MILANO ART WEEK

 

9 APRILE 2018

 

  • ESTABLISHED:  CONT, MAI 36, MULLICAN
  • EMERGENT: GIANNI MANHATTAN, Faust
  • EMERGENT: Bonny Poon, BARCZA
  • DECADES:  Richard Saltoun, SPENCE
  • DECADES: Richard Saltoun, SPENCE
  • ESTABLISHED:  MASTERS, Gian Enzo Sperone, SCHNABEL
  • ESTABLISHED:  CONT, DE CARLO, Holler
  • ESTABLISHED:  CONT, Riegger, KOTAKTOVA
  • ESTABLISHED: CONT, Dvir Gallery, CANTOR
  • ESTABLISHED:  MASTERS, MAAB, Bruno Munari
  • ESTABLISHED:  MASTERS, Frittelli, MARCUCCI
  • ESTABLISHED:  CONT, Meyer Riegger, KOTAKTOVA
  • ESTABLISHED:  CONT, P420, CRESPO
  • ESTABLISHED:  MASTERS, OSART, Autotelefonata
  • ESTABLISHED: CONT, Kilchmann, MARGOLLES
  • ESTABLISHED: MASTERS, MAZZOLENI, Lucio Fontana
  • OBJECT: MATTER OF STUFF, Belfiore
  • ESTABLISHED; CONT, Lia Rumma, KOSUTH
  • OBJECT: CIPRIANI, kounellis
  • GENERATIONS: Martini & Ronchetti, CARMI
  • GENERATIONS:  CAR DRE, Montgomery
  • ESTABLISHED:  FS, HAGIWARA PROJECTS, DOHI

Courtesy  MIART

 

Se ami l’arte ci devi essere: a Milano dal 9 al 15 la Milano Art Week è una full immersion di inaugurazioni , eventi speciali , performance e mostre imperdibili, opening serali e notturni, e aperture straordinarie di musei, un’intensissima settimana di creatività e di cultura che coinvolge fondazioni, gallerie, enti pubblici e privati e artisti di tutto il mondo. Un programma che lascerà senza fiato. Letteralmente, e in tutti i sensi. Difficile dare delle priorità, ma sicuramente da non perdere TERESA MARGOLLES al PAC, WILL  BENEDICT alla Chiesa San Paolo in Converso, Christian Marclay per Fondazione Furla al Museo del Novecento nell’ambito di Furla Series #01, Guido van der Werve presso FuturDome, e MARCELLO MALOBERTI alla GAM per quanto riguarda le performance. Altre segnalazioni : MATT MULLICAN ed EVA KOT’A’TKOVA’ presso Pirelli HangarBicocca, Post Zang Tumb Tuuum. Art Life Politics: Italia 1918-1943 alla Fondazione Prada Milano, Torbjørn Rødland alla Fondazione Prada Osservatorio, Guggenheim UBS MAP Global Art Initiative. But a Storm is Blowing from Paradise: Contemporary Art of the Middle East and North Africa alla GAM Galleria d’Arte Moderna, la XI edizione del Triennale Design Museum, Italiana. L’Italia vista dalla moda 1971-2001 a Palazzo Reale, Frida Kahlo al Mudec, GIOSETTA FIORONI e il Premio Acacia al Museo del Novecento, SOL LEWiITT alla Fondazione Carriero, JIMMIE DURHAM alla Fondazione Adolfo Pini, Kimsooja alla Basilica di Sant’Eustorgio, The Sichuan Tale. China, Teatro e Storia a FM Centro per l’Arte Contemporanea, Barry X Ball al Castello Sforzesco e a Villa Panza, Project Room #7 alla Fondazione Arnaldo Pomodoro

Al centro di tutto, al padiglione 3 di Fieramilanocity, la ventitreesima edizione di MIART, la prestigiosa fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea con 186 Gallerie declinate in 6 sezioni : : ESTABLISHED, con 126 espositori divisi tra gallerie specializzate in arte contemporanea e gallerie che proporranno opere dai primi del Novecento agli anni Novanta; EMERGENT, dedicata alle gallerie che fanno ricerca sui nuovi talenti; GENERATIONS, con 8 coppie di gallerie che metteranno a confronto due artisti appartenenti a generazioni diverse; DECADES, con un vero e proprio percorso attraverso 9 gallerie che tracceranno la storia del ventesimo secolo, scandita per decenni, con focus sul dopoguerra; ON DEMAND, ossia il segmento dedicato a opere site-specific e context-based, tra performance, installazioni e wall painting; OBJECT, con 14 gallerie che esporranno oggetti di design prodotti in edizione limitata e concepiti come vere e proprie opere d’arte. Una tre giorni di talk show con un’alta coerenza tematica avrà come leit motiv il tema dell’immaginazione. Intesa non tanto come una fuga dalla realtà, ma come uno strumento sociale e politico per ripensare il mondo. Al programma di talk interverranno 60 curatori, direttori di museo coinvolgeranno 40 protagonisti, tra direttori di museo e personalità del mondo dell’arte provenienti da ogni parte del pianeta.

Da non perdere l’ART NIGHT NO PROFIT SPACES, sabato 14 aprile, performance ed eventi organizzati da enti non profit: Assab One, [.BOX] Videoart Project Space, Cabinet, Dimora Artica, Edicola Radetzky, FuturDome, Mars-Milan Artist Run Space, Marsèlleria, Mega, Standards e t-space. e l’APERTURA STRAORDINARIA  delle gallerie milanesi, domenica 15 aprile.

Qui il calendario completo dell’Art Week

 

Eva Kot’àkovà all’Hangar Bicocca ,Teresa Margolles al Pac ,Torbjørn Rødland alla Fondazione Prada Osservatorio

 

 

 

tempo di K BEAUTY

31 MARZO 2018

 

 

di Cristina Calciati

 

Primavera, tempo di rinascita ! E via con i soliti consigli per aiutare la pelle a disintossicarsi dall’umidità invernale infarcita di gas di scarico… ma anche chi ha la fortuna di godere di aria pulita per i polmoni e per le cellule della nostra pelle, deve fare i conti con riscaldamento di casa e le aggressioni del freddo, e non ci ripetiamo su fumo e alcol, i cui danni sono stra-noti. Pulizia e idratazione sono le fondamenta della salute della pelle, senza queste, nessun trattamento,anche speciale, può avere efficacia. Ben lo sanno le donne asiatiche, che della fase della pulizia della pelle hanno fatto un culto, ed è da questa “filosofia”, che sono partite le grandi case cosmetiche coreane che stanno scalando alla velocità della luce le classifiche mondiali delle vendite del beauty business, con gamme completissime di prodotti biocertificati e dedicati ai famosi 10 punti per una pelle il più vicino possibile alla perfezione. Certo, pensando alla vita sempre in corsa di tutte noi, può sembrare quasi impossibile dedicare 10 step alla pelle del viso mattino e sera, ma vincere la pigrizia può dare risultati così visibili da convincere anche le più riluttanti. Pelle spendente, priva di acne, rivitalizzata e sana. Il vero investimento per il futuro della nostra bellezza. Ci vogliamo provare?

 

1: USARE UNO STRUCCANTE OLEOSO
Spesso si pensa che struccarsi con un prodotto qualsiasi sia sufficiente. La tradizione coreana però, insegna che per rimuovere ogni traccia di trucco e impurità dal nostro viso occorre usare uno struccante oleoso, in modo da sciogliere il make up e lavarlo via facilmente.

Caudalie, olio trattante struccante 16,80 Euro. Kiehl’s, botanical clensing oil 32,00 Euro. DHC,deep clensing oil 28,00 Euro.Terraluna,solstice cleansing oil 32 Euro. Klavuu, divine pearl cleansing oil 28 $. Missha, deep cleansing oil 27,00 $.

2: RI-LAVARE IL VISO CON UN PRODOTTO A BASE DI ACQUA
La K-Beauty è nota per il double cleansing, la doppia pulizia. L’ideale è quindi lavarsi nuovamente usando uno struccante a base dI acqua per rimuovere completamente possibili residui e tracce oleose.

Avene,acqua micellare 18,90. Biotherm, biocils waterproof 20,00 Euro. Origins,detergente viso 19,50 Euro , da Sephora. Oyuna,acqua micellare bifasica. 18, 00 Euro. Bjobj, acqua micellare struccante alla camomilla 7,00 Euro. Neogen,real flower cleansing water 22,00 $.

3: ESFOLIARE
Questo passaggio non va ripetuto quotidianamente, per evitare di irritare la pelle. È sufficiente esfoliare con prodotti appositi per due volte alla settimana, in modo da rimuovere le cellule morte e rendere la pelle più liscia e morbida.

Oyuna, scrub viso rigenerante 22,00 Euro. Skinfood, rice mask wash off 10,00 $. Biofficina Toscana, scrub viso ai frutti rossi 14, 79 Euro. Byothea, gel scrub esfoliante argan 20,00 Euro. My skin mentor DR.G, crystal deep peeling 28 ,00 $. Avene, gel esfoliante delicato 15,00 Euro

4: EQUILIBRARE CON UN TONER
Il tonico per il viso è un prodotto del quale pochi conoscono i reali benefici. Si tratta di lozioni pensate per equilibrare il pH della pelle, che favoriscono un aspetto sano e una corretta idratazione.

Whamisa, flowers toner deep rich 7,00 Euro. Kiehl’s, ultra facial toner 10,00 Euro. Benton,Aloe BHA skin toner 19,00 $. Son & Park, beauty water 30,00 $.Susanne Kaufmann, Tonic Clarifying 63,00 Euro. Pai Skincare, bioaffinity toner 38,00 Euro. Tata Harper Skincare, hydrating floral toner 70,00 Euro. Skin & Tonic, rose mist 20,00 Euro.

5: VIZIARE LA PELLE CON UN’ESSENZA
Le essenze solitamente non sono molto popolari, ma in Corea sono un vero must. Questi sieri hanno un forte potere idratante e stimolano il ricambio cellulare. Ideali da usare sul viso appena lavato, su cui è stato applicato un buon tonico

Glossier, the super pack 65,00 $. Cosrx, balancing essence 20,00 $. Missha, simple therapy essence lotion 16,00 $. Benton, fermentation essence 27,00 $. E nature, MINI Birch Juice Hydro Essence Skin 6, 30 Euro. Blithe, vital treatment essence 5 energy roots 49, 90 Euro.

 6: SCEGLIERE UN TRATTAMENTO SPECIFICO
Sieri, lozioni, ampoule e booster sono tutti trattamenti extra da aggiungere alla vostra beauty routine per curare ulteriormente la vostra pelle. Esistono moltissime varianti, dedicate a tutte le tipologie di pelle e tutti gli inestetismi che si vogliono combattere. Trovate ciò che vi si addice e includetelo nella vostra skincare.

Klairs, vitamin C serum 23,00 $. Missha, night repair ampoule 49,00 $. Hanskin, Hyaluron skin essence 46,00 $.Whamisa, mini organic flowers sebum treatment 6, 50 Euro. Shiseido, Bio – prformance super corrective serum 80, 00 Euro circa. Shiseido,Bio-performance glow revival serum 90 Euro circa.

7: DEDICARE 15 MINUTI AD UNA MASCHERA
Un altro step imperdibile è l’applicazione di una maschera in tessuto, che nutre in profondità e vi concede qualche attimo di relax. Questo passaggio non è d’obbligo tutti i giorni, una sola volta a settimana è sufficiente per ottenere ottimi risultati.

Bio:Végane, maschera in tessuto al cranberry 4, 99 Euro. Andalou Naturals, facial mask 5,0 0 $.  Manefit,sheet mask set 10,00 $. E Nature, bio sheet mask 20, 00 Euro.

8: CONCENTRARSI SUL CONTORNO OCCHI
La pelle vicino agli occhi è la più sottile e delicata del viso, per questo merita delle attenzioni speciali. Applicare ogni giorno una crema per il contorno occhi è fondamentale.

Shiseido, lift-dynamic eye treatment 70,00 Euro circa. Alkemilla, Elisir contorno occhi 13,50 Euro. Whamisa, organic flowers eye essence 39,99 Euro. Erborian, seve de bamboo eye matte 34,00 $.

9: IDRATARE AL MASSIMO
Anche l’irrinunciabile idratante esiste in molti formati e consistenze. Usarlo assicura una pelle rimpolpata, sana, liscia e morbida.

Shiseido, waso crema ultra idratante 45,00 da Sephora. Nature’s bio, crema viso idratante 21,00 Euro. L’Occitane, crema ultra idratante 28,00 Euro. Biofficina toscana 17,59 Euro. Bjobj, crema alla malva 16,00 Euro.

10: PROTEGGERSI DAL SOLE
Questo accorgimento non è un segreto coreano, ma è raccomandato da tutti i dermatologi. Il sole è una delle cause principali dell’invecchiamento precoce della pelle e responsabile di macchie e rughe. Stendere un velo di crema solare sul volto ogni volta che si deve stare all’aperto, anche per pochi minuti, è importantissimo per la nostra salute e per la nostra bellezza.

Missha, mild essence sunscreen 22,00 $. Tony Moly, multiuse sun oil 28,50 $. Laboratoires de biarritz, spray solare viso e corpo 21,90 Euro. Nature’s, crema solare viso e corpo 13,00 Euro circa.

 

 

PUNTO SETTE t mag

 

23  MARZO 2018

 

 

Punto Sette: 7 come i colori dell’arcobaleno, le note musicali, i giorni della settimana, i chackra. Un numero magico ed evocativo. Punto Sette è il nome di un nuovo brand pensato per chi ama linee essenziali ma non banali, una linea di t- shirt e felpe per le quali è riduttivo usare una definizione così generica. T Mag infatti, il connubio tra t- shirt e maglia, è l’innovativo concept per un capo immancabile in ogni armadio. I migliori tipi di cotone, rifiniture curatissime, grafiche concettuali, tagli geometrici e dettagli, ne fanno un prodotto che potremmo definire “sartoriale”. Ecco, si potrebbe coniare un nuovo neologismo per Punto sette: sarto-shirt contemporanee per un casual chic versatile, ricercato, sempre impeccabile e originale, un Made in Italy D.O.C.

 

 

DENIM superstar

29 MARZO  2018

 

  • GUCCI, GIANVITO ROSSI,  FAITH CONNEXION
  • SONIA RIKIEL, CHANEL, TOM FORD JEANS
  • MSGM,  MIU MIU,  PUGNALE
  • PENCE 1979, ROY ROGERS, KAOS
  • STELLA  MCCARTNEY,  ALEXANDER MCQUEEN
  • LOEWE,  G-STAR,  GOLDEN GOOSE BRAND DELUXE,  R 13
  • GUESS JEANS,  ASOS
  • PRADA, CALVIN KLEIN JEANS
  • VALENTINO, ZARA
  • CHRISTIAN DIOR,  ROGER VIVIER
  • FAITH CONNEXION,  VETEMENTS
  • SHAFT JEANS,  BAD DEAL
  • TOD' S,  DIADORA,  GOLDEN GOOSE DELUXE BRAND
  • VALENTINO,  J.W.ANDERSON,  DONDUP,  FRACOMINA
  • AMIRI,  COACH

 

G-STAR    ZARA    DIADORA    AMIRI

Gonne lunghe o corte, a balze, a tubino, worker pant o skinny, giubbini, giacche, bustier e tute, used, candeggiato, bucato o proposto in variazioni cromatiche, il jeans fa la parte del leone nella classifica dei trend della primavera estate 2018 dai capi spalla agli accessori.  

 

e ora PVC e vinile !

 

19  MARZO 2018

 

  • BURBERRY,  GIUSEPPE ZANOTTI
  • CHANEL
  • VALENTINO
  • ANTONIO MARRAS, GIANVITO ROSSI,  RTA
  • VETEMENTS, HERON PRESTON X OFF WHITE,  MSGM
  • YEEZY,  ELLERY
  • NICOPANDA,  ACNE STUDIOS,  BALENCIAGA
  • FENTY FOR PUMA,  PUMA
  • ZARA,  UNITED COLORS OF BENETTON
  • THE GIGI,  VIVIENNE WESTWOOD ANGLOMANIA - MELISSA BRIGHTON
  • JIMMY CHOO,  MARC JACOBS,  MANSUR GAVRIEL

 

 THE GIGI   RTA   MANSUR GAVRIEL

Vinile, PVC, nylon. Da questa primavera al prossimo inverno, uno dei protagonisti sulle passerelle di Londra, Milano e Parigi. Trench, giacche, abiti, cappelli, guanti, scarpe, borse. Plastica ovunque, da Chanel, a Prada, al più giovane dei designers, il materiale tanto discusso in questi nostri tempi di oceani soffocati da sacchetti e micro residui, esce dalla porta e rientra dalla finestra e diventa un must, dove le sperimentazioni non mancano, tra i cuissard trasparenti e supersexy di Chanel per la primavera e l’abito a frange di plastica fluo di Prada del prossimo inverno.

 

 

 

 

MIA PHOTO FAIR: foto d’arte a milano

 

9 MARZO 2018

 

  • ELLE DECOR - HOPPER, Giovanni Gastel
  • HUMANIMAL 2016 , Phil Van Duynen
  • Benno Graziani, Jackie Kennedynet les paparazzi,  Amalfi août 1962
  • Spicchi di Luna, ANTONELLA SACCONI
  • DOUBLEFACED, Sebastian Bieniek
  • Elena Helfrecht,The Seeds Of The Pas tAre Blossoming
  • fifty Dots, ASHIMOTO ©CesarOrdonez
  • FINNYCARS, 2018, Finanno Fenno
  • Gohar Dashti, HOME,2017
  • LA ISLA QUE APRENDE A VOLAR, 2016,  GABRIEL GUERRA BIANCHINI
  • Angelo Marinelli, Leaves of grass, 2017
  • JOY DE VIVRE, 2017,  letizia cariello
  • IMPERFECTIONS 1, 2016.2017, Regina Anzenberger
  • LOUISE BOURGEOIS, 1995 , Annie Leibovitz
  • Luca Izzo, Desformes, 2013
  • NEW YORK, 1979, Franco Fontana
  • UNTITLED, Bergamini, Cina, 2015
  • MORGAN, 2014, Tomeu
  • MUSEO GUATELLI, OZZANO TARO (PR) 2017, Silvia-Camporesi
  • NET, 2014,  Katie Kalkstein
  • TOKYO COMEDY, TATOO IN COLOUR,1997,  Nobuyoshi Araki
  • NO MAN S LAND, 2017, Stefan Badulescu
  • UNTITLED 2017, Andrea Boyer
  • THE SCREAM, YAKI YASKLOVSKI

 

 

Da oggi a Milano, un appuntamento imperdibile per gli appassionati di fotografia e immagini in movimento:  il Mia Photo Fair, un’occasione per vedere un  numero impressionante di opere, tra autori italiani e internazionali, da quelle dei grandi maestri che non hanno bisogno di presentazioni:  Elliot Erwitt, GabrieleBasilico ,LuigiGhirri, Sebastiao Salgado, Ferdinando Scianna, Giovanni Gastel, Alfa Castaldi, Margaret Bourke –White, Mimmo Jodice, Nan Goldin  per citarne qualcuno, a giovani artisti emergenti. L’offerta è davvero vastissima,  con 130 espositori, tra i quali 90 gallerie, di cui 37 provenienti da molti Paesi Europei e oltreoceano ( USA, Argentina, Singapore, Cina ) un numero raddoppiato rispetto all’edizione precedente, che dimostra come Milano continui a crescere sulla scena internazionale. Da segnalare la bella iniziativa della galleria Still Young di Milano, che offre sostegno ai giovani artisti tra i 18 e i 25 anni, operando anche come incubatore culturale. Presenti quattro focus fotografici sull’Ucraina, Cuba, Africa e Isole Baleari, con artisti provenienti dai rispettivi Paesi, e il ritorno di Graziella Vigo, da tempo assente dall’Italia, che espone con due progetti : “Portrait”, ritratti di personaggi famosi, e “Verdi on Stage “, foto scattate durante le rappresentazioni verdiane nei più grandi teatri del mondo a partire dalla Scala di Milano. Un programma particolarmente ricco di eventi quest’anno, con incontri su psicanalisi e collezionismo, che vede la partecipazione di docenti, ricercatori e critici,  focus sul fotogiornalismo, analisi di libri fotografici, approfondimenti della storia della fotografia,  interviste a coppie di collezionisti unite dall’amore e dalla passione per la fotografia.

Al The Mall,, Piazza Lina Bo Bardi, 1. Milano.  Dal 9 al 12 Marzo.

 

B news: SISLEY HAIR rituel

 

6  MARZO 2018

 

 

Una grande news per chi ha a cuore la cura e la bellezza dei capelli: Hair Rituel by Sisley. La grande maison del beauty aggiunge con questa nuova linea un altro fiore all’occhiello al brand che da 40 anni integra i migliori estratti vegetali alle formule al servizio della bellezza. Partendo dal principio che la composizione e il funzionamento delle cellule della pelle e del cuoio capelluto sono molto simili, ( i fattori che compromettono la salute e quindi la bellezza dei capelli come stress, inquinamento, stanchezza, e invecchiamento genetico sono gli stessi che aggrediscono la pelle ) Sisley ha esteso le competenze del suo know- how su prodotti che vanno dagli shampoo ai trattamenti con la filosofia che la caratterizza: attenzione alla cura e alla prevenzione. Bisogna partire dalla radice per risolvere i problemi, e cioè dal cuoio capelluto, che è irrigato dai vasi sanguigni che forniscono il nutrimento necessario alla crescita, alla protezione e a alla brillantezza ed elasticità dei capelli, quindi mantenere l’equilibrio ottimale del cuoio capelluto è fondamentale per il buon funzionamento dei follicoli piliferi.
C’è poi la fibra capillare, la parte visibile del capello, quella esposta alle aggressioni esterne, che, come la pelle, è composta dalla cheratina, responsabile di resistenza ed elasticità, va da sé, che una fibra nutrita e protetta è uno degli elementi necessari per la brillantezza del capello.
La ricerca di Sisley, da sempre basata sulla complementarietà dei principi attivi che costituiscono gli elementi curativi delle creme e dei trattamenti di bellezza, offre 6 prodotti formulati con potenti concentrati di estratti di origine vegetale e oli essenziali, minerali, vitamine e proteine che dinamizzano il bulbo e ristrutturano la fibra capillare : UN COMPLESSO VITALIZZANTE FORTIFICANTE ( Zinco, Rame, Magnesio, Vitamina B6, Pro- vitamina B5, derivato di Vitamina E ) e Arginina ( un aminoacido che fa parte dei 20 principali aminoacidi naturali che costituiscono le proteine, tra cui la cheratina ) per favorire la vitalità dei capelli. Proteine di Riso e un Peptide Vitaminizzato per CONTRASTARE LA CADUTA DEI CAPELLI e PER L’ISPESSIMENTO della fibra capillare. Estratto di semi di Lino e Piccolo Farro per proteggere il colore naturale dei capelli, e poi ancora Alfa – Bisabololo, un lenitivo di origine naturale, ed estratto di Salvia.
E ancora per ripristinare la fibra capillare in profondità. Proteine del Cotone e un principio attivo simile alle Ceramides, infine il compito dei nutrire erivitalizzare affidato a Karité, Macadamia, Cannella, Nocciola, Moringa, Semi di Cotone e Frutto della Passione.
Ed ecco i prodotti del rituale di bellezza e cura dei capelli :
Soin Lavant Revitalizant Volumateur per aumentare il volume dalle radici alle punte , o la versione Disciplinant per domare i capelli più lucidi e lisci che a contatto con l’acqua si trasformano in una schiuma morbida e cremosa.
Crème Démelante Restructurante per districare nodi senza spezzarli e renderli morbidi come il velluto, mentre per un’azione più intensa, la maschera Masque Soin Régenérant ai quattro oli vegetali è un autentico S.O.S per riparare e rigenerare, ammorbidire.

 

 

I trattamenti: Le Sérum Revitalisant Fortifiant per il cuoio capelluto, che frena la caduta dei capelli e li rende più forti e spessi si applica riga per riga sui capelli asciutti o umidi e in particolare sulle zone più colpite. E’ una cura intensiva da fare ogni 2 giorni per un mese, poi come mantenimento 2 volte la settimana per 2 mesi.
Huile Précieuse Cheveux, chiude in bellezza : un vero trattamento di bellezza profumato per capelli lucenti.

 

 

movie: LADY BIRD

 

2  MARZO 2018

 

 

 

Christine odia Sacramento e sogna New York. Odia la routine provinciale del  Midwest della California, dove si sente prigioniera, non vede l’ora di finire la scuola cattolica che è obbligata a frequentare,( scelta tra mille sacrifici, dalla madre per evitare la pericolosità di quella pubblica ) è insoddisfatta di amicizie che non sono all’altezza delle sue aspirazioni, delle prime deludenti relazioni sentimentali ed ha un difficile rapporto con la madre. E odia il suo nome, così convenzionale. Lady Bird è il nome d’arte che si sceglie per prendere le distanze dall’opaca vita che rifiuta, e che rappresenta  la ricerca di un altro sé, l’aspirazione a esprimere la vera se stessa che sente non coincidere con la Christine del mondo in cui vive,  la voglia e la determinazione di volare lontano da quel territorio socio-culturale che le sta troppo stretto per vivere i suoi sogni di grandezza, cultura e indipendenza, per fuggire dalle ristrettezze e andare a studiare in una prestigiosa università della grande mela, nella metropoli più ambita d’America. Il padre, disoccupato in crisi per aver perso il lavoro, la asseconda nella lotta per affermare le proprie scelte, mentre la madre, infermiera, è preoccupata per il suo futuro, e cercando di convincerla a studiare in un college più vicino, scatena, ovviamente, con le sue attenzioni iper protettive, un contraddittorio rapporto di amore-odio. che  è il centro nevralgico ed emotivo del film. Detta così, sembrerebbe di trovarsi di fronte all’ennesimo film su un coming of age dal sapore trito e ritrito, invece Greta Gerwig, al suo debutto da regista, ne fa un film generazionale e universale capace di comunicare oltre le barriere culturali, ribaltando gli stereotipi senza retorica e sentimentalismi di contorno, con una scrittura pulita che rischia spesso di perdere la visceralità di certe passioni con un punto di vista femminile, una versione nuova e dissacrante del lessico del coming of age. 

 

MGP

 

 

aperte le iscrizioni al FFFM

 

27 FEBBRAIO 2018

 

 

Hai un fashion film nel cassetto ? E’ tempo di tirarlo fuori e di iscriverti alla quinta edizione di FASHION FILM FESTIVAL MILANO, uno dei più autorevoli fashion film festival al mondo. Giurie internazionali composte da registi, curatori d’arte, editor in chief, direttori creativi, fotografi, top model, attori, e personalità del fashion tra le più titolate, valuteranno i finalisti selezionati tra tutti gli iscritti  al contest internazionale che si svolge nel cuore della fashion week di settembre, una tre giorni di talks, proiezioni e molto altro. Inutile dire che è uno degli eventi più importanti della settimana, seguito sul web da decine di migliaia di followers, che hanno la possibilità di votare online. Più di 800 gli articoli scritti sul Festival. Da ora fino al 15 maggio tutti i marchi di moda, i designer, i registi, le testate editoriali e le case di produzione nazionali e internazionali possono iscrivere gratuitamente il proprio fashion film sul sito ufficiale del Festival.
Come ogni anno le categorie del concorso saranno: Best Documentary, Best Experimental Fashion Film, Best New Designer or Brand, Best New Director, Best New Italian Fashion Film, Best New Fashion Film, Best Fashion Film, Best Director, Best Photography, Best Editing, Best Music e Best Production.
Un invito particolare è dedicato ai rappresentanti della moda sostenibile: verrà dedicata una nuova categoria, la “Best Green Fashion Film” al miglior fashion film che rappresenti una realtà sostenibile nel panorama internazionale. È inoltre confermato il progetto #FFFMILANOFORWOMEN che sarà nuovamente il file rouge di questa edizione, volto a valorizzare il talento femminile declinato nei settori moda, cinema e arte. La precedente edizione ha visto più di 700 film ricevuti, 50 paesi coinvolti, 7 giurati (Eva Riccobono, Carlo Capasa, Sølve Sundsbø, Maria Luisa Frisa, Ilaria Bonacossa, Jim Nelson, Federico Pepe) e più di seimila spettatori.
La quinta sarà un’edizione dinamica, ricca di appuntamenti prima, dopo e durante il Festival, che si riconferma come incubatore di talenti e istituzione nel panorama della moda internazionale. Un punto d’incontro culturale che ha visto radunati, nelle varie edizioni, i più importanti nomi della moda, del cinema e dell’arte internazionale come Luca Guadagnino, Andrea Lissoni, Rankin, Bruno Aveillan, Olivier Zahm, Tim Blanks, Claudia Llosa, Michelangelo Di Battista, Lisa Immordino Vreeland, Claudia Donaldson e tanti altri.

 

 

le mille anime di MONCLER GENIUS

 

23 FEBBRAIO 2018

 

  • MONCLER PIERPAOLO PICCIOLI
  • MONCLER PIERPAOLO PICCIOLI
  • MONCLER CRAIG GREEN
  • MONCLER SIMONE ROCHA
  • MONCLER FRAGMENT HIROSHI FUJIWARA
  • MONCLER GRENOBLE
  • MONCLER GRENOBLE
  • MONCLER NOIR KEI NINOMIYA
  • MONCLER 1952
  • MONCLER PALM ANGELS

 

 

Genius è il nuovo progetto di Moncler che racchiude in un unico hub 8 capsule collection, diverse tra loro, per concetto e stili, in una rilettura che spazia tra avanguardia, romanticismo, ispirazioni vintage, dinamismo, colore. Le 8 collezioni, presentate tre fa, inaugurando la settimana della moda con uno show sorprendente, rappresentano le molteplici anime di Moncler e una filosofia che apre il nuovo corso dell’iconico brand che ridefinisce l’dentità,e ne moltiplica la creatività superando la stagionalità con singole capsule collection che verranno proposte ogni mese. Una sfida creativa stimolante quindi, raccolta dagli stilisti Pierpaolo Piccioli, con le sue creazioni pure, eleganti e altere, quasi dei monoliti, Simone Rocha, con suo il neoromanticismo delicato ma pragmatico,e Noir Kei Ninomiya, con il piumino-maglia e capi a struttura geometrica/modulare, Craig Green con le sue sperimentazioni avanguardiste proiettate nel futuro, Hiroshi Fujiwara con Fragment rafforza invece il cult status di Moncler rinnovandone la storicità. Palm Angels parla la lingua dello street style virale, la collezione Grenoble è un inedito mix di stampe e tessuti dalla vaga ispirazione vintage e capi iper performanti per la montagna, mentre Moncler 1952, reinterpreta con colori pop e macro logo a contrasto i modelli che hanno fatto del brand un’icona, nata 65 anni fa, e più che mai lanciata nella contemporaneità del nostro velocissimo oggi e che abbraccia con questo progetto, l’unicità di ogni consumatore.

 

Qui la video intervista di Repubblica a Remo Ruffini, presidente di Moncler

 

 

MOSTRE: italiana. L’Italia vista dalla moda

22 FEBBRAIO 2018

 

F

Ph. Fabrizio Ferri per Vogue Italia. Courtesy Archivio Condè Nast Italia.

 

Trent’anni di storia della moda italiana raccontati attraverso quel movimento sinergico che scuote i grandi cambiamenti e si rispecchia nella cultura, estesa in tutte le sue forme. Si inaugura oggi, nel cuore della fashion week milanese, al Palazzo Reale di Milano, ITALIANA. L’ITALIA VISTA DALLA MODA.1971 – 2001. Non solo abiti e accessori, ma oggetti, personaggi, commistioni culturali, politiche, artistiche. Movimenti che hanno influenzato la moda e che ne sono stati influenzati. Creatività e nuove scuole di pensiero, innovazione e diversificazione, un grande lavoro su immagine e sperimentazione creato anche da fotografi come Oliviero Toscani, Paolo Roversi, Alfa Castaldi, e icone della moda, da Armani a Romeo Gigli. Comunicazione e marketing si sono poi aggiunti alla creatività supportando la crescita esponenziale di un fenomeno che ha fatto un pezzo dela storia del nostro Paese. La mostra segue un ordine tematico: Identità, Democrazia, In forma di logo, Diorama, Project Room, Bazaar, Postproduzione, Glocal, L’Italia degli oggetti. Il periodo storico va dal 1971 al 2001, cioè dalla nascita del pret a porter all’anno in cui la moda italiana diventa internazionale. 

Dal  22 Febbraio al 6 Maggio 2018. Palazzo Reale, Milano. Piazza Duomo 12.

 

http://www.cameramoda.it/it/italiana/ 

VALENTINE’S day

 

14  FEBBRAIO 2018

PH. Astrid Sterner

 

Dal celebre bacio di “Via col vento”,  alla pista d’aeroporto di  “Casablanca”, alla piattaforma del “Titanic”, il cinema, come la letteratura, l’arte, la musica, ha alimentato e raccontato passioni e mitologia del sentimento più discusso, dalle coppie storiche:  Antonio e Cleopatra, Bonaparte e Josephine De Beauharnais, Edward VIII e Wallis Simpson, alla letteratura: John Keats e Fanny Brawne, Arthur Rimbaud e Paul Verlaine, Sartre e Simone De Beauvoir, Sibilla Aleramo e Dino Campana e la splendida storia di Shakespeare, Romeo and Juliet, al cinema: Brigitte Bardot e Roger Vadim, Richard Burton ed Elisabeth Taylor, Paul Newmann e Joanne Woodward, Katharine Hepburn e Spencer Tracy, all’arte:  Rodin e Camille Clodel, Monet e Camille Leonie Doncieux, Frida Kahlo e Diego Rivera, alla musica: Jonny Cash e June Carter, Lou Reed e Laurie Anderson, John Lennon e Yoko Ono. Solo per fare qualche fulgido esempio. Amori mitici che hanno sfidato la storia, resistito al tempo, navigato nella tempesta; teneri o passionali, saldi esempi di continuità o veloci come meteore, consumati da crudeli destini. Consegnato alla storia, vissuto in clandestinità o nella realtà di un’ eroica quotidianità, comunque, l’Amore si merita una maiuscola.

 

  • PATTY SMITH E ROBERT MAPPLETHORPE  by norman seeff
  • john lennon E yoko ono by annie liebovitz
  • JONNY CASH E JUNE CARTER
  • Frida Kahlo E Diego Rivera  by Nickolas Muray
  • Laurie Anderson E Lou Reed by Guido Harari

 

Amore. Un termine con il quale ogni essere vivente deve fare conti che spesso non tornano, ma che è innegabilmente indispensabile ad un ‘idea di felicità radicata nel nostro immaginario e in un’anima che anela al sogno immortale della gemella. All’amore si dedica un giorno all’anno sul calendario, ma ogni secondo del nostro tempo ne è segnato. Amore non è “solo” quello stordimento impossibile da definire che rende pazzi di gioia o di disperazione, quella sensazione di completamento e di pace che illumina gli occhi di ogni coppia felice, è anche  il motore e il senso della vita, la spinta dell’umanità alla ricerca del tutto. L’amore è universale. E’ Gandhi, è Madre Teresa di Calcutta, è Martin Luther King, sono  centinaia di migliaia di donne e uomini che hanno dato se stessi per una causa chiamata umanità. Amore è  il seme più prezioso e nobile del genere umano e non solo umano, sta a noi farlo germogliare e renderlo invincibile.

 

 

Il cult movie del 1996 ROMEO + JULIET, dal capolavoro di Shakespeare, in chiave postmoderna diretto da Baz Luhmann. Uno dei film che bisogna avere visto nella vita.

 

 

in mostra: ARTICO. ultima frontiera

31 GENNAIO 2018

 

  • Paolo Solari Bozzi© - Tiniteqilaaq, Groenlandia 2016
  • Ragnar Axelsson© - Nenets, Siberia, 2016
  • Paolo Solari Bozzi© - Sermilik Fjord, Groenlandia 2016
  • Ragnar Axelsson© - Thule, Mikide sull'Inglefield Fjord, Groenlandia, 1999
  • Paolo Solari Bozzi© - Ammassalik Island, Groenlandia, 2016
  • Carsten Egevang© - Scoresbysund, Groenlandia, 2012
  • Carsten Egevang© - Thule, Groenlandia3, 2013
  • Ragnar Axelsson© - Islanda, 1995
  • Carsten Egevang© - Thule, Groenlandia, 2014

 

 

LA DIFESA DI UNO DEGLI ULTIMI AMBIENTI NATURALI  non ancora sfruttati dall’uomo, il pericolo incombente del riscaldamento globale, la sensibilizzazione verso i temi della sostenibilità ambientale e del cambiamento climatico, la dialettica tra natura e civiltà. Sono questi gli argomenti attorno a cui ruota la mostra ARTICO.ULTIMA FRONTIERA in programma dall’8 febbraio al 25 marzo 2018 alla Triennale di Milano. L’esposizione, curata da Denis Curti e Marina Aliverti, presenta circa 60 immagini, rigorosamente in bianco e nero e di grande formato, di tre maestri della fotografia di reportage: Ragnar Axelsson Carsten Egevang e Paolo Solari Bozzi. E’ un’indagine approfondita, attraverso tre angolazioni diverse, su un’ampia regione del Pianeta che comprende la Groenlandia, la Siberia e l’Islanda, e sulla vita della popolazione Inuit, 150.000 individui, costretti ad affrontare le difficoltà di un ambiente ostile.
“In queste immagini – afferma Denis Curti – l’imminenza del riscaldamento globale si fa urgenza, mentre si apre un confronto doloroso in cui l’uomo e le sue opere vengono inghiottiti dall’immensa potenza della natura. Bellezza e avversità sono i concetti su cui si fonda questo progetto, con una mostra che intende riportare l’attenzione sui paesaggi naturali e le tematiche ambientali dei nostri giorni”. La lotta con le difficoltà dell’ambiente, il passaggio, lento ma inesorabile, dallo stile di vita di una cultura millenaria a quella della civilizzazione contemporanea, a cui si aggiunge il drammatico scenario del cambiamento climatico, figlio del surriscaldamento ambientale: sono questi i punti su cui s’incentrano le esplorazioni dei tre fotografi.
Le popolazioni Inuit sono al centro della ricerca di Ragnar Axelsson che, fin dai primi anni Ottanta, ha viaggiato fino ai confini del mondo abitato per documentare e condividere le vite dei cacciatori nell’estremo nord della Groenlandia, degli agricoltori e dei pescatori della regione dell’Atlantico del nord e degli indigeni della Siberia e racconta di villaggi ormai scomparsi, di intere comunità ridotte a due soli anziani che resistono in una grande casa scaldando una sola stanza; racconta di mestieri che nessuno fa più e di uomini che lottano per la sopravvivenza quotidiana. Ma dalle foto di Axelsson emerge soprattutto l’umanità che ha incontrato sulle lunghe piste delle regioni artiche.
Carsten Egevang, partendo da una formazione accademica in biologia che lo ha portato dal 2002 al 2008 a vivere in Groenlandia e a studiare la fauna ovipara della regione artica, ha saputo documentare la natura selvaggia e la tradizionale vita delle popolazioni Inuit.
Paolo Solari Bozzi presenta un progetto inedito, frutto del suo viaggio, tra febbraio e aprile 2016, sulla costa orientale della Groenlandia, nel quale ha visitato i pochi villaggi, riportando la quotidianità di una popolazione che ha scelto di vivere in un ambiente difficile.
Accanto alle potenti immagini di una natura sofferente e affascinante, TRE DOCUMENTARI arricchiscono la narrazione delle regioni del Nord: SILA and the Gatekeepers of the Arctic, realizzato dalla regista e fotografa svizzera Corina Gamma; Chasing Ice, diretto dal fotografo e film-maker americano James Balog; The Last Ice Hunters, dei registi sloveni Jure Breceljnik e Rožle Bregar.
La terza componente di ARTICO. ULTIMA FRONTIERA  consiste in UNA GIORNATA DI SUMMIT SUL CAMBIAMENTO CLIMATICO,CHE SI TERRA’ IN TRIENNALE IL 27 FEBBRAIO 2018 . Saranno presenti scienziati, professori, imprenditori e politici per riferire sulle tematiche ambientali viste da diverse angolazioni. Una delle rare occasioni di dibattito su questi temi così attuali.

ARTICO. ULTIMA FRONTIERA
Fotografie di Ragnar Axelsson / Carsten Egevang / Paolo Solari Bozzi
a cura di Denis Curti e Marina Aliverti
8 febbraio – 25 marzo 2018 Triennale di Milano Viale Alemagna 6 20121 Milano?T. +39 02 724341 www,triennale.org
Ingresso libero.

 

 

FRIDA KAHLO al mudec di milano

 

30 GENNAIO 2018

 

  • Kahlo Frida Titolo: Diego nella mia mente Anno: 1943 Tecnica: Olio su masonite Dim SC: 76 x 61 cms. Dim CC: 97 x 81 x 8 cms. Prestatore: The Jacques and Natasha Gelman Collection of 20th Century Mexican Art and The Vergel Foundation. Crediti: © Gerardo Suter © Banco de México Diego Rivera Frida Kahlo Museums Trust, México, D.F. by SIAE 2018
  • Frida Kahlo Titolo: Natura morta con pappagallo e frutta Anno: 1951 Tecnica: Painting Dim: SC: 25,7 x 28,2 cm Prestatore e Crediti: Nickolas Muray Collection of Mexican Art, Harry Ransom Center. The University of Texas at Austin © Banco de México Diego Rivera Frida Kahlo Museums Trust, Mexico, D.F. by SIAE 2018
  • Frida Kahlo Titolo: La colonna spezzata Anno: 1944 Tecnica: olio su tela Dim SC: 39.8 x 30.5 cm Prestatore: Museo Dolores Olmedo Crediti: © Foto Erik Meza / Xavier Otaola - © Archivo Museo Dolores Olmedo © Banco de México Diego Rivera Frida Kahlo Museums Trust, México, D.F. by SIAE 2018
  • Frida Kahlo Titolo: Autoritratto Anno: 1940 Tecnica: olio su alluminio Dim SC: 63,5 x 49,5 cm Prestatore: Harry Ransom Center - The University of Texas, Austin Credito: © Banco de México Diego Rivera Frida Kahlo Museums Trust, México, D.F. by SIAE 2018
  • Kahlo Frida Bimba tehuacana, Lucha María (Sole e luna) Anno: 1942 Tecnica: oil on masonite Dim SC: 85,6 x 43,3 cm Dim CC: 85,6 x 43,3 x 6 cm Prestatore: Juan Antonio Péréz Simon Crediti: © Rafael Doniz © Banco de México Diego Rivera Frida Kahlo Museums Trust, México, D.F. by SIAE 2018
  • Kahlo Frida Titolo: L’amoroso abbraccio dell’Universo, la Terra (Messico), Diego, io e il Signor Xólotl Anno: 1949 Tecnica: Olio su masonite Dim SC: 70 x 60.5 cms Dim CC: 79 x 69 x 6.5 Prestatore: The Jacques and Natasha Gelman Collection of 20th Century Mexican Art and The Vergel Foundation. Crediti: © Gerardo Suter © Banco de México Diego Rivera Frida Kahlo Museums Trust, México, D.F. by SIAE 2018
  • FRIDA E DIEGO RIVERA
  • Kahlo Frida Titolo: Natura morta (Sole di Samuel Fastlicht) Anno: 1951 Tecnica: olio su masonite Dim SC: 28.6 x 35.9 cm Dim CC: 53 x 61 x 3.5 cm Prestatore: Galeria Arvil – USA CREDITI: © Banco de México Diego Rivera Frida Kahlo Museums Trust, México, D.F. by SIAE 2018
  • Frida Kahlo Titolo: Autoritratto con scimmietta Anno: 1945 Tecnica: olio su masonite Dim SC: 56 x 41,5 cm Prestatore: Museo Dolores Olmedo Crediti: © Foto Erik Meza / Xavier Otaola - © Archivo Museo Dolores Olmedo ©Banco de México Diego Rivera Frida Kahlo Museums Trust, México, D.F. by SIAE 2018
  • FRIDA, LEV TROTSKIJ E LA MOGLIE NATALIA
  • Kahlo Frida Titolo: Henry Ford Hospital Anno: 1932 Tecnica: olio su metallo Dim SC: 31 x 38.5 Dim CC: 55,5x63,5x8,2 cm Prestatore: Museo Dolores Olmedo Crediti: © Foto Erik Meza / Xavier Otaola - © Archivo Museo Dolores Olmedo © Banco de México Diego Rivera Frida Kahlo Museums Trust, México, D.F. by SIAE 2018
  • Frida Kahlo Titolo: Il suicidio di Dorothy Hale Anno: 1938-39 Tecnica: olio su masonite, con cornice dipinta Dim: cm 59,7 x 49,5 cm Prestatore: Phoenix Art Museum Inv. N. 1960.20, Gift of an anonymous donor Crediti: Collection of Phoenix Art Museum © Banco de México Diego Rivera Frida Kahlo Museums Trust, Mexico, D.F. by SIAE 2018
  • FRIDA E DIEGO RIVERA

 

La grande mostra- evento su Frida Khalo, l’artista messicana più famosa e acclamata al mondo, una delle icone del nostro tempo, sta per arrivare al MUDEC Museo delle Culture di Milano “FRIDA KAHLO.OLTRE IL MITO” è un progetto espositivo frutto di SEI ANNI DI STUDI E RICERCHE, che si propone di delineare una nuova chiave di lettura attorno alla figura dell’artista, evitando ricostruzioni forzate, interpretazioni sistematiche o letture biografiche troppo comode, e con la registrazione di INEDITI E SORPRENDENTI MATERIALI D’ARCHIVIO. La mostra riunirà in un’unica sede espositiva PER LA PRIMA VOLTA IN ITALIA e dopo quindici anni dall’ultima volta TUTTE LE OPERE  PROVENIENTI DAL MUSEO DOLORES OLMEDO di Città del Messico E DALLA JAQUES AND  e NATASHA GELMAN COLLECTION, le due più importanti e ampie collezioni di Frida Kahlo al mondo, e con la partecipazione di autorevoli musei internazionali che presteranno alcuni dei CAPOLAVORI dell’artista messicana MAI VISTI NEL NOSTRO PAESE (tra i quali, il Phoenix Art Museum, il Madison Museum of Contemporary Art e la Buffalo Albright-Knox Art Gallery).
 “Per quanto possa sembrare paradossale, è proprio il gran numero di eventi espositivi dedicati a Frida Kahlo che ha portato ad ideare questo nuovo progetto”, spiega il curatore della mostra, Diego Sileo, “perché – contrariamente a quanto appare – la leggenda che si è creata attorno alla vita dell’artista è spesso servita solo ad offuscare l’effettiva conoscenza della sua poetica.” Fino ad oggi la maggior parte delle mostre su Frida Kahlo si sono limitate ad analizzare, con una certa morbosità, i suoi oscuri traumi familiari, la sua tormentata relazione con Diego Rivera, il suo desiderio frustrato di essere madre, e la sua tragica lotta contro la malattia. “Nel migliore dei casi la sua pittura è stata interpretata come un semplice riflesso delle sue vicissitudini personali o, nell’ambito di una sorta di psicoanalisi amatoriale, come un sintomo dei suoi conflitti e disequilibri interni. L’opera si è vista quindi radicalmente rimpiazzata dalla vita e l’artista irrimediabilmente ingoiata dal mito.”
La mostra intende andare oltre la visione semplicistica della relazione tra la vita e l’opera dell’artista messicana, dimostrando che per un’analisi seria e approfondita della sua poetica è necessario spingersi al di là degli angusti limiti di una biografia e andare oltre quel mito consolidato e alimentato dalle mode degli ultimi decenni. La mostra evidenzierà come Frida Kahlo nasconda ancora molti segreti e racconterà, attraverso FONTI E DOCUMENTI INEDITI SVELATI NEL 2007 DALL’ARCHIVIO RITROVATO DI CASA AZUL (dimora dell’artista a Città del Messico), E DA ALTRI IMPORTANTI ARCHIVI QUI PRESENTI PER LA PRIMA VOLTA CON MATERIALI SORPRENDENTI E RIVOLUZIONARI  (archivio di Isolda Kahlo, archivio di Miguel N. Lira, archivio di Alejandro Gomez Arias) – nuove chiavi di lettura della sua produzione.
Dalle indagini realizzate in Messico in prima persona dal curatore sono emersi alcuni temi e tematiche principali – come l’espressione della sofferenza vitale, la ricerca cosciente dell’Io, l’affermazione della “messicanità”, la sua leggendaria forma di resilienza – che permetteranno ai visitatori di percepire la coerenza profonda che esiste, molto più in là delle sue apparenti contraddizioni, nell’opera di Frida Kahlo. Gli stessi temi si rifletteranno nel progetto d’allestimento della mostra, che si svilupperà – secondo un CRITERIO ANALITICO DELLE OPERE-  attraverso quattro sezioni: DONNA ,TERRA, POLITICA E DOLORE

Promossa dal Comune di Milano-Cultura e da 24 ORE Cultura-Gruppo 24 ORE, che ne è anche il produttore, e curata da Diego Sileo, Frida Kahlo. Oltre il mito porterà in Italia PIU’ DI CENTO OPERE tra dipinti (una cinquantina), disegni e fotografie.

MUDEC – Museo delle Culture di Milano (Via Tortona, 56)
Dal 1 febbraio al 3 giugno 2018.

 

 

 

 

chiamami con il tuo nome

 

25 GENNAIO 2018

 

A un anno dalla presentazione a Berlino, candidato con 4 nomination agli Oscar, tra cui miglior film, è da oggi nelle sale “ Chiamami col tuo nome “ di Luca Guadagnino. Bel film, esteticamente impeccabiile, racconta con uno stile un po’affettato, della passione che irrompe nella vita di un diciassettenne all’interno di una famiglia alto borghese, impegnata a passare il tempo tra saggi e poesie, musica classica, e qualche dissertazione politica. In questo piccolo mondo un po’decadente e francamente insopportabile, che ci ricorda le atmosfere viscontian – bertolucciane ( Io ballo da sola ) di una borghesia affacciata sul nulla alle prese con quell’autocompiacimento che la lascia fuori dalla partita per stare alla finestra, compare Oliver, uno studente che sta lavorando al dottorato con il padre di Elio, docente universitario. L’amore che sboccia tra Oliver ed Elio sconvolge il mondo mollemente adagiato degli antipatici personaggi del film, e riscatta un’atmosfera fasulla e un po’ fastidiosa, mettendo in scena con sapienza e delicatezza, passione e sentimenti, veri , sul tema universale dell’amore, con i suoi patimenti e il suo carico di dolore. Chiude la storia  un monologo del padre di Elio, fino a quel momento personaggio a dire poco superfluo, che per toni e sincerità, vale il film intero.

 

MGP

parigi FW uomo 2018/19

 

22 GENNAIO 2018

  • MAISON MARGIELA
  • LOEWE
  • COMME DES GARCON SHIRT
  • JIL SANDER
  • DIOR HOMME
  • LINDER -  JULIEN DAVID
  • ACNE STUDIOS
  • FAITH CONNEXION
  • ANN DEMEULEMEESTER
  • WALTER VAN BEIRENDONCK -  COMME DES GARCON - BORIS BIDJAN
  • YOHJI YAMAMOTO
  • LOUIS VUITTON
  • SACAI
  • ALEXANDER MCQUEEN
  • RICK OWENS
  • BALMAIN

 

 

Conclusi anche i cinque intenssissimi giorni della Paris Fashion Week collezioni uomo autunno Inverno 2018/19, pieni di eventi, presentazioni e sfilate, e  giornalisti, buyer e fashionisti di tutto il mondo svuotano le città della moda fino al prossimo, molto prossimo, appuntamento con le collezioni donna, in febbraio. Come sempre abbiamo visto di tutto, difficile dunque dare indicazioni da guru su quello che fa tendenza, meglio segnalare le collezioni che ci sono piaciute di più, tenendo conto di stili e target diversi, di diverse e sempre interessanti interpretazioni di uno stile contemporaneo che non si affida più a dictact, ma asseconda e / o esalta la personalità, questa sì, l’unica tendenza, lo si vede anche dai look ostentati dal popolo della moda, capofila gli “influencer”, dove la regola è stupire mixando stili diversi e opposti.

 ..

comme des garçons / basquiat

 

22 GENNAIO 2018

 

Presentata qualche giorno fa a Parigi, alle sfilate autunno inverno 2018 / 19 uomo, una capsule d’autore. Sono otto camicie con opere di  Jean Michel Basquiat  che fanno parte della collezione di Rei Kawakubo per Comme des Garcons Shirt. I soggetti sono stati approvati dalla Jean Michel Basquiat Estate e applicati direttamete sulle magliette come se fossero incorniciati come quadri e circondati  da motivi grafici disegnati dalla stessa Kawakubo.

 

milano FW uomo 2018/19

 

17 GENNAIO 2018

 

  • ETRO
  • MIAORAN
  • BIG UNCLE
  • MOSCHINO
  • N 21
  • PALM ANGELS
  • PRADA
  • MARNI
  • SUNNEI
  • TAKAHIROMIYASHITA THE SOLOIST
  • UNDERCOVER
  • UNDERCOVER

 

Tra le tante ( belle, per carità ) rivisitazioni di quanto abbiamo già visto negli anni trascorsi, la tre giorni della moda maschile a Milano, ci ha proposto i bei tessuti di Etro, con il suo uomo etno-chic che non passa mai di moda, un trasgressivo Moschino sadomaso style, N° 21, con il suo reinterpretato studente political correct, Palm Angels, che si fa portabandiera dei millenials divisi tra il rock e il pop. Miuccia Prada, coerente al suo stile e sempre geniale, mescola a una maggioranza di capi neri, realizzati con il tessuto icona della maison, ( un tipo di nylon a trama fitta che è stato utilizzato la prima volta nel 1984 e che ha caratterizzato le celebri e mai superate borse ) stampe e check. Scoiattoli tra lo scozzese del completo giacca e pantaloni di lana, con cravattona d’antan tra il colletto a punte lunghe, lepri che si arrampicano sui quadri della giacca a vento patchwork, elicotteri come fumetti stampati tra i fiorellini della camicia con le maniche troppo lunghe dai polsini giganti e vecchie sedie e poltrone fumettose dall’aria polverosa sul cappotto di ottimo taglio di Marni. Una collezione che sembra un invito ad evadere in un mondo a parte, un paese delle meraviglie, lontano dai nostri ritmi infernali e dalle notizie catastrofiche di un mondo troppo spesso lontano dalla poesia. Sunnei è una ventata di freschezza, come l’esordiente Miaoran, mentre i due giapponesi Jun Takahashi  e Takahiro Miyashita, designers di Undercover e The Soloist, non sbagliano nemmeno questa stagione, e si confermano tra i nuovi talenti più interessanti.