SALGADO movie

 

 

 

                                                                                                        20  OTTOBRE  2014

 

 

 

Nei cinema dal 23 ottobre Il SALE DELLA TERRA , docufilm sull’esperienza umana e artistica di Sebastiao Salgado . Premio speciale Un Certain Regard al festival di Cannes 2014 e Premio del Pubblico al festival di San Sebàstian, il film co-diretto da Wim Wenders e dal figlio Juliano Ribeiro Salgado,  è il racconto di una testimonianza viva, esteticamente e umanamente magnifica, di un’anima, prima che di un’artista. Le sue immagini in bianco e nero, di una potenza deflagrante, raccontano le storie della parte nascosta del mondo, e dai reportages di una vita in viaggio per necessità di occhi e di racconto, informano, provocano, emozionano, attraversano gli spazi temporali e arrivano dirompenti e sublimi, a renderci non solo spettatori, ma esseri umani, abitanti di un pianeta di una bellezza struggente e agonizzante. I genocidi africani, con i cadaveri accatastati del Rwanda, l’esodo e la sofferenza dei popoli sconvolti dalle guerre, i pozzi di petrolio incendiati nella Guerra del Golfo, i mestieri dei più umili, degli sfruttati, il mondo industriale dismesso, alternano  la sua storia personale e le riflessioni del e sul suo mestiere di fotografo, con  foto, home movie e ricordi del figlio Juliano con un padre sempre altrove, a cogliere il respiro della terra nei deserti dell’africa, nei ghiacciai dell’Antartide e o nelle foreste dell’Amazzonia, del Congo, della Nuova Guinea, e a denunciare gli effetti dell’uomo sul pianeta. Completa l’opera il genio di Wenders che converte le immagini in cinema con il suo straordinario sguardo.

 

MGP

 

 

 

GLITCH. ARTE & CINEMA

 

                                                                                                     12   OTTOBRE   2014

 

 

 

  • Ra di Martino NOT360 2002.Still da video.
  • Ra di Martino - No More Stars (Scene From Abandoned Set), fotografia.Galleria Monitor,Roma.
  • Alterazioni Video, Ambaradam 2014.Still da video.
  • Ra di Martino - No More Stars (Scene From Abandoned Set), fotografia. Galleria Monitor, Roma.
  • Ra di Martino - Copìes recentes du paysages ancienne, 2012. Still da video.
  • Marinella Senatore - Nui Simu ( That 's us ) 2010.Still da video.
  • Ra Di Martino - The Red Shoes 2007.Still da video.
  • Ra di Martino - Between, 2001.Still da video.

 

 

 

Arte e cinema. Due mondi che sempre più si fondono e si completano nella diversità di linguaggio, attraverso la condivisione di immagini dell’era digitale.

Al Pac di Milano, Glitch, la mostra curata da Davide Giannella, esplora attraverso tre diverse aree la definizione di Art Cinema con opere realizzate da 50 artisti italiani negli ultimi quindici anni.

Glitch è il termine usato nel linguaggio dell’elettronica per un’interferenza imprevista, una distorsione durante una riproduzione audio o video che poi si stabilizza, un momento inatteso come le opere di questa mostra che, tra cinema e trame dell’arte recente, danno vita a nuove forme di espressionismo. Per esplorare questo universo la mostra parte dall’idea di storytelling, di rifrazione tra narrativa lineare e non lineare, tra verità e finzione, ma anche l’idea di ricerca attorno all’atto di guardare e di montare storie.

Ampissimo il percorso espositivo . 64 film di artisti  dell’arte contemporanea o appartenenti all’ampia categoria del cinema sperimentale, suddivisi in due programmi proiettati a giorni alterni e raccolti per serie e temi , installazioni con opere che instaurano relazioni con il linguaggio e l’immaginario cinematografico e approfondimenti con performance come dispositivi dal vivo di immagini in movimento che creano relazioni con elementi specifici del cinema, insieme a proiezioni monografiche dedicate a singoli autori.

 

GLITCH – “Interferenze tra arte e cinema”
Pac -Padiglione d’Arte Contemporanea
11 Ottobre 2014 – 06 Gennaio 2015

 

 

 

JIMI. ALL IS BY MY SIDE

 

 

                                                                                                      17 SETTEMBRE  2014

 

 

JimiHendrix7 copy

 

Da domani nelle sale ALL IS BY MY SIDE, film  su Jimi Hendrix. Più che un biografia, è un cercare di guardare dentro e oltre al mito, il racconto di un viaggio interiore attraverso la musica, vero e unico tutto di Jimi, veicolo trasversale di umori violenti e poetici, politici e umanistici fuori da ogni dogma.

Non è tanto il ritratto pubblico di Hendrix attraverso un anno cruciale della sua vita che John Ridley vuole raccontare, ma la cifra del suo doppio interiore, una carica di energia, di ideali, di creatività e libertà che descrive un periodo – consacrato alla storia non solo dal rock , che ne è stato il mezzo e l’espressione – che è stato uno delle migliori performance dell’umanità.

 

http://youtu.be/u0BC47e9NYU

 

 

AND THE WINNERS ARE ….

 

 

                                                                                            14   SETTEMBRE  2014

 

Si è concluso con le premiazioni delle numerose opere in concorso il 19° Milano Film Festival, percorso internazionale di cinema indipendente, con i vincitori delle tante sezioni che hanno emozionato ed appassionato per 10 giorni un pubblico sempre crescente di cinephiles e spettatori alla ricerca di nuovi linguaggi cinematografici, con un Ex-aequo per il miglior lungometraggio a: PLEMYA (THE TRIBE) di Myroslav Slaboshpytskiy / Ucraina

The Tribe

e NAVAJAZO di Ricardo Silva / Messico, Francia.

Navajazo_low

Menzione Speciale a KT GORIQUE e PASCAL TESSAUD per BROOKLIN.

KT GORIQUEE gli altri premi, non meno importanti, che riportiamo con la motivazione delle giurie

Per il concorso cortometraggi vince SMILE, AND WORLD WILL SMILE BACK di Famiglia Al-Haddad / Yoav Gross / Ehab Tarabieh    Per la rappresentazione urgente e dignitosa della situazione in Cisgiordania, così come viene vissuta dai Palestinesi comuni, oltre la retorica dei politici e dei media internazionali, e per la dimostrazione potente del modo in cui il cinema può modulare le situazioni della vita reale con economia e generosità.

Menzione Speciale a XENOS di Mahdi Fleifel / UK, Grecia, Danimarca Per il ritratto intenso e allo stesso tempo riservato della realtà della vita quotidiana di un rifugiato ad Atene, e degli effetti della crisi finanziaria, politica e sociale greca sui più vulnerabili.

Premio Aprile

COMANDANTE di Enrico Maisto / Italia  Un documentario intimo e privato che sa essere pubblico e politico, dove l’indagine su un’amicizia dei padri diventa una riflessione su ferite ancora vive nella memoria di Milano e del paese.

Menzione Speciale a

GRAND CANAL di Johnny Ma / Cina. La forza internazionale del cinema nel mostrare un affetto paterno indimenticabile.

SMILE AND WORLD WILL SMILE BACK di Ehab Tarabieh, Yoav Gross, al-Haddad Family / Israele, Territori Palestinesi Testimonianza urgente di una resistenza civile e politica, raccolta dalle vittime in diretta, e capace di condensare il potere simbolico di un conflitto del presente.

 

Premio del Pubblico – Lungometraggio

COME TO MY VOICE di Hüseyin Karabey / Turchia, Germania, Francia

 Premio del Pubblico – Cortometraggio 

ESA MUSICA di Dario Vejarano

 

Premio Staff Milano Film Festival

SOLO REX di Francois Bierry / Belgio Per la dolcezza con la quale è narrato un romanzo picaresco, l’amicizia tra due soggetti diversi e il reciproco raggiungimento dell’apertura alla vita e della maturità. Per il surreale e il grottesco, agiti in campo a definire una commedia di formazione ottimamente performata dal punto di vista attoriale e cinematografico. Per la riflessione sui difetti e su quanto non sono altro che caratteristiche. Per la rappresentazione dell’eroe postmoderno, con la motosega al posto della spada ma sempre in sella al suo cavallo, paladino della comprensione tra i mondi perché rimasto tutore dell’andato, il Mago Merlino che guida il suo Semola, un ibrido tra Jason X e Bukowski ma in forma cowboy. Divertente e di perfetta tenuta come molto del cinema belga contemporaneo.

Premio Miglior Animazione

SUPERVENUS di Frédéric Doazan / Francia  Per la capacità di sintesi, con cui, in pochi minuti vengono mostrate le contraddizioni e le crudeltà del nostro moderno canone estetico, per l’intelligenza e la leggerezza con cui la critica si riesce a trasformare in satira ironica

 

www.milanofilmfestival.it

 

 

 

 


 

 

 

 

 

MILANO FILM FESTIVAL

                                                                                 

 

                                                                                                     4 SETTEMBRE   2014

 

 

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_GeronimoGeronimo. Tony Gatlif.

 

Parte oggi la 19° edizione del Milano Film Festival, appuntamento imperdibile per gli appassionati di cinema. Saranno circa 200 le opere presentate nelle varie sezioni del MFF, e difficilmente distribuite nei normali circuiti , tra i quali dieci lungometraggi e 58 corti nei rispettivi concorsi. C’è poi la sezione Outsider, con 14 film, dove compare anche l’ultimo Resnais: Aimer, boire et chanter, e la passione civile delle opere della sezione Colpe di Stato, e non “solo”, inclusi nel già ampio panorama i focus  Hecho en Mexico e Esperimento Europa, l’arte nel cinema di Vernixage,  i video musicali di VideoEspanso e l’Animazione, dove spicca la poetica di Jan Svankmajer. Incontri come quello tenuto da Eric Gobetti e Roberto Merlo sull’ area geopolitica dei Balcani prima della proiezione di “Le ponts de Sarajevo”, film a episodi sul ruolo di Sarajevo nella storia, e masterclass, come quello con Eugene Jarecki, documentarista politico. E’ presente anche la Civica Scuola di Cinema, con un progetto di 5 spot contro lo spreco alimentare, mentre Are You Series, la sezione dedicata alle web story, continua il suo percorso iniziato da MFF con il concorso concluso con la serie vincitrice Status, sul mondo del no profit. C’è molta energia, molto impegno civile, politico, poetico, umanistico, in questi 10 giorni milanesi come adozione e internazionali come mood e presenze. Ci sono giovani talenti provenienti da ogni parte di mondo, venuti a presentare opere prime o seconde, autori di corti rigorosamente sotto ai quaranta, tutti a testimoniare quanto il cinema è  vita, emozione, passione, coesione, denuncia, poesia. Non manca la musica, naturalmente. Parklive al parco Sempione e in Piazza del Cannone tutti i giorni, free, dall’indie rock al dj set.

 

www.milanofilmfestival.it       4 – 14 settembre.

 

 

RedArmy-2014-1Red Army. Dabe Polsky.

DOTD_ChaplinZombieDoc of the Death. Alexandre O. Philippe.

Parklive.Parklive

 

 

TAKASHI MURAKAMI

                                                                                              26 LUGLIO   2014

 

 

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3 metri X 10 di colori acrilici e pop art nell’opera  69 Arhats Beneath the Bodhi Tree di Takashi Murakami, attualmente considerato il più importante artista giapponese.Una festa per gli occhi, un invito a perdersi dentro a un tripudio di colori, di luccichii e di personaggi da scoprire uno dopo l’altro seguendo, dentro ad una favola visiva stupefacente popolata di monaci, serpenti, elefanti, draghi, spiritelli, il racconto del viaggio degli “Arhat”, che affrontano il declino e la morte, in cui mostri demoniaci e monaci decrepiti in tonache e paramenti tradizionali vagano percorrendo paesaggi psichedelici. Tutto questo è in mostra, per la prima volta in Italia, nella Sala delle Cariatidi del Palazzo Reale di Milano, bruciato durante la guerra e successivamente andato in rovina, che in questo contesto si rende fortemente simbolico: questa è un’esposizione dove i protagonisti sono dei monaci che vogliono aiutare gli uomini ad andare avanti nelle avversità e l’opera di Murakami, tra pop e fumetto, è metafora di questo messaggio.

 

 

ONLY LOVERS LEFT ALIVE

 

                                                                                    14  MAGGIO  2014

 

 

ONLY LOVERS STRIP copy

 

Solo gli amanti sopravvivono. Nel titolo c’è tutto il bellissimo, ultimo film di Jim Jarmush, in uscita domani in Italia a distanza di un anno dalla presentazione al festival di Cannes. In Adam ed Eve, i due vampiri splendidamente interpretati da Tom Hiddleston e Tilda Swinton, c’è tutta la passione per la vita e l’espressione della sua bellezza nelle arti, nella letteratura, nella musica, nell’amore. Sono colti e affascinanti, dolenti per un’umanità che ha perso se stessa e vive esistenze avvilenti. Nella penombra della bella fotografia di Yorik Le Saux, c’è tutta la luce di un amore intenso, superiore. Sono esseri non più umani ma molto più umani di quelli che loro chiamano “zombie”, che hanno dimenticato i sentimenti, che distruggono il pianeta che li ospita facendo del progresso profitto, e che non prendendosi cura della cultura, perdono consapevolezza, dignità, storia, e tutto ciò che il passato può lasciare in eredità al presente e al futuro. Adam ed Eve, nomi scelti non a caso, continueranno a vivere prendendosi cura della bellezza e dell’amore, esteso ad ogni cosa, oltre il decadimento, perché è la bellezza che salverà il mondo.

 

MGP

 

 

 

1800 CULT BOTTLES

 

                                                                                              8              MAGGIO    2014

 

 

 

 

Sono ormai un cult le Limited Edition 1800 Tequila della Proximo Spirits arrivate quest’anno alla sesta edizione, dedicata al genio di Jean Michel Basquiat. Ogni anno il progetto viene affidato a giovani artisti o affermate star della scena internazionale pop o street come Gary Baseman o Tara Mc Pherson per la gioia dei collezionisti. Il costo di una bottiglia è accessibile, 50 dollari, ma se non siete in territorio USA potete solo sperare sui siti specializzati.

 

 

 

LE STANZE di MAD

 

                                                                                                  21   GENNAIO   2014

 

 

Maddalena Sisto, Mad. In tre lettere un concentrato di energia e di genialità poetica. Architetto , giornalista, illustratrice, viaggiatrice, artista. La sua carica di delicata ironia è qui ogni volta che ci si lascia incantare dall’eleganza del suo tratto leggero, dall’armonia dei colori e da quella sua particolare capacità di ri -portarci in un’universo onirico che , come tutti i sogni , parte dalla realtà di tutti i giorni, e il sorriso luminoso di Mad fa capolino tra sue signorine. Maddalena Sisto ha documentato anni di storia di moda , design e costume sulle pagine di Vogue e molte altre riviste specializzate. Nel suo archivio infinito, le sue sottili signorine popolano mondi trasversali, e i visi diventano panciute teiere con coperchi come cappello, o donne-fiore, con i capelli da cactus, donne libellula o donne formica. Guardare le sue opere è come viaggiare e perdersi in un mondo magico, lieve, è lasciarsi incantare e stupire . In questi giorni a Milano , l’occasione per vedere alcune delle sue opere alla Galleria Crespi , in Via Mellerio 1 Milano, Le stanze di Mad, fino al 15 febbraio.

madsisto.it

 

Si ringrazia per le immagini la galleria Riccardo Crespi

 

KANDINSKY a MILANO

Link

                                                                                          16 DICEMBRE     2013

 

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Apre domani a Palazzo Reale a Milano, la mostra di Vassily Kandinsky con 80 opere in ordine cronologico provenienti dalla collezione del Centre Pompidou.La rassegna ripercorre le tappe fondamentali della vita e dell’arte partendo dai suoi esordi a Monaco, nel momento in cui la città tedesca è la capitale europea dell’ Art Nouveau, dove Kandinsky sviluppa la ricerca sul colore, traducendo la realtà in immagini piatte ispirate alla pittura fauve e avviando così il processo di astrazione dal reale, e dove contribuirà a dare vita ad un rinnovamento radicale della pittura sperimentando il rapporto tra forma e colore, e colore e suono, producendo anche due mostre in cui musica e arti visive vivono in sinergia. La prima guerra mondiale lo costringe a tornare in Russia dove verrà coinvolto dai rivoluzionari a ricoprire ruoli di prestigio nelle nuove istituzioni culturali, ma l’avanguardia più radicale lo osteggia per il suo espressionismo spirituale, e torna in Germania, dove, celebre anche per i suoi scritti, insegna al Bauhaus e stringe amicizia con Paul Klee. E’ di quegli anni il saggio “ Punto e linea sul piano “.Vi resterà fino alla chiusura del Bauhaus, imposta dai nazisti nel 1933, e si recherà a Parigi, dove, ispirato dalla luce e dal surrealismo degli amici, tra i quali Joan Miro’, darà vita a tele dai colori leggeri e vibranti, dove galleggiano le poetiche forme biomorfe delle sue ultime opere.

 

KING KRULE

King-Krule_main_image_objectHa 19 anni appena compiuti King Krule, l’ultima star britannica, pallido e dinoccolato, faccia da bambino con capelli rossi e lentiggini, crudo e sorprendente portabandiera  della rabbia delle periferie londinesi. Voce tosta e carattere volitivo , ha da poco pubblicato il suo primo album 6 Feet beneath the moon, ma già si parla molto di lui. Archy Marhsall, (il suo vero nome ) ha una voce profonda, scura, con la quale canta la frustrazione e la rabbia della sua generazione e con pezzi come Pitchfork cattura  la critica che lo accosta a icone come Billy Bragg , Leonard Cohen e Joe Strummer.

PUNK AT HOME

 

Mammamia333Si chiama Mammamia Punk la sedia con lo schienale ricoperto da 398 borchie applicate a mano del designer Lapo Ciatti e prodotta da Opinion Ciatti. Contradition22Ha un nome che è un programma la lampada Con.tradition di Sara Bernardi disponibile in tre misure e tre colori, ma per noi, ovvio , è nera.        Da  ENTRATALIBERA – Milano.   Opinionciatti.com

PUNKART ?

 

banksy-1jpgbansky 4E se l’arte potesse definirsi Punk ?  Certo è un po’ azzardato dare definizioni  in un ambito così complesso , ma se proprio volessimo associare l’urlo di rivolta e di  rabbia  contro  conformismo, consumismo e politica, del movimento Punk, è lecito volgere lo sguardo ad un altro movimento, quello della street art, e il più accreditato e celebrato dei suoi esponenti è sicuramente Banksy, pseudonimo dietro al quale si cela un artista  provocatorio, ironico, che fa della sua arte un cartello contro lo sfruttamento , le guerre,  le istituzioni. Tra i suoi soggetti più famosi  i “Rats”, topi su stencils  con cartelli politici, hanno un significato intrinseco, sono cacciati ,odiati  e perseguitati,  eppure capaci di mettere in ginocchio intere civiltà.

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PUNKMOVIE

band-called-death

Before Bad Brains, the Sex Pistols or even the Ramones, there was a band called Death.

 Da Milano Film Festival 2013

Si apre sulla Detroit disfatta di oggi il docufilm di  Mark Christopher Covino and Jeff Howlett , e sei subito dentro alla storia degli Hackney, una famiglia modesta, padre missionario e tanta musica per casa, dove tre adolescenti, ottengono il permesso di fare della loro stanza la sala prove di quello che diventerà il primo gruppo Punk della storia. Primi anni 70 , nella motown americana, dove gli studios per la produzione discografica incominciavano ad avere un’importanza, i fratelli Hackney, dopo avere fracassato le orecchie del quartiere operaio dove vivono provando e riprovando , cercano un contratto, ma il nome scelto per la band da Dave, leader del gruppo , tarpa le ali alla genialità del loro sound, in anticipo sui tempi, come poi dichiarato anche da Joey Ramone. Il film, un’ intervista ai due fratelli viventi -Dave  muore di malattia – è il percorso di come è andata .Tra aneddoti e commozioni, questa vicenda che ha dell’incredibile, ancora una volta fa pensare che la realtà , molto spesso , supera la finzione, infatti , dopo 34 anni il gruppo viene scoperto per caso da un collezionista, e il tam tam sulla rete ne fa una chicca per intenditori. Forse qualche accorciatina qua e là avrebbe reso più forte il ritmo narrativo , ma l’umanità che tutto questo materiale ci restituisce è così rara e così toccante che  A Band Called Death ci lascia addosso l’impressione di avere visto una favola, anche se con un lieto fine un po’amaro.

MGP

DOLLS .. by GIO PASTORI

 

Bambole. Rievocate dalle rivisitazioni anni 50 con pantaloncini e top a cuore realizzati con le stampe dedicate al folklore siciliano di Dolce e Gabbana, dai vestitini a trapezio anni 60 dall’aria maliziosamente innocente come i prati di primavera di Moschino, o da ampi abiti a grembiule di Stella Jean attualizzati da stampe afro. Dolls, interpretate per Mishmash dalle illustrazioni di Gio Pastori.

 

Dolce & Gabbana Moschino3

Stella J

Gio Pastori è un giovane illustratore della scuola minimalista, le sue creature di carta hanno l’immediatezza del tratto essenziale espresso con una grafica elegante e moderna. Dalla carta patinata alla carta povera degli usi domestici che Gio ama reinventare, prendono forma e colore i suoi ritratti, che colgono, nella rarefatta pulizia delle linee, l’essenza dell’essere.

MGP

 

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