alta in tela panna o bassa in vernice. Non mancano mai le Converse, le capostipiti di tutta la categoria, da sempre in tutti i colori e da un po’ proposte anche in capsule collection come l’ultima di J.W. Anderson.
Non più “solo” sneakers. Quelle che una volta si chiamavano “ scarpe da ginnastica, o, ai tempi di Jannacci “scarpe da tennis” oggi sono spesso il complemento determinante del look, e l’inevitabile evoluzione dello stile e dei materiali sempre più leggeri e sofisticati, ne fa un accessorio di primo piano che guadagna sempre più terreno nelle collezioni di tutti gli stilisti. Suole e tomaie per scarpe da star, a volte in edizioni limitate, o personalizzabili. Dai materiali supertecno come quelle di Marni, ai mix di colori di Emilio Pucci , fino alle piume di struzzo di Miu Miu o alle total gold di Maison Margiela, le hit della stagione primavera estate 2018.
Non più solo il caro, vecchio zaino compagno dei nostri viaggi minimalisti alla ricerca dell’avverntura e sinonimo di libertà; oggi il backpack, ha un ruolo irrinunciabile anche nelle collezioni delle star della moda, avvalendosi, rispetto alla borsa, della sua connotazione unisex nella quasi totalità dei casi – discorso a parte per le borse zaino come quelle per esempio, di Gucci o di Chloè in qesto servizio – e mantenendo quella marcia in più che è quella dei materiali speciali, ultraleggeri, idrorepellenti, di tasche, zip, e forme studiate per unire fashion appeal e praticità, e, ovviamente, gli spallacci. Dai modelli più classici ai monospalla, a quelli a tracolla, stampati, imbottiti, vintage, “college” o punk style, in pelle, in plastica o in tela, in migliaia di versioni, lo zaino non conosce rivali, e stagione dopo stagione conferma la sua leadership nella hit degli evergreen.
Riusciamo ad immaginare Woody Allen senza la sua spessa montatura nera ? E se diciamo John Lennon possiamo fare a meno di visualizzarlo con quelle piccole lenti tonde che hanno quasi preso il suo nome ? Su Iris Apfel, fotografata come una star o una supermodella, gli occhiali tondi ed enormi sono una firma del suo personalissimo stile: dichiara di essersi innamorata delle lenti giganti da ragazzina e di non averle lasciate mai più. Le montature da vista non sono più le cenerentole del variopinto mondo dell’eyewear, molto spesso ci definiscono, sottolineano i cambiamenti del look, rispecchiano il nostro essere o il nostro umore, tra forme vintage e ultra moderne. Il 2018 segna il grande ritorno del metallo, bianco, oro o rosso che sia, ma nella sconfinata offerta dell’eyewear, le tentazioni sono tante e tutte da provare.
Tempo di occhiali da sole. All’inizio le lenti scure erano una necessità per occhi sensibili alla luce dell’estate, poi mano a mano, oltre al proteggerci da raggi solari troppo intensi, sono diventati parte integrante del look, in alcuni casi perfino oggetti di culto. Come i mitici Persol 649 ad esempio, o i Ray – Ban Aviator, indossati entrambi da star della musica e del cinema e considerati ancora oggi grandi classici, immancabili per i cultori delle lenti da sole. E se una volta i brand degli occhiali erano i già citati Ray – Ban, Persol ( che in questi giorni festeggia i cento anni ) i Lozza, prediletti dagli sciatori più cool, o i popolarissimi Polaroid, oggi la scelta si allarga con le collezioni eyewear degli stilisti prodotte da grandi marchi come Luxottica, Safilo, Marchon, Marcolin, ai quali si sono affiancati altri più giovani, ma non meno interessanti produttori e l’offerta è davvero infinita. Si potrebbe fare uno speciale occhiali con centinaia di proposte, ma iniziamo a segnalare qui quali sono i must di stagione di una decina di stilisti, da Gucci, con una rivisitata forma a “ gatto “ o squadrata a “televisore “ agli occhiali tondi ( un grande ritorno ) di Emporio Armani, Dolce & Gabbana, i nuovissimi “Cinema “ di Prada protagonisti dell’ultimo video, o gli originali Jeremy Scott by Italia Independent. Squadrati, a gatto o tondi, per tutti i visi e tutti i gusti, ma mai senza.
SNEAKER, TERMINE CON IL QUALE SI IDENTIFICA LA SCARPA CHE NON E’ PIU’ SOLO DA “TEMPO LIBERO” MA PARTE INTEGRANTE DEL LOOK e rivelatrice della personalità. Dimmi che sneaker indossi e ti dirò chi sei si potrebbe dire, perché a tutti gli effetti, anche le sneakers si dividono per generi. Basic, sport, vintage, design o fashion, le possibilità di scelta sono infinite per materiali, colori, brand sport o supergriffe. Qui una scelta up to date che spazia tra generi e materiali, dal tessuto supertecnico, alla tela jeans, alla pelle, stampate, ricamate o dipinte.
Chloe, Salvatore Ferragamo, Alain Mikli, Burberry, Diesel, Dsquared, Linda Farrow, Dolce e Gabbana, Michael Kors, Emilio Pucci, Etro, Marni, Just Cavalli, Roberto Cavalli, Italia Independent, Miu Miu, Prada, Paul Smith, Oliver Peoples, Tod’s, Guess, Ermenegildo Zegna, Karl Lagerfeld, Oxydo, Tom Ford, Saturnino, Persol, Ray Ban.
SONO SEMPRE PIU’ LE PROPOSTE DI OCCHIALI MULTICOLORI E MULTIFORMI PER LA STAGIONE DEL SOLLEONE, E TRA BRAND FIRMATISSIMI O MENO, LA SCELTA E’ ARDUA. MA PIACEVOLE. Qui una carrellata di possibilità, tra lenti tonde come quelle pop di Just Cavalli, con gli occhi nelle stelle, o squadrate , da superstar, con occhi stellati negli occhialoni rosa di Linda Farrow. Chloè li propone grandi, un po’ seventies , mentre Oxydo riedita l’occhialino in veste design. E a proposito di design, Alain Mikli disegna un nasello che sembra ispirato alla celebre maschera di Batman, e Karl Lagerfeld si diverte con Cat Woman. Diesel veste il classico con una supertrend stampa tartan, mentre Paul Smith ricalca un cult, l’occhiale nero da intellettuale, che tanto ci ricorda il nostro immortale Pasolini. Sempre nel classico, l’eleganza sobria di Tod’s, è un porto sicuro per tutte le occasioni, mentre per i vintage addict Emilio Pucci è un must, occhiali come preziosi foulard, ed Etro propone i suoi disegni cachemire declinati in vari colori . Guess gioca la sua carta animalier sulla forma a “gatto “, ma chi ama un po’più di rigore, amerà la forma a gatto di Oliver Peoples, mentre Dsquared gioca sul romantico con un beige pastellato e brillanti ricami sui lati. Da Tom Ford maschili e supercool occhiali a “televisore” e maschere molto “ Courreges “.Last but not least, l’intramontabile aviatore, e qui ritroviamo il celebratissimo Ray Ban con il cerchiolino e i Persol a goccia unisex che non hanno bisogno di presentazioni. Buon sole !
GOMMA DA PIOGGIA. DALLE BASKET DI CONVERSE, ALLE SCARPETTE CON CINTURINI DI MELISSA, DISEGNATE DA KARL LAGERFELD, AI CLASSICI WELLINGTON DI HUNTER NELLA PIU’ ATTUALE VERSIONE CORTA, ALLE DERBY SEMPRE DEL FAMOSO BRAND INGLESE, AGLI STIVALETTI CHIC DI BURBERRY CORTI ALLA CAVIGLIA, FINO AGLI STIVALI ALTI, RIGOROSAMENTE IN GOMMA, MA BORCHIATI, DI MENGHI. PIEDI UMIDI ADDIO.
Quelli di Anna Horsecka non sono gioielli che passano inosservati, hanno una forza espressiva molto forte, una carica di personalità alla quale è difficile sottrarsi. Horsecka Jewelry è un luxury brand made in Polonia, rigorosamente handmade: la maggior parte dei gioielli è in argento brunito.