MODA E ILLUSTRAZIONE

 

                                                                                                                           19 FEBBRAIO 2017

 

  • UNSKILLEDWORKER
  • JAYDE FISH
  • PAUL POPE
  • SANDRINE PAGNOUX
  • PHANNAPAST
  • GILL BUTTON
  • REBECCA COLTORTI
  • BLAIRZ
  • SARA RAINOLDI

 

Illustrazione come arte, arte e moda, moda e illustrazione. Nelle ultime stagioni l’illustrazione in chiave contemporanea ha ripreso una vitalità che le conferisce un posto d’onore riconosciuto anche dai maggiori brand di moda. Se vogliamo parlare un po’ di storia, l’illustrazione nella moda è stata, ovviamente, il primo importantissimo strumento di comunicazione sia per la moda che per la pubblicità  e anche dopo l’avvento della fotografia, l’illustrazione ha sempre avuto un fascino indiscusso. I magnifici disegni Art Decò di Ertè illustrarono circa 240 copertine di  Harpers Bazaar dal 1910 al 1930, e da allora  nomi e stili diversi si sono susseguiti negli anni, per raccontare, tra arte e moda, i cambiamenti della società e del costume. I colori vivaci di Tom Keogh, pittore, illustratore di libri e designer per il cinema, il teatro e il balletto, spiccarono su Vogue Francia negli anni tra il 40 e il 50, le indimenticabili signorine eteree e ironiche di Maddalena Sisto, in arte Mad, sono apparse su tutti i periodici, e sulle riviste di Condè Nast Italia per anni, fino alla prematura scomparsa dell’artista. Anche Andy Warhol, prima di diventare il guru della Pop Art, è stato grafico e illustratore di moda lavorando per numerosissime testate. Renè Gruau per Dior, Antonio Lopez per Missoni, Tony Viramontes per Valentino e Yves Saint Laurent, collaborazioni storiche che hanno segnato epoche diverse, dai 40 agli 80, poi la fotografia ha prevalso, e l’illustrazione è stata messa in panchina, fino ad oggi. Il bisogno di immagini che catturino l’attenzione dei nuovi media è  fondamentale per il fashion system, e grazie al digitale e alla tecnologia, l’illustrazione torna con nuove armi a farsi interprete di concept e stili tra arte e fantasia e a spuntare tra campagne stampa, editoriali e sui siti dei brand più noti con illustrazioni raffinate e ultramoderne dove arte, street art, fumetti, moda e grafica si fondono. Un fumetto per le nuove sneaker Nike Acronym dal fumettista americano Paul Pope, o i Tarot  reinventati da Jayde Fish per Gucci, che le ha affidato il grande murales a N.Y. nel quartiere di Soho, in Lafayette Street. Inaugurato dalla Fish, continuerà nel corso del 2017 con altri artisti. Anche i coloratissimi ragazzi e  ragazze dai grandi occhi languidi e seri dell’inglese Unskilledworker si fanno interpreti delle sfilate di Alessandro Michele  o di Marc Jacobs. E Phannapast, Gill Button, Sandrine Pagnoux, Blairz, Sara Rainoldi, Rebecca Coltorti, per citarne solo alcuni dei più seguiti su Instagram.

 

 

GOLDFRAPP : anymore

 

                                                                                                                            11 FEBBRAIO 2017

 

 

ANYMORE è il titolo del nuovo singolo dei GOLDFRAPP, il duo inglese composto da Alison Goldfrapp (voce, synth) e Will Gregory. Il singolo precede l’abum SILVER EYE in uscita il 21 marzo.

 

 

RELOADED DESIGN

 

                                                                                                                                   10 FEBBRAIO 2017

 

 

RELOADED DESIGN Unique Visionary Décor. Con questa definizione non si può che essere d’accordo; i pezzi unici di Eliana Trentalancia non sono solo elementi d’arredo, sono come tele dipinte dall’anima. Un’anima dark- gotica direi, colta, sofisticata, sorprendentemente post-moderna. Mobili antichi ritrovati e reinventati, riportati alla contemporaneità con un paziente e studiato lavoro artigianale che ne fa oggetti di lusso speciali, perché nella loro nuova veste, c’è lo studio dell’oggetto, c’è la passione per l’arte, per i viaggi, per l’esoterismo, l’alchimia, e il background di un’artista con un curriculum professionale dove spiccano diversi anni di lavoro presso i più prestigiosi marchi del lusso internazionale della moda e del design, dopo la formazione al Fashion Institute of Tecnology di N.Y.

Pezzi d’arte che come personaggi, raccontano ognuno una storia diversa e straordinaria, ma appartenente allo stesso universo onirico, ironico, lontano dalle convenzioni  e dall’omologazione. E infatti ogni pezzo ha  un nome e una storia, un’epoca e una tecnica di lavorazione diverse, tutte frutto di mille tentativi, ricerca di materiali inediti e sperimentazioni. Specchi, ferro, cristalli, lastre traforate, pietre dure, bijoux, simboli esoterici, carte e tessuti, giade, teschi, segni dello zodiaco, e ognuno suggerisce un’emozione diversa, un sogno, una poesia, un mistero, una magia, culture diverse e contaminazioni, dal dark al gotico, fino al barocco di sapore francese, materiali poveri e preziosi, assemblati insieme per gioco e per sfida alle convenzioni del design tradizionale.

Ogni pezzo ovviamente è realizzato rigorosamente a mano. Come un’opera d’arte, appunto, solo che qui, sembra di fare un viaggio nel Paese delle Meraviglie.

 

MariaGrazia Pase

 

ROSSI INTENSI

 

                                                                                                                              7 FEBBRAIO 2017

 

PH. Davide Vagni

Make Up  Laura Martucci

Model  Philippa Steele @independentmodelmgmt

 

Il rosso caldo ha sempre un’azione eccitante, che causa una vibrazione psichica simile alla fiamma. Ho sempre trovato questa citazione di Vasilij Kandinskij perfetta per definire il rosso. Colore per definizione dell’eros in tutte le sue forme, non è un caso che fino dall’antichità il rosso è considerato il colore del cuore e del sangue, elementi indispensabili alla vita. Una vita messa costantemente a rischio burrasca se si considera l’alto livello di passionalità e aggressività correlate alla sfera delle emozioni che a quanto pare scatena. E infatti da tempo immemore le labbra, uno dei richiami più forti della sensualità, trovano nel rosso l’alleato numero uno. Nella storia più recente del make up, i colori si sono decuplicati e abbiamo visto decine e decine di sfumature dai pastelli al nero, ma il rosso è e rimane il leader indiscusso di tutte e tutti, non c’è gara, e dal classico rossetto ai rossetti liquidi  (Armani ) o comodi da stendere, come matite ( Sisley ), le armi più femminili di sempre, in dotazione alla nostra fantasia, non mancano, anzi .

SHISEIDO Laquer Rouge è una lacca iper lucida. Rouge Rouge la più vibrante.

SISLEY Phyto-Lip Twist Mat è praticamente un balsamo labbra colorato, una comoda matita XXL che non si tempera. 

CHANEL Rouge Allure. Olio di mandorla dolce e tè verde gli ingredienti per proteggere e idratare. Rouge Rebelle  la tonalità tra le più “hot”. 

DIOR  Rouge Dior. La quintessenza del rosso, i rossi couture mat e satinati. Red Smile satinato e 999 mat.

ARMANI Lip Magnet è il nuovo rossetto liquido e mat di Giorgio Armani Beauty. Hollywood, Scarlatto, Fil Rouge o Four Hundred sono 4 rossi tutti ugualmente e diversamente intensi.

 

 

EXTINT in the WILD

 

                                                                                                                              6 FEBBRAIO 2017

 

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  • Lotus berthelotii
  • Lotus berthelotii
  • Lotus berthelotii
  • Lotus berthelotii HABITAT
  • Ambystoma mexicanum
  • Ambystoma mexicanum
  • Ambystoma mexicanum HABITAT
  • Ginkgo biloba
  • Ginkgo biloba HABITAT

 

E’ alla FONDAZIONE PRADA dal 9 febbraio all’ 8 aprile “Extinct in the Wild”, un progetto / mostra concepito dall’artista americano Michael Wang (1981),che  riunisce ed espone all’interno di un habitat artificiale varie specie di flora e fauna non più esistenti in natura, ma che sono coltivate o sopravvivono solo in cattività. Indicati con la dicitura ufficiale “extinct in the wild” (estinto in natura), questi organismi dimostrano l’abbandono forzato di alcune specie del mondo naturale per accedere a quello costruito dall’uomo. Nel progetto “Extinct in the Wild” elementi naturali come piante e animali sono trasferiti in un contesto espositivo e culturale. In un’epoca caratterizzata dalla nozione di estinzione,queste dislocazioni non rappresentano soltanto delle scelte estetiche, ma costituiscono delle vere e proprie strategie di sopravvivenza. Michael Wang ha concepito una mostra costituita da tre strutture in vetro e alluminio con luci artificiali per esporre specie estinte in natura e da una selezione di fotografie. Alcune specie, come il ginco (Ginkgo biloba) sono comuni nella coltivazione, altre, come la cicade blu (Encephalartos nubimontanus), sono tra le più rare del pianeta. Alcuni animali sono sopravvissuti in condizioni artificiali per molti anni, come l’axolotl (Ambystoma mexicanum), una salamandra acquatica scoperta nei canali realizzati dagli antichi Aztechi a Città del Messico dopo essere stati prosciugati per lungo tempo. Lo stramonio arboreo (Brugmansia suaveolens) è una pianta erbacea a fiori bianchi scomparsa dalle foreste sudamericane a causa dell’estinzione delle specie animali che ne distribuivano i semi. Tuttavia, il valore religioso della pianta dovuto alle sue proprietà allucinogene ne ha assicurato la sopravvivenza nella coltivazione tradizionale. Alcune specie, invece, non si sono estinte solo grazie agli eroici sforzi dell’uomo. Ad esempio, la palma della Hawaii (Brighamia insignis), il cui ultimo esemplare in natura è stato registrato nel 2014, è stata salvata dall’estinzione da un gruppo di botanici che ha impollinato le ultime piante esistenti arrampicandosi sulle ripide scogliere oceaniche dell’isola di Kaua’i. La mostra è completata dall’esposizione di 20 fotografie, realizzate dal 2014 a oggi da Michael Wang, e ritraggono diverse specie di flora e fauna e gli habitat originali in cui vivevano prima della loro estinzione in natura. Per l’intera durata della mostra, gli organismi vegetali e animali presentati sono affidati alle cure del personale della Fondazione che si unirà alla schiera di giardinieri, guardiani, scienziati e appassionati che rappresentano per queste specie l’unica possibilità di sopravvivenza. La pratica curatoriale si concentra, quindi, sulla sua funzione originaria legata alle attività di custodia, sorveglianza e coltivazione, come indica l’etimologia stessa del termine curatore. Michael Wang è uno dei tre vincitori ex-aequo (con Evelyn Simons e Adnan Yldiz) di “Curate Award”, un concorso internazionale promosso dalla Fondazione Prada e da Qatar Museums. “Curate Award” ha come obiettivi la ricerca di nuovi talenti nell’ambito della pratica curatoriale e l’apertura di prospettive inedite nella concezione di eventi espositivi

Michael Wang

Nato nel 1981 a Olney, nello Stato del Maryland, Michael Wang vive e lavora a New York. Nella sua pratica utilizza fenomeni globali, quali la diffusione delle specie, il cambiamento climatico, la distribuzione delle risorse e gli scambi dell’economia mondiale, come linguaggi artistici. Il suo percorso include “Invasives”, un progetto sulla diffusione controllato delle specie aliene; “Carbon Copies”, una mostra che si occupa della relazione tra produzione di opere d’arte e l’emissione di gas serra; “Rivals”, una serie di lavori che collega la vendita di opera d’arte alla finanza d’impresa e “Terroir”, un gruppo di tele monocrome realizzate a partire dall’analisi del sostrato roccioso delle città. I suoi lavori sono stati esposti in Europa, Asia e Stati Uniti e recentemente nelle gallerie Foxy Production e Andrea Rosen a New York. I suoi scritti teorici sono stati pubblicati da riviste internazionali come Mousse, Texte zur Kunst, Artforum e Cabinet.

www.michaelwang.info

A MILANO DAL 9 FEBBRAIO AL 9 APRILE 2017

Mercoledì 8 febbraio 2017 si svolgerà il vernissage aperto al pubblico dalle 19 alle 21.

 

 

 

CHECKED trend

 

                                                                                                                               5 FEBBRAIO 2017

 

 

 

Mai scomparsi nè dalle passerelle nè dai nostri guardaroba, da un paio di stagioni quadri, quadretti e finestrati sono nelle hit dei brand più cool. 

 

PUGNALE&NYLEVE EYEWEAR

 

                                                                                                                              2 FEBBRAIO 2017

 

 

Il brand PUGNALE &NYLEVE  è nato solo nel 2013, ma le collezioni disegnate da Emanuele Pugnale, stanno facendo il giro del mondo e non sorprende: chiamarli occhiali è riduttivo, non sono solo “cool”, sono oggetti di design tecnologicamente avanzati, un’eccellenza tutta italiana, che incontra un’altra eccellenza del Made in Italy con la sartorialità di TAGLIATORE. La collaborazione tra la tecnologia e le linee d’avanguardia di Pugnale&Nyleve e le esclusive sete stampate di Tagliatore danno vita ad una capsule di sei pezzi veramente Special Edition.

 

pugnalenyleve.com

 

PARIS MAN’S shows

 

                                                                                                                             24  GENNAIO 2016

 

 

Una selezione dalle sfilate di Parigi AUTUNNO INVERNO UOMO 2017 – 18

 

TONI THORIMBERT point of wiew

 

                                                                                                                                      17 GENNAIO 2017

 

E’ andata così: Chiamo Toni Thorimbert e gli domando se mi scatta una cover per Mish. Mi dice subito di sì e aggiunge “ guarda che però ho poco tempo .. “ . Al volo organizziamo lo shooting e in due giorni weekend compreso ci troviamo nel suo studio. Arrivo insieme ad un amico comune, non ci si incontrava tutti e tre insieme, da anni…ma quando abbiamo fatto le ultime foto per ..? Ma dai ! .. E Toni “ Ma te pensa che proprio l’altro ieri le ho ritrovate, quelle foto, in mezzo ad un mucchio di altro materiale .. belle foto però eh? “ poi loro, incominciano a parlare di moto. Eggià.. per cui ad un certo punto mi tocca fare la partaccia di quella che rompe il gioco e tocca il tempo: “ ehi, ragazzi, dobbiamo lavorare  .. “ e iniziamo. E’ sempre un grande piacere vedere lavorare Toni, perché lui si appassiona, lo vedi che si accanisce sul tirare fuori la sua visione, il personaggio, l’immagine. E ci gira intorno, con la macchina in mano, e cerca, e , naturalmente trova. La foto, e la sua cifra. C’è. Modelli ne abbiamo due, Ben, arriva già perfetto, stavolta lo fa sedere su una poltrona, qualche foto e tutto è finito. Già finito ? Si, e non mi stupisco. Ci ha messo un’ora in tutto, il tempo che ci eravamo dati, mezz’ora per gli amici e mezz’ora per le foto. Visto ? In tempo, mi dice, poi.

Ho solo un problema: e adesso, che cover uso ? Ne ho 5 o 6 e tutte bellissime.

Che dire ? Toni è Toni, non ce n’è altri.

..

  • MAX SAWARD  @NOLOGO
  • BEN  ARCHER @INDEPENDENTMGMT

 

Toni Thorimbert inizia giovanissimo a comunicare emozioni. Reporter nell’Italia degli anni di piombo, ritrattista, e fotografo di moda sempre alla ricerca del momento, dell’introspezione, del gioco, in un’ ideale scambio sinergico con il soggetto. La sua vivace cifra artistica e la personalità schietta, sono tese alla ricerca del reale, di una semplicità o una semplificazione che si distacchi dall’enfasi della moda e diventi gioco ironico, sensuale, o concetto rivolto al sociale. Toni è un fotografo, prima di tutto. Dalle foto dei bambini di Pioltello, ai ritratti di Keith Hearing, e molti altri personaggi del mondo dell’arte, della musica, della letteratura, del cinema, alle foto di moda in collaborazione con le più importanti riviste, anche internazionali, da Details, a Mademoiselle, a Wallpaper, il suo lavoro è la sua visione, mai asservita alla moda del momento, ed è anche questo che ne definisce una maturità umana e professionale di grande spessore. Il suo ultimo libro “ Seduction of Photography è una lettera d’amore all’atto del fotografare, al momento dello scatto che è l’attimo dell’innamoramento tra macchina, soggetto, fotografo, in quel momento, unico, in cui tutto si sospende e da quel clic nasce qualcosa che poi rimarrà nel tempo e definisce, racconta, suggerisce, e se ti tocca, ti porta via, lontano. Nel  libro ci sono le donne che Toni fotografa, e c’è lui, nell’atto di fotografare, un doppio set. Un rapporto a due. Sinergia, appunto.

L’ultimo progetto di Toni Thorimbert , in collaborazione con Leica, è un laboratorio sperimentale : Thorimbert Fashion Experience For Leica Akademie, dal  14 marzo al 20 giugno nel suo studio, dove Toni insegnerà tutto il suo sapere a chi ama la fotografia e la moda, quindi non solo a fotografi, ma a chiunque ami e sia interessato a questo mondo, da lui così ben definito sul sito di Leica

http://www.akademie.leica-camera.it/portfolio-articoli/toni-thorimbert-fashion-experience/

con quel suo modo di vedere, con quel suo specialissimo modo di appassionarsi e appassionare, perché oltre ai cavalli, ai gatti, alle moto, alla musica, alla vita, ama anche insegnare. Scusate se è poco.

 

MariaGrazia Pase

 

www.tonithorimbert.com      www.tonithorimbert.blogspot.com

 

 

 

MILANO MEN’S shows

 

                                                                                                                              18 GENNAIO 2016

 

 

Una selezione delle sfilate di Milano Autunno Unverno Uomo 2017 / 18

 

 

WHITE milano F/W 17-18

 

                                                                                                                             15  GENNAIO 2017

 

  • HAETTS
  • AIRDP BY AIREYEWEAR
  • BRACHY
  • PETER NON
  • ROBERTO DI STEFANO
  • KIRED
  •  AALTO
  • TRAKATAN
  •  FORSIXFORYOU
  • SOBEC
  • MR BOHO

 

Designer e giovani talenti, marchi emergenti e show room di tendenza al Tortona Fashion District, l’hub creativo di Milano, negli spazi ormai collaudati del White dal 14 al 16 gennaio. Le collezioni si mescolano tra maschile e femminile, stili che vanno dallo sportswear al dandy, e tantissimi accessori, zaini hight tech o borse che sembrano fiori, cappelli a punta come quelli degli elfi, occhiali iperleggeri con montature che si sdoppiano, scarpe pelose effetto mammuth, parka doppiati e incerati, ricercati vintage style  …. Stay tuned !

 

PITTI immagine uomo 91

   

                                                                                                                                  9 GENNAIO 2017

 

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L”evento di Golden Goose Delux Brand alla Stazione Leopolda

 

  • CHEAP MONDAY
  • MOA MASTER OF ARTS
  • CHAMPION REVERSE
  • CARLO VOLPI
  • DEDICATED BRAND
  • BENSIMON
  • SULVAM
  • J OHNGYU
  • CHEVIGNON
  • PS by PAUL SMITH
  • LE GNAUHC
  • OXS
  • BMUET

 

E’ il ritmo universale della danza il fil rouge del prossimo Pitti Immagine Uomo 91, si chiama infatti Pitti Dance Off il tema che conduce la  manifestazione internazionale dal 10 al 13 gennaio. Una danza globale di libera espressione e scambio culturale,  circolazione di idee, tendenze, nuovi talenti e moltiplicazione di energie sullo sfondo dei tanti eventi di 3 giorni ad alta densità.

Tra gli eventi speciali, il principe del Brit Style Paul Smith, presente per il lancio della sua collezione Ps by Paul Smith, Tim Coppens è il Menswear Guest Designer di quest’anno, c’è poi l’evento per la celebrazione dei dieci anni dell’iconica sneacker di Golden Goose Delux Brand alla Stazione Leopolda, con una serie di skaters live performance, e la festa per i 70 anni di Wrangler. In anteprima assoluta la presentazione della capsule collection disegnata dal duo britannico Cottweiler per Reebok realizzata con tecniche di lavorazione e tessuti di avanguardia per un effetto terapeutico sul corpo. Pitti Italics, l’iniziativa promossa dal Centro di Firenze per la Moda Italiana per la scoperta e il supporto di giovani talenti o dei  brand emergenti più interessanti che progettano e producono in Italia, presenta Edward Buchanan con Sansovino 6, Lucio Vanotti e Carlo Volpi. Sotto i riflettori anche il designer giapponese Teppei Fujita con il suo brand Sulvam e i coreani Bmuet( te ) by Byungmun Seo e Ordinary People.

 

London’s MAN’S SHOWS

 

                                                                                                                                       9   GENNAIO 2017

 

 

Una selezione delle sfilate uomo Fall Winter 2017 – 18

 

 

MOVIE : PATERSON di Jim Jarmusch

 

                                                                                                                                4 GENNAIO 2017

 

 

Paterson è un film da vedere. Certo è che fa discutere: c’è chi dice che è un film noioso, dove impera una quotidianità ordinaria, ripetitiva e immobile, eppure, dietro alla narrazione di questo scialbo tran tran, si cela una poesia che solo un regista come Jarmusch sa cogliere e portare sottilmente al cuore. La vita di Paterson è scandita dal ritmo della provincia più profonda, al quale Paterson oppone uno sguardo che vola oltre la ripetività angosciante dei luoghi e dei gesti, annotando su un taccuino poesie che prendono ispirazione dalla passione dei suoi poeti preferiti ( tra i quali Ginsberg ) e dal suo orizzonte quotidiano. Non è certo nella qualità della prosa del protagonista, ma attraverso il suo dono del saper vedere e comprendere con  sguardo acuto e sensibile le piccole cose offerte dalla vita, che Jarmusch racconta, con lievità e maestria, costruendone il senso nel suo insieme attraverso città, esistenza, parola e immagine, e facendone un poema minimalista, ironico, astratto, una visione del mondo che passa attraverso la scrittura e un ordinario disordinato solo apparentemente tranquillo.

 

MGP

 

L’ULTIMA HADID

 

                                                                                                                             3  DICEMBRE 2016

 

 

 


Architetto, designer, artista di fama internazionale. A pochi mesi dalla sua scomparsa, Zaha Hadid fa ancora parlare molto di se’. Non a caso uno degli eventi inaugurali della settimana della Miami Art & Design Week e’ stato dedicato proprio a lei.

La collezione Lamellae disegnata da Zaha Hadid  per la casa danese Georg Jensen non e’ una novita’ assoluta, in quanto gia’ presentata a Basilea nella scorsa primavera e disponibile per il grande pubblico da quest’autunno. Non e’ nemmeno l’unica digressione dell’architetto iracheno (inglese d’adozione) nel mondo dei gioielli,  in quanto aveva gia’ disegnato per altre case famose in passato. Ma questa presentazione assume una connotazione particolare, sia perche’ la collezione di gioielli  e’ uno degli ultimi lavori completati dall’archistar Hadid prima della sua morte (avvenuta nel marzo di quest’anno, proprio qui a Miami), sia perche’ e’ stata presentata nello showroom e ufficio vendite di One Thousand Museum, il primo e unico grattacielo progettato da Zaha Hadid nell’emisfero occidentale. Le forme ellittiche e futuriste dei bracciali in argento e rodio nero tempestato di brillanti neri e degli anelli da indossare su due dita, in oro e pave’ di brillanti, richiamano le silhouette fluide e sinuose che caratterizzano molti dei suoi edifici, come la Wangjing Soho Tower di Beijing, inaugurata l’anno scorso.

Il completamento di One Thousand Museum, un grattacielo di 62 piani affacciato sulla baia di Miami, e’ previsto per l’anno prossimo. L’edificio sovrasta il PAMM (Perez Art Museum Miami), disegnato da Herzog et de Meuron, e il nuovissimo Patricia and Phillip Frost Museum of Science, progettato da Grimshaw Architects. Il design del grattacielo slanciato di Zaha Hadid privilegia linee curve e ondulate. Le stesse che il suo genio creativo e innovativo ha saputo trasferire negli 8 pezzi della collezione per Georg Jensen, in tutto 3 bracciali e 5 anelli; soprattutto nei bracciali scultura da arrotolare intorno ai polsi, la cui struttura lamellare e’ stata realizzata in argento, oro 18 k, o argento rivestito in rodio nero e spruzzato di diamanti neri.

Zaha Hadid non c’e’ piu’ a portare avanti la sua visione di un’architettura decostruttivista. Ma gli oltre 200 collaboratori dello studio Zaha Hadid Architects continuano a lavorare alla sua opera postuma, che cambiera’ per sempre la faccia dello skyline di Miami, diventando una pietra miliare nel panorama architettonico americano.

 

Info: www.georgjensen.com

 

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One Thousand Museum

 

 

WES ANDERSON per H & M

 

                                                                                                                         28 NOVEMBRE 2016

 

https://youtu.be/VDinoNRC49c

 

Regista e attore di culto per Come Together, lo short movie firmato da Wes Anderson e interpretato da Adrien Brody per la campagna di Natale di H&M. Un viaggio sulla linea H & M Winter Express subisce un ritardo di più di 11 ore a causa della neve proprio a ridosso della festa dell’anno, così il capotreno ( Brody ) ne organizza una a sorpresa per i viaggiatori..  Il regista di “ Il treno per Darjeeling “ questa volta ci porta insieme a Brody, attraverso le sue raffinate atmosfere vintage, a scoprire i capi per le feste del Natale del gigante svedese dell’abbigliamento.

 

blues & STONES !

 

                                                                                                                         28  NOVEMBRE 2016

 

 

Lo avete senza dubbio già saputo : il 2 dicembre, uscirà, a distanza di dieci anni, un nuovo album dei Rolling Stones : BLUE & LONESOME. L’album è un’antologia di pezzi degli anni 50- 60, quando il black blues di Chicago, originario del Delta del Mississippi, riempiva i concerti delle loro prime esibizioni dei giovanissimi Stones nelle periferie londinesi. Un ritorno alle origini, con pezzi da cultori,un superlativo  Mick Jagger tra voce e armonica, il mitico  Eric Clapton come ospite d’eccezione in due brani dell’album e in tre giorni il nuovo nato, che vede anche la partecipazione dei loro collaboratori storici Darryl Jones,Chuck Leavell,e Matt Clifford, era già finito.  Ma non aspettatevi un copia e incolla  del vecchio ( e ottimo ) blues , questi sono i Rolling Stones, e tra un riff e l’altro, e la voce sempre potente del vecchio leone, il risultato è punk, è calore bianco, è rock’n roll.

 

Questa la tracklist dell’album:

1. Just Your Fool (Original written and recorded in 1960 by Little Walter)

2. Commit A Crime (Original written and recorded in 1966 by Howlin’ Wolf – Chester Burnett)

3. Blue And Lonesome (Original written and recorded in 1959 by Little Walter)

4. All Of Your Love (Original written and recorded in 1967 by Magic Sam – Samuel Maghett)

5. I Gotta Go (Original written and recorded in 1955 by Little Walter)

6. Everybody Knows About My Good Thing (Original recorded in 1971 by Little Johnny Taylor, composed by Miles Grayson & Lermon Horton) feat. Eric Clapton

7. Ride ‘Em On Down (Original written and recorded in 1955 by Eddie Taylor)

8. Hate To See You Go (Original written and recorded in 1955 by Little Walter)

9. Hoo Doo Blues (Original recorded in 1958 by Lightnin’ Slim, composed by Otis Hicks & Jerry West) feat. Jim Keltner

10. Little Rain (Original recorded in 1957 by Jimmy Reed, composed by Ewart.G.Abner Jr. and Jimmy Reed)

11. Just Like I Treat You (Original written by Willie Dixon and recorded by Howlin’ Wolf in December 1961)

12. I Can’t Quit You Baby (Original written by Willie Dixon and recorded by Otis Rush in 1956) feat. Eric Clapton

 

 

PHOTO VOGUE festival

 

                                                                                                                        24  NOVEMBRE 2016

 

  • FORMENTO + FORMENTO
  • ANDREW TARNAWCZYK
  • CRISTINA CORAL
  • CARMEN MITROTTA
  • SIMONE STEENBERG
  • JUSTINE TJALLINKS
  • CLARA GIAMINARDI
  • GUOMAN LIAO
  • LOUIS PHILIPPE DE GAGOUE.
  • ULDUS
  • KIKI XUE
  • KIKI XUE
  • KIKI XUE
  • KIKI XUE
  • KIKI XUE

 

Si svolge a Milano, in questi giorni, il PHOTO VOGUE FESTIVAL, il primo appuntamento internazionale interamente dedicato alla fotografia di moda fondato da Vogue Italia e patrocinato del Comune di Milano, con l’obiettivo di diventare un appuntamento annuale. Sono molti gli appuntamenti in città che partecipano al il Festival, ma  in questo ricchissimo contesto, è al BASE, nella sezione PHOTOVOGUE IN FASHION, che si esprime il meglio dei new talents più  interessanti.  L’iniziativa presa da Vogue già dal 2011 con PhotoVogue,  il canale di Vogue.it dedicato ai  nuovi talenti della fotografia e che conta più di 125.000 utenti, è una piattaforma internazionale, che ha supportato talenti che hanno collezionato negli anni importanti riconoscimenti a livello mondiale e scattato editoriali per riviste autorevoli, con la  partnership dell’agenzia newyorkese Art+Commerce (che rappresenta alcuni tra i più grandi fotografi contemporanei, tra cui i veterani contributors di Vogue Italia: Steven Meisel, Craig McDean, Sølve Sundsbø e Paolo Roversi).  La mostra in occasione del Photo Vogue Festival è il risultato di uno scouting per individuare i migliori talenti nella fotografia di moda e della valutazione di una giuria di fama internazionale composta da Franca Sozzani, Alessia Glaviano, Paolo Roversi, Jimmy Moffat (fondatore e managing director di Art + Commerce) Michael Van Horne (Art + Commerce), i galleristi Peter MacGill e Michael Hoppen, Azu Nwagbogu (fondatore e direttore del Lagos Photo Festival), Florence Bourgeois (direttore di Paris Photo) e Charlotte Cotton, (autrice e curatrice). Degli oltre 125.000 iscritti a PhotoVogue, l’artista che ha incontrato maggiori consensi tra la giuria e che firmerà quindi un editoriale per Vogue Italia è Kiki Xue, cinese, classe 1987. La giuria ha selezionato inoltre i 30 fotografi migliori che sono esposti in mostra.

 

  • YELENA YEMCHUK
  • DONNA TROPE
  • ARVIDA BYSTROM
  • CASS BIRD
  • AIDA MULUNEH
  • ELAINE CONSTANTINE
  • ELLEN VON UNWERTH
  • EMMA SUMMERTON
  • ISABELLE WENZEL
  • JULIA NONI
  • JUNO CALYPSO
  • LISE SARFATI
  • MAISE COUSINS
  • VANESSA BEECROFT

 

Sempre al BASE MILANO,  THE FEMALE GAZE è la mostra dedicata alla riappropriazione dello sguardo femminile di una donna nei confronti di un’altra donna. Un’atto sovversivo, carico di implicazioni socio-politiche, una delle più importanti rivoluzioni nel campo della fotografia di moda dell’ultimo decennio. Il female gaze è una riaffermazione della propria identità, di un’idea di bellezza diversa, meno artificiale, di una femminilità più complessa e sfaccettata e del diritto all’autorappresentazione del proprio corpo: insomma, una radicale ridefinizione del concetto stesso di desiderio. Il lavoro di queste fotografe che mostra il corpo femminile così com’è – sensuale, vulnerabile, idealizzato o nella sua imperfezione – si inserisce quindi in un solco più ampio che vuole arricchire il modo di vedere il mondo, liberandolo dagli stereotipi e aggiungendo un altro punto
di vista, un punto di vista che per secoli è stato trascurato, censurato, sminuito, dimenticato: quello dello sguardo femminile. A PALAZZO REALE, infine, VANESSA BEECROFT POLAROIDS 1993.2016. L’ artista, che vive e lavora a Los Angeles ed è nota per le sue performance innovative, espone rare polaroid e sculture, frutto di un approccio non convenzionale nella creazione di immagini. Il suo lavoro, esposto a livello internazionale sin dal 1993, è spesso testimonianza provocatoria e
critica sociale.

 

BASE MILANO 22-26 NOVEMBRE 2016.      
THE FEMALE GAZE
E PHOTOVOGUE/inFASHION
VIA BERGOGNONE 34 MILANO.
BASE.MILANO.IT
orari di apertura:
martedì e sabato: 11:00 – 22:00
da mercoledì a venerdì: 11:00 – 20:00
ingresso gratuito

*****

PALAZZO REALE
24-29 NOVEMBRE 2016
VANESSA BEECROFT POLAROIDS
1993.2016
PIAZZA DUOMO, 12
MILANO
WWW.PALAZZOREALEMILANO.IT
orari di apertura:
giovedì e sabato 9.30 – 22.30
martedì, venerdì e domenica 9.30 – 19.30
lunedì 14.30-19.30
ingresso gratuito

Per Info su eventi collaterali, il programma in dettagli su VOGUE.IT

 

 

 

 

GLOWING SKIN

 

                                                                                                                         22 NOVEMBRE 2016

 

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Una pelle luminosa oggi può essere una conquista anche se non si ha avuto la fortuna di un aiuto genetico; oltre alle solite raccomandazioni su fumo e alcolici, sappiamo che stress, inquinamento, raggi Uv, sono le cause maggiori del’invecchiamento e di una pelle opaca, che con il rilascio di radicali liberi e tossine impediscono scambi metabolici e corretta ossigenazione. La stagione invernale non aiuta: il grado di inquinamento nelle città aumenta “grazie”al riscaldamento.Studi di ultima generazione sulla relazione tra i probiotici e la loro utilità nel potenziare le difese dell’organismo nei confronti delle aggressioni ambientali e le degenerazioni connesse, hanno evidenziato il valore di questi microrganismi nella ricerca dermatologica e cosmetica anti-age basandosi sulla microflora presente nella pelle e i lattobacilli in grado di preservarla. Da qui, le creme contenenti pre o probiotici, che non agiscono solo temporaneamente, ma aiutano a fare ripartire i meccanismi di difesa. Fa parte di questa new generation anche la linea Aux Résines Tropicales di Sisley, riformulata con un mix di ingredienti, tra i quali l’estratto di bardana, probiotico che lavora sul bilanciamento della microflora della pelle. La gamma, che lavora su attivi sebo-regolatori, astringenti e opacizzanti, è un trattamento riequilibrante e purificante completo per eliminare gli eccessi di sebo, minimizzare i pori dilatati,  idratare la pelle, e minimizzare i rossori dovuti alle imperfezioni cutanee.

 

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La linea alle Resine Tropicali di SISLEY, aggiunge tre novità :

Gel Doux Nettoyant pulisce con delicatezza, senza innescare reazioni seborroiche,  e liberando i pori, aiuta la pelle a “respirare “favorendo la luminosità della pelle. Ideale per pelli grasse.

Soin Hydratant Matifiant riduce l’eccesso di sebo, opacizza e idrata, minimizzando i pori.

Sérun Intensif  funziona come un vero SOS : si può applicare anche localmente sulle piccole imperfezioni e sulla zona T per le pelli grasse con problemi. Lavorando in sinergia con gli altri prodotti della stessa gamma, affina la grana della pelle con  suoi attivi esfolianti. 

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Di  L’Oreal le maschere Argilla Pura azione purificante, esfoliante e detox .Con la loro formula all’argilla minerale associata al Carbone per la detox, all’Eucalipto per la purificante e all’Alga Rossa per l’esfoliante, non seccano  la pelle, e rimuovono le impurità.

Kiel’s propone Turmeric & Cranberry Seed Energizing, a base di curcuma e mirtillo, per esfoliare delicatamente e rivitalizzare la pelle spenta.

Resurfaçant Fondamental Masque di Carita ,leviga la pelle e le piccole linee sottili e migliora la luminosità.

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IOMA  Illumine Youth Pearl Essence con perle che racchiudono un doppio nucleo di principi attivi. La Stella Alpina bianca, associata alla vitamina C e B3, inibiscono e rallentano la produzione di melanina, e acido iarulonico e altri attivi lavorano alla preservazione  della riserva d’acqua della pelle per tonicità e difesa dalle rughe.

CAUDALIE  Premiere Cru la Creme Yeux, anti- età contorno occhi con Resveratrolo di vite, Polifenoli e Viniferina. Una speciale formula con pigmenti dorati cattura e riflette la luce e illumina lo sguardo.

AHAVA  Age Control Brightening and Reneval Serum è un siero notte che schiarisce e riduce le macchie pigmentarie e massimizza il ricambio cellulare notturno rendendo la pelle più luminosa.

NATURA BISSE’- White Brilliant Cream fa parte della linea Diamond, che con una formula ad alta tecnologia promette una pelle luminosa, elastica e compatta.

 

GHIACCIAI che scompaiono

 

                                                                                                                                 20 NOVEMBRE 2016

 

 

La bellezza del massiccio del Bernina. Anche qui gli effetti dell’innalzamento delle temperature hanno già eroso una grande parte del ghiacciaio Morteratsch. Monitorato da un drone messo a punto dai ricercatori delìUniversità di Milano Bicocca, ha subito in tre mesi una perdita di 5 metri in lunghezza e 6 metri di spessore sulla fronte.

Foto di Alec Pase

 

Se ne parla da anni, troppi, i ghiacciai si stanno riducendo e in alcuni casi stanno scomparendo ad una velocità preoccupante. Eppure l’atteggiamento del mondo assomiglia a quello della famosa favola della cicala, e, purtroppo, noi siamo le cicale. L’allarme lanciato anni fa dagli scienziati è stato finalmente ascoltato, e tutti ci auguriamo che non sia troppo tardi, ma lo scioglimento dei ghiacciai, le risorse auree dell’oro blu, nocciolo della preservazione dell’ecosistema, è un fatto conclamato che ha raggiunto livelli di massima allerta. Che fare ? L’accordo di Kyoto, così faticosamente e tardivamente raggiunto, è già molto, rispetto a prima, ma per salvare il pianeta altri passi dovranno essere fatti, e velocemente, nella direzione delle energie pulite, certamente ad ogni livello e in tutti i Paesi, ma anche e soprattutto, nella presa di coscienza e la sua diretta, fattiva conseguenza, della popolazione mondiale per il rispetto di tutte quelle norme, molte delle quali non scritte, che, se messe in pratica da ogni abitante del globo, risolleverebbero le stime di sopravvivenza dell’ecosistema, che potrebbe tornare a garantire un futuro decente ai nostri posteri. Non si tratta di pessimismo, ormai i dati sono alla portata di tutti, e gli svarioni del clima, un piccolo anticipo sul totale che ci aspetterebbe, sono sui nostri schermi un po’ troppo spesso, ultimamente. In Groenlandia, nell’agosto del 2015, in due giorni, in un colpo solo sono scomparsi circa 12 km quadrati di superficie del Jakobshawn Glacier, che nel 2012, aveva registrato un indietreggiamento di circa 17 km quadrati nell’arco di un anno. Le stime ci dicono che in meno di 20 anni è andato perso il 40% del ghiaccio Artico, e se i ghiacciai collassano, è facile pensare all’effetto sui livelli oceanici, il 25% dell’acqua del pianeta si trova lì, il che equivarrebbe ad un innalzamento degli oceani fino a 20 metri. Come se non bastasse questa visione apocalittica, l’effetto domino sarebbe dirompente. E’ notizia di questi giorni che in Uganda i ghiacciai del monte Rwenzori, sono scomparsi e gli effetti saranno catastrofici anche sull’economia del  Paese; l’Uganda è il maggiore produttore di caffè in Africa, e c’è il rischio concreto di incontrollabili inondazioni sulle piantagioni che si trovano alle pendici del monte. In questi giorni è in corso la 22° conferenza delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico, capi di Stato e di Governo si confronteranno sugli obiettivi raggiunti o non, sulle tempistiche degli impegni presi e su un piano di molti miliardi di dollari per aiutare i Paesi in via di sviluppo ad affrontare le conseguenze del cambiamento del clima. Rimettere in discussione l’obiettivo del Trattato di Parigi, che consiste nel contenere entro due gradi l’aumento delle temperature medie globali, come alcuni Paesi stanno tentando di fare, ad un grado e mezzo, è improponibile; già oggi, con neanche un grado di aumento, i danni sono sotto gli occhi di tutti. Recentemente è allo studio un progetto capace di produrre carburanti direttamente dal CO2 atmosferico con l’aiuto dell’energia rinnovabile, un processo che ricorda la fotosintesi naturale che sintetizza composti energetici dall’anidride carbonica dell’aria, per mezzo dell’energia del sole. I tentativi della ricerca sono molti e continui, ma al momento, gli elementi più concreti per un piano di azione  sono solo tre: sostituire le fonti fossili, sperperare meno energia e riforestare il pianeta, e c’è bisogno di attuarli con grande determinazione e fretta, per rimettere in asse il sistema climatico della Terra.

Groenlandia, Islanda, Francia, Svizzera, Canada, Nepal, Antartica ..  le riserve d’acqua più grandi del mondo, sono state registrate nel 2006 da un gruppo di geologi, scienziati, esploratori e climatologi, che hanno ripreso per mezz’ora al giorno per tutto l’anno, il movimento di una ventina di ghiacciai e il documentario, che testimonia crolli impressionanti in tempo reale, è girato nei cinema un paio di anni fa. Dovrebbe essere  proiettato in tutte le scuole, dalle elementari ai licei, e si dovrebbero introdurre come materia di studio, argomenti necessari a formare un’umanità più responsabile, attenta, cosciente del fatto che salvare e preservare il pianeta non è “solo” etico e doveroso nei confronti di tutti gli esseri viventi che lo abitano, non è “solo” salvare la bellezza che ci stupisce ogni volta che ci fermiamo un attimo a contemplare i capolavori della natura, ma necessario, senza se e senza ma, alla nostra stessa sopravvivenza.

 

MariaGrazia Pase

 

LE ‘PA’ RÒLE’ di ALICE

 

                                                                                                                           18 NOVEMBRE 2016

 

 

 

Alice Firman è “figlia d’arte”, la madre Silvia è titolare di un noto Press Office che ha sede a Milano e a New York e si occupa di comunicazione di moda e design, e Alice, che ha sviluppato una forte passione basata su una creatività che probabilmente fa parte del suo DNA, ha tutte le carte in regola per essere definita Fashion Designer; non solo ha perfezionato e cresciuto il suo sogno nelle più prestigiose scuole di moda inglesi con ottimi risultati e premi, ma ha già lavorato a fianco di Vivienne Westwood, Antonio Marras, Gentucca Bini, e da Costume National, come assistente designer. ‘PA’RÒLE,  la collezione presentata a giugno alla Graduate Fashion Week di Londra, è un progetto che nasce da una visione personale ed emotiva e si traduce in abiti dal taglio avant-garde che si potrebbero definire poesie. Poesie rock. Ci si troverebbero bene Rimbaud e Baudelaire, in questi vestiti che sembrano pezzi d’arte, prodotti di alta sartoria e nuova concezione che raccontano storie fatte di lune e fiori che si mescolano alle parole dettate dall’ e all’anima.

 

“Studiare il funzionamento della mente umana e delle nostre emozioni e tradurlo in abiti è il mio obiettivo.

In quanto esseri umani siamo tutti fatti di un misto di emozioni, positive e negative, ma siamo abituati a mostrare solo quelle positive e vergognarci delle altre; questo perché viviamo in una società che impone su di noi un modello irreale di felicità, e ci spinge a ricercarla come emozione primaria a tutti i costi, senza tenere conto delle emozioni  contrastanti. Emozioni ‘positive’ e ‘negative’ sono entrambe importanti, e personalmente penso che trovando un equilibrio si possa giungere alla vera felicità.”

“Ogni pezzo della mia collezione racconta una storia. Gli elementi principali sono le stampe a screen print, raffiguranti la carta strappata che rappresentano l’aprirsi emozionalmente agli altri; la luna e i fiori che sono simboli delle parti fragili dell’anima e le parole ricamate sulle giacche, dentro ai colli e nelle fodere che rappresentano i pensieri ripetuti all’interno della mente, e infine guanti e calze di mesh interamente ricamate cucite all’interno della struttura dei capi per dare a ogni pezzo della collezione un extra dimensione.”

 

Designer: Alice Firman  – @alicefirman 

Fotografo: Efisio Marras  – @roccomarras

Set Designer: Marco Velli

Modella: Adele @wonderwall

Hair and Makeup: Linda Fel – RandCoItaly @randcoitaly @smithandcultitalia

 

 

PIERO GEMELLI : Vintage Prints

 

                                                                                                                         13 NOVEMBRE 2016

 

 

Alla Galleria STILL di Milano, inaugura Vintage Prints, una serie di mini mostre di stampe originali dedicate ad alcuni dei grandi maestri della fotografia italiana, il lavoro di Piero Gemelli, sensibile e raffinato fotografo, scultore, architetto e direttore artistico. Romano di nascita e milanese di adozione, ha collaborato per anni con Vogue Italia con le sue immagini perfette, che rivelano una personale, colta ricerca, tra le  sfaccettature della bellezza, in equilibrio tra estetica ed arte.

Ho sempre cercato un punto di equilibrio tra la libertà creativa e i limiti racchiusi nelle richieste dei clienti. In questa continua ricerca tra la progettualità dell’architetto e l’anarchia emotiva del creativo, ho sempre trovato il modo di raccontarmi; per fortuna, senza avere mai avuto la sensazione di esserci riuscito fino in fondo, altrimenti il gioco sarebbe già finito».

«Il dualismo, la contrapposizione di forze, gli opposti in contrasto sono il motore della creatività, ma soprattutto del mio sentire sempre alla ricerca di quel punto di equilibrio tra desiderare e avere. Ne ho fatto la mia cifra creativa portando avanti una scelta che metto in continua di-scussione per verificarne la validità, cercando di darle più forza indagando le ragioni della sua corrispondente opposta. Vivo immerso nella tensione tra essere e divenire che cerco di fotografare, per far mio quell’attimo esistito solo per me e in quel preciso momento, forse illusorio, di una realtà immaginata e mai realmente esistita. Quel che resta fissato nella pellicola già senso-re è un’immagine che racconta solo parzialmente una visione, lasciando a chi guarda il compito di offrire la sua personale interpretazione, guardandola con gli occhi della propria emotività e della sua memoria intima».

25 scatti d’autore a cura di Denis Curti .

STILL Via Balilla 36 Milano dal 16 Novembre 2016 al 06 Dicembre 2016I

Ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 02 36744528

E-Mail info: press@stillfotografia.it   Sito ufficiale: www.stillfotografia.it

www.pierogemelli.com  

#pierogemelli

T 2 TRAINSPOTTING teaser trailer

 

                                                                                                                           5 NOVEMBRE 2016

 

 

In uscita a fine febbraio, a distanza di 20 anni, il sequel dello straordinario cult internazionale Trainspotting, tratto dall’omonimo romanzo di Irvine Welsh. Il film, diretto da Danny Boyle e interpretato da un secchissimo e ancora sconosciuto Ewan McGregor, e Robert Carlyle, uno degli attori preferiti di Ken Loach, aveva scosso critica e pubblico con lo humor irresistibile e pieno di angosce di una generazione che cerca nella ribellione e nell’eroina, una scappatoia  alla banalità dell’esistenza di una società votata al consumo compulsivo non solo materiale. Da molti il film fu accusato di esaltare il consumo di eroina, in realtà Boyle dà una lezione morale mettendo a nudo i mali della tossicodipendenza, e che non esistono scappatoie e facili soluzioni per sottrarsi alla vita. Il tutto scandito da una colonna sonora travolgente (da Lou Reed a Iggy Pop, dagli Underworld ai Blur). Anche il sequel, T2 Trainspotting, è tratto da un libro di Welsh : Porno ed è, naturalmente, interpretato dagli stessi attori. L’attesa è grande.


TRENDS : long long sleeves

 

                                                                                                                                   2  NOVEMBRE 2016

 

 

 

 

GIGI ” DO IT RIGHT “

 

                                                                                                                             27 OTTOBRE 2016

 

 

DO IT RIGHT è il nuovo video diretto da James Franco per il lancio dei  GIGI BOOTS, gli stivaletti che nascono dalla collaborazione tra Stuart Weitzman e il volto della campagna autunno/inverno 2016-17 Gigi Hadid. Il look di questi tronchetti ha origine dal trekking, ma rievoca anche lo street style della modella più acclamata del momento, che firma il packaging in cui vengono confezionati i nuovi Boots, disponibili in esclusiva nei punti vendita Stuart Weitzman e sul sito del brand.

L’acquisto dei Gigi Boots contribuisce, grazie alla patnership di Weitzman con Pencils of Promise, l’organizzazione no-profit fondata nel 2008, alla costruzione di tre scuole in Ghana, in Guatemala e nel Laos al fine di promuovere l’idea secondo cui ogni bambino deve godere del diritto fondamentale all’istruzione.