LOCARNO festival 2018

 

29 LUGLIO 2018

 

  • BLAZE  -  ETHAN HAWKE
  • GANGBYUN HOTEL  -  HONG SANG-SOO
  • BLACKKLANSMAN  -  SPIKE LEE
  • I FEEL GOOD  -  BENOIT DELEPINE E GUSTAVE KERVEN
  • DIANE  -  KENT JONES
  • LA FLOR  -  MARIANO LLINAS
  • L OSPITE  -  DUCCIO CHIARINI
  • THE EQUALIZER  -  ANTOINE FUQUA
  • SEDUCAO DA CARNE  -  JULIAN BRESSANE
  • MENOCCHIO  .  ALBERTO FASULO
  • PAJAROS DE VERANO  -  CIRO GUERRA E CRISTINA GALLEGO

 

L’appuntamento al Locarno Festival è dal 1 all’11 agosto. Una chicca, e chi ama il cinema lo sa. Qui si trovano film d’autore, sperimentazione, titoli internazionali, dibattiti, retrospettive, eventi speciali, molta attenzione per i giovani registi e perfino una sezione dedicata ad un pubblico che va dall’infanzia all’adolescenza. Il tutto in un clima friendly e partecipativo, con sezioni ed eventi dislocati intorno alla Piazza Grande, luogo icona del Festival e suggestiva “sala di proiezione “ principale. Una vera festa del cinema, in un clima disteso, quasi vacanziero, ma non per questo meno prestigioso degli altri due grandi festival europei di Venezia e Cannes.
Il fil rouge che attraversa la 71esima edizione del Festival è l’umanesimo. Il direttore artistico Carlo Chatrian:
“Mettere al centro del programma l’uomo può apparire scontato; tuttavia mi pare che mai come in quest’epoca le persone abbiano paura di guardare in faccia al prossimo. Si preferisce abbassare lo sguardo, farlo cadere su un piccolo monitor che non ci abbandona mai e che, come una coperta di Linus, ci copre il volto. Allora lo schermo del cinema, così grande da non poter essere evitato, acquista un nuovo ruolo. Il cinema, quella sala dove la dimensione collettiva è imprescindibile, diventa il luogo in cui il volto del prossimo ci guarda. E ci pone domande che non sono più eludibili. L’idea di rivendicare l’importanza e la dignità dell’uomo, di affermare – come fanno le gocce che pitturano il manifesto di quest’anno – che ogni uomo è unico, prezioso e insostituibile, è rilanciata da una celebrazione che Locarno ha deciso di accogliere: i settant’anni della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, organizzata in collaborazione con le Nazioni Unite. Pensare che il Festival abbia la stessa età di questa “carta”, così semplice ed essenziale, stimola e inorgoglisce.
Il Locarno Festival è diventato, anno dopo anno, un momento importante in cui scoprire nuovi registi. Ci sono film che devono trovare il loro posto nel panorama cinematografico e una parte di quelli nel programma – perfino in Concorso – non verranno distribuiti nelle sale. Film all’avanguardia, che aprono nuove strade. E’ un festival che si frequenta d’estate, quando si è in vacanza, anche per questo frequentato da un pubblico giovane, per cui oltre agli aficionados che vanno al festival da anni, c’è un forte ricambio generazionale, e cosa che fa piacere, non ci sono distinzioni di accreditati, i posti sono liberi, eccetto quelli della giuria. Negli ultimi anni è stato potenziato e strutturato un programma formativo che è Locarno Academy, un percorso diversificato per attività: per chi ha iniziato o sta iniziando a fare film (Filmaking Academy), per chi si occupa della scrittura cinematografica (Critics Academy), per chi inizia a lavorare nel mondo dell’industria (Industry Academy).
La grande retrospettiva di quest’anno, dopo altri grandi maestri come Lubitsch, Minnelli e Cukor, è dedicata al regista e sceneggiatore Leo McCarey vincitore di tre premi Oscar, che apre il programma della Piazza Grande. McCarey ha lasciato un’impronta indelebile sia nel cinema comico sia nella grande stagione della commedia. Nei suoi film il bambino, l’adulto, l’anziano sono raccontati con delicatezza e precisione con la lieve grazia tipica del cinema classico.
Per il cinema americano, BlacKkKlansman di Spike Lee (già visto a Cannes), il thriller The Equalizer di Antoine Fuqua con Denzel Washington e l’imperdibile Blaze diretto da Ethan Hawke, che riceverà anche l’Excellence Award come riconoscimento alla carriera, ( proiettati anche alcuni dei film più belli in cui ha lavorato, da «L’attimo fuggente» a «First Reformed») a Meg Ryan il Leopard Club Award e all’autore francese Bruno Dumont (al quale è dedicata una piccola retrospettiva tra cui “L’età inquieta” e “L’humanité”) il Pardo d’onore.
Da vedere la commedia “I Feel Good” di Benoît Delépine e Gustave Kervern con protagonista Jean Dujardin, il drammatico “Pájaros de verano” di Ciro Guerra e Cristina Gallego e l’italiano Duccio Chiarini con “L’ospite”.
Nel Concorso Internazionale, interesse per il sudcoreano “Gangbyun Hotel” di Hong Sang-Soo, l’americano “Diane” di Kent Jones e l’argentino “La flor” di Mariano Llinás, film diviso a episodi della durata complessiva di 14 ore. Per l’Italia è in lizza Alberto Fasulo (vincitore della Festa del Cinema di Roma con «Tir») con “Menocchio”
Nella sezione Signs of Life, la presenza del regista brasiliano di culto Julian Bressane con “Sedução da carne”.
Evento speciale la proiezione di una nuova versione di “Good Morning Babilonia”, film del 1987 dei fratelli Taviani, omaggio a Vittorio, da poco scomparso, mentre come omaggio al grande documentarista Claude Lanzmann verrà riproposta la sua monumentale opera “Shoah” del 1985.
Il programma di quest’anno mostra film che, invece di rappresentare i conflitti di questo nostro strapazzato mondo, si concentrano su storie private, come lettere d’amore.

 

°LocarnoFestival

 

le carte di VIVIENNE westwood

 

24  LUGLIO 2018

 

 

Pioniera di molte battaglie sulla non violenza, contro la guerra, il razzismo, l’emarginazione, e la Tatcher, Vivienne Westwood ha sempre incarnato lo spirito di chi combatte per le cause dell’umanità attraverso messaggi al passo con i problemi più scottanti e attuali su t-shirt, giacche, pantaloni, e qualsiasi cosa si potesse adattare allo scopo, usando le sue passerelle come strumento mediatico. Ambientalista da sempre, l’ indomita settasettenne, è una delle icone punk del regno britannico da quando, nel 1971, fondò con Malcom McLaren il suo primo negozio, Let it Rock” al 430 di Kings Road che nel 1975, l’anno del punk, venne ribattezzato “Sex”, e divenne il simbolo del movimento anti-establishment. Oggi Vivienne dice di essere annoiata dalla moda ed è intensamente coinvolta nella lotta contro il riscaldamento globale, e, oltre ad una produzione sempre più sostenibile, da anni cura un blog molto attivo: “Climate Revolution”.
Non c’è scelta tra un’economia verde e l’estinzione di massa, abbiamo 20 anni per fermare le cose, altrimenti raggiungeremo un punto di non ritorno e potremo tracciare una linea che attraversi tutta la terra e qualsiasi luogo al di sotto di Parigi sarà inabitabile. Entro la fine di questo secolo saremo solo un miliardo di persone . . Abbiamo a malapena una generazione per cambiare le cose prima che sia troppo tardi”e purtroppo i politici non ascoltano gli scienziati .”
C’è poi il suo impagno per la foresta pluviale:
“Non proviamo a comprare la foresta, ma lavoriamo con le popolazioni indigene per far ottenere loro dei documenti completamente legali, in modo che possano possedere il loro pezzo di foresta dove hanno vissuto per centinaia di anni. Si occupano con passione della loro terra e diamo loro la stessa quantità di denaro per salvare la foresta che i taglialegna gli avrebbero dato per abbatterla. Il piano è di salvare l’intera foresta dall’abbattimento per cento milioni di sterline, che è davvero poco in fondo. Anche la Regina si è unita al progetto e ora ci sta lavorando. Ogni sterlina salva un albero”
Due anni fa ha pubblicato Get a Life: una raccolta dei diari, edita da Serpent’s Tail, in cui racconta sei anni di “Climate Revolution”, tra moda e attivismo.
«I miei diari parlano delle cose a cui tengo Non solo fashion ma anche arte, scrittura, diritti umanitari, cambiamenti climatici e libertà. Li ho chiamati Get a Life, perché è così che mi sento: bisogna farsi coinvolgere, parlare chiaro e agire». Nel libro i viaggi in Amazzonia fra le comunità tribali per la protezione della foresta pluviale, la protesta su un carro armato diretto alla casa di David Cameron a Costwolds contro le trivellazioni, l’opera di sensibilizzazione di celebrity e amici e tante altre iniziative promosse dalla “dama del punk inglese”.
L’ultima è un video per promuovere una collezione di carte da gioco, un Pack of Cards per comunicare i valori che porta avanti col suo brand. Le carte da gioco, rilasciate sul sito di Climate Revolution una volta a settimana, veicolano, in puro stile Westwood, messaggi legati a temi che supporta: il riscaldamento globale, la sostenibilità, l’ecologia, l’amore e il rispetto per la natura e il mondo animale.
Nel video , Vivienne Westwood, coperta solo da un lenzuolo, annuncia il suo nuovo progetto iniziato con la carta dell’asso di picche intitolata Motherfucker in riferimento alla collezione uomo Primavera Estate 2018.

 

 

Il sogno al NEON di PRADA

20 LUGLIO 2018

 

 

Colori al neon nel buio della notte, deserto e Casinò, a Las Vegas. Il nuovo corto di Prada che presenta la Collezione autunno inverno 18/ 19 ruota intorno alla magia di una notte illuminata dai colori fluo delle insegne al neon, dove, sotto la regia di Willy Wanderperre, si inseriscono stacchi in primo piano dei famosi Sandali Prada dal tacco a Fiamma. Protagoniste la top model Amanda Murphy, nuova star delle passerelle, amata da fotografi come Steven Meisel e Mario Sorrenti , apparsa sulle copertine di Vogue, Italia, I-D Magazine, The New York Times, musa e volto della campagna pubblicitaria Prada, e l’attrice hollywoodiana Sarah Paulson, che interpreta diversi personaggi. Un suggestivo viaggio notturno dove le tante sfaccettature dell’universo e dell’animo femminile mostrano la donna cara a Prada, libera, forte e glamour. Non manca un’omaggio alla mitica Monroe, con una parata di Marylin capitanate da Violet Chachki, la prima drag queen testimonial di un marchio di intimo e vestite con l’iconico abito bianco del film “ Quando la moglie è in vacanza”.

 

 

 

“Vulneràbile” by ALICE FIRMAN

20 LUGLIO 2018

 

 

Designer Alice Firman @alicefirman
Photographer Efisio Marras @roccomarras
Assistant Photographer Elena Muresu @elenamuresu
Make up Giuly Valent @giulyvalent
Hair  Misaki Kato @misaki_artmakeupandhair

Starring:
Stasia Smerechevska from Wonderwall Management
Romane Stafiniak from Independent Management
Iana Leshukova from Independent Management
Natalia Shakhava from Nologo Management Tommaso Partesana

 

Di Alice Firman e del suo talento avevo già parlato, mi era piaciuta molto la sua collezione ‘PA’RÒLE presentata due anni fa alla Graduate Fashion Week di Londra. Era una collezione tra il romantico e il rock, espressione di una sensibilità artistica che ha saputo trasferire anche in questa sua nuova capsule, dove dimostra una maturità stilistica e artistica che ha raggiunto una sua completezza.

“La mia collezione “Vulneràbile” è uno studio della vulnerabilità emozionale vista attraverso l’analisi del linguaggio del corpo e della gestualità all’interno di intimi frammenti di realtà.
La mia ricerca iniziale è stata puramente accademica, improntata ad approfondire la mia conoscenza delle dinamiche del subconscio attraverso lo studio della psicologia, dagli inizi di Freud e Jung, fino a pensatori contemporanei come Merleau Ponty e Stefan Klein e come le teorie del subconscio sono state poi re-interpretate da pittori come Klimt e Schiele.
Trasferire un interesse così accademico in una collezione non è stato semplice.
Tramite l’utilizzo di mie fotografie che ritraggono amici e persone care in momenti di realtà e intimità ho deciso di fare un analisi della postura e della gestualità viste come linguaggio dello stato d’animo di una persona quando è in silenzio.
Fondere le morbide linee del corpo, con le rigide linee del tailoring italiano è diventato il metodo di costruzione per i miei cartamodelli.
Essendo italiana, credo fortemente nell’eccellenza del Made in Italy, di cui condivido i valori di ricerca della qualità, massima trasparenza ed etica del lavoro e per questo motivo ho usato solo tessuti e materiali italiani. La pelle è il materiale predominante della collezione, assieme al cashmere di lana e diversi tipi di seta. Sono stata sponsorizzata da alcune importanti realtà italiane tra cui Reda 1865, Mantero, Raphael Lanificio e Conceria Pistolesi.
Un guanto del 1930 di pelle bianca che ho trovato a Milano in un negozio vintage e di cui mi sono innamorata, è stato l’ispirazione per la tecnica con cui sono stati cuciti i miei capi. Volevo che tutti i miei capi avessero la stessa leggerezza, morbidezza e invisibilità nelle cuciture e attenzione ai dettagli di questo guanto. I capi sembrano semplici da lontano ma da vicino si possono notare le cuciture in rilievo, i bottoni d’argento tagliati da me a mano tutti simili, ma irregolari, l’interno della pelle nera dipinta a mano e la seta che tagliata a vivo si sfilaccerà e trasformerà con il tempo portando con se dei frammenti di vita della persona che la indossa.
Per il servizio fotografico e il video della collezione sono tornata in Italia perché per me era importante che la raffigurazione del mio mondo di sentimenti, amicizia e intimità prendesse vita a casa mia, lavorando con alcuni dei miei più grandi amici, il fotografo Efisio Marras e la regista Giulia Achenza per dare vita a una visione a 360 gradi del mio mondo.”

 

 

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oversize BAGS

 

6 LUGLIO 2018

 

  • PUCCI , COACH
  • BALENCIAGA
  • ACNE STUDIOS
  • GUCCI
  • AALTO ,  BURBERRY
  • ETRO, TORI BURCH
  • CHRISTIAN LABOUTIN
  • CHRISTIAN DIOR
  • MAKE MONEY NOT FRIENDS , CALVIN KLEIN
  • MAISON MARGIELA
  • UNITED COLORS OF BENETTON

 

Grandi e grandissime, le shopping bag hanno da sempre un ruolo di primo piano durante l’estate; comode per metterci tutto, ma proprio tutto quello che può servire durante le giornate di vacanza open air, quest’anno shopping bag e sacche sono anche l’ultima tendenza dalle passerelle. Di Balenciaga, Celine e Loewe le shopper che sembrano uscite dal supermercato. Se ne avete una, usatela dopo la spesa, se non l’avete, questo è il momento di fare un acquisto utile, a poco prezzo e decisamente ” alternativo ”  …  : )

 

COUTURE: maison margiela artisanal

 

5 LUGLIO 2018

 

 

Maison Margiela Artisanal è la complessa collezione Couture disegnata da John Galliano per l’inverno 2018 appena sfilata a Parigi. Amo Margiela, difficile sottrarsi al fascino dei suoi tagli geniali , dei mix arditi dei colori e dei materiali e di una costante ricerca che nonostante il continuo rinnovarsi segue una sua precisa filosofia, una inconfondibile identità. Eppure, questa collezione pensata da Galliano è come se fosse nata dalla stessa mente geniale che ha dato vita alla Maison, ne ha seguito le orme e ha fatto suo il percorso, in perfetta sintonia, percorso che qui è dedicato al nomadismo tecno dei nativi digitali costantemente connessi ( gli IPhone saldamente ancorati alle caviglie sono un’ “accessorio” che si amalgama e completa perfettamente sia per estetica che per concetto ). Volumi, costruzioni, stratificazioni, tagli Décortiqué alla Margiela che riducono i capi alla struttura essenziale, “reverse dressing” con l’uso di materiali normalmente utilizzati per le fodere o le imbottiture, colori techno-sorbetto, vestaglie da uomo tagliate asimmetricamente, che si trasformano in mantelle in feltro, e plastiche, piume, sete, gommapiuma, materiali ricchi e poveri che insieme risuonano e si trasmutano, fanno proprie le s-regole riscrivendo un codice che sa di tagli sartoriali dal linguaggio contemporaneo e poetico, difficile nella sua forma, per amanti della moda e del design.
Non una sfilata , ma una performance, che mette in scena opere d’arte.

#maisonmargiela

 

ESPADRILLES

24 GIUGNO 2018

 

  • SAINT LAURENT
  • ALAIN DELON
  • PRADA
  • MIU MIU
  • SALVADOR DALI'
  • H & M
  • LOEWE
  • GUCCI
  • HUMPHREY BOGART
  • LOUIS VUITTON
  • STELLA MCCARTNEY
  • GRACE KELLY
  • ROGER VIVIER
  • VALENTINO
  • JEANNE MOREAU
  • CHLOE'
  • ETRO
  • PENELOPE CRUZ
  • CASTANER BY MANOLO BLAHNIK
  • CASTANER

 

Il nome evoca subito le mitiche scarpette multicolori di corda e tela che tutti conosciamo e quasi tutti sanno che sono nate in Spagna, pochi invece, che durante la guerra cìvile spagnola erano le scarpe dei soldati al fronte, come testimonia l’iconica foto di Robert Capa del miliziano colpito a morte. Originarie dei Pirenei dell’Occitania e della Catalogna da almeno il XIV secolo, devono il loro nome allo sparto, una pianta mediterranea dalla quale i contadini ricavavano la corda.
Nel 1940, dalla fine della guerra spagnola, le espadrilles fecero la loro comparsa negli Stati Uniti, e da li a poco, le povere scarpe di tela indossate anche da Pablo Picasso e Salvador Dali’, vestirono i piedi delle star di Hollywood, da Cary Grant a Humphrey Bogart, da Grace Kelly a Audrey Hepburn, il successo divenne planetario e le scarpette dei contadini spagnoli conquistarono un posto nella storia della moda e nel cuore di stilisti come Yves Saint Laurent. Ovviamente ne sono nate milioni di interpretazioni, e anche se le vere espadrilles rimangono quelle che ancora oggi nella zona di origine vengono fatte a mano secondo la tradizione, il termine espadrilles viene abitualmente usato per le calzature con la suola in corda.

 

 

IED ” show: a /simmetria del riflesso “

 

21 GIUGNO 2018

 

  • PREMIO LUXURY JERSEY
  • GABRIELE FAZI: FOUND IN TRANSLATION  -  MATTEO CREPALDI: OVERGROW
  •  BJORN JONSSON: POLHEIM
  •  YUGING HAN: BREAK FREE  -  LAURA RECALDINI: MEMORIA SU TELA
  •  YUGING HAN: BREAK FREE  -  GIULIA TOTOLA: AMYGDALA
  •  CECILIA JUAREZ BALTA: TRASFIGURANDO INFIN LA MERAVIGLIA

 

Ph. Demis Crudeli e Giulia Torra

 

Dodici giovani fashion designer del corso di Fashion Design di IED hanno sfilato durante la MFW uomo, portando come tesi di fine triennio una pluralità di visioni, rappresentazioni del mondo e ideali estetici. Vite immaginarie, riflessioni sul corpo, sulla natura, sull’arte. Oltre alle 12 collezioni finaliste, hanno sfilato 24 outfit in jersey presentati dai dodici Fashion Designer selezionati per concorrere al Premio Luxury Jersey, uno dei premi e dei riconoscimenti nell’ambito di IED Graduates Fashion Show a sostegno del talento e del futuro del Made in Italy.

 

 

 

marangoni ” under the light” PITTI

 

14 GIUGNO 2018

 

  •   SEGIANTO KIMBERLY
  •   MIAO YUHANG
  •   AYLA AYDOGAN
  •   KAIRAT AIGERIM
  •   ALESSIO LUCA
  •   ARMANDO COSTA

Courtesy Istituto Marangoni

 

Hanno sfilato alla Dogana di Firenze durante il 94esimo Pitti Uomo le collezioni dei dieci best menswear designer della sede fiorentina di Istituto Marangoni  Il concept della performance “ Under The Light “ esplora il tema della contaminazione tra moda e arte con l’obiettivo di unire creatività e manualità. Durante l’evento è stata anche presentata una collezione di felpe create in partnership con Luisaviaroma e vendute in tiratura limitata.

 

 

 

 

 

POLIMODA ” separate collection”

 

14 GIUGNO 2018

 

  • ERICA BERGAMASCHI
  • SAKINA FUSE
  • FEDERICA MEYER ZU SCHWABEDISSEN
  • SILVIA BARCUCCI  ANNA SOLVEIG PALSDOTTIR  VERONICA SPAMPINATO
  • ANTONIO GRASSI
  • ANNA DORIAN
  • RAVENNA OSGOOD
  • AUGUSTA DEL BIONDO
  • ANDREA DELORENZI
  • ALESSANDRA MONTANI
  • YAN WEN

 

Alcuni tra i ventuno giovani designer della sfilata ” Separate Collection”

  • GIUNIA GUERRERA

 

La collezione di Giunia Guerrera, ” Sentimental Materialism ” si è aggiudicata il titolo di Best Collection 2018.

Courtesy Polimoda

 

Separate Collection, ovvero, sostenibilità e fashion upcycling, titolo e tema dell’evento di Polimoda di un paio di giorni fa alla Manifattura Tabacchi di Firenze, location di grande fascino, nel contesto di Pitti 94, dove i migliori talenti del corso di Fashion Design hanno presentato le collezioni di fine corso esprimendo le loro identità su un tema complesso e necessario : l’eccesivo consumo della nostra società. L’impatto ambientale e sociale della moda è una realtà dell’oggi che mette d’accordo designer e grandi industrie sulla ricerca di nuovi percorsi con materiali recuperati e rigenerati, e tecniche produttive innovative che riducono i danni all’ambiente. Un messaggio, quello di questo evento, nato dalla direzione creativa del direttore di Polimoda, Danilo Venturi: “ Attraverso il processo di riutilizzo e ridefinizione di abiti, materiali, luoghi, e persino noi stessi, possiamo restituire dignità ad un possibile futuro per le prossime generazioni “.

 

 

STEFANO BABIC: l’ io di-viso

 

4 GIUGNO 2018

 

 

 

Nella settimana della Milano Photo Week, “L’Io di-viso –  la metamorfosi del contemporaneo” è la mostra di Stefano Babic ispirata dall’opera del filosofo e psichiatra scozzese Ronald Laing, un importante testo sulla schizofrenia.
E’ un lungo percorso creativo ed umano quello di Stefano Babic. Fotografo di moda e sensibile ritrattista, ha iniziato a Roma, sua città natale, fotografando attori e attrici, ed è questo cercare dietro ai volti e la sua grande passione per il cinema, che ha caratterizzato il suo modo di fotografare, esprimendo un linguaggio dinamico, cinematografico, cercando “la storia“. Trasferitosi poi a Londra, ha lavorato in pubblicità e per le maggiori case discografiche, facendo ritratti a musicisti e band, e in seguito a Milano, dove attualmente vive, è iniziato il suo lungo sodalizio con la moda. Qui ha creato l’immagine senza tempo che portato Moschino nel mondo, collaborato con altre grandi firme, da Gianfranco Ferrè a Capucci, Dolce & Gabbana, le sue foto sono apparse su Vogue Italia , Uomo Vogue, Vanity, Amica, tanto per fare qualche esempio. Professionalità, stile, ricerca,
e nell’ambito della sua ricerca personale su volti ed emozioni, ha preso forma il progetto che espone in questi giorni:

“La mia riflessione artistica trae spunto da Laing e, con lo strumento che più mi appartiene, la fotografia, prende forma in un percorso teso a mostrare come la schizofrenia, non rappresenti semplicemente e solo un disturbo psichico, ma sia la malattia del nostro tempo. Secondo Laing, il concetto di normalità non esiste, perché molti uomini cosiddetti “normali” costruiscono falsi io per difendersi dalla realtà. I confini tra normalità e psicosi si mostrano in tutta la loro labilità, facendo intravedere la potenzialità psicotiche insite in ogni esistenza umana, facendoci scoprire quanto sia sottile il confine tra sanità e psicosi, e come l’insicurezza e la precarietà siano insite nell’esistenza umana.
Dare forma a questo dualismo e contrasto è alla base del lavoro del fotografo che si confronta con il linguaggio del ritratto. In camera oscura, prima dell’avvento del digitale, sono rimasto spesso intrappolato dalla magia della carta fotografica nella bacinella di stampa, quando i contorni del ritratto cominciavano a prendere vita, raccontando, nel loro graduale sviluppo, storie complesse del soggetto ritratto.
E’ capitato che fossi rimasto molto colpito in particolare da un ritratto che feci a Klaus Kinski, il bene e il male chiaro e definito nel volto di quell’attore grande ed inquieto. Pensai il bene ed il male esistono davvero.. o forse sono solo un punto di vista. Un po’ come quando un fotografo cerca il profilo migliore del soggetto che ha davanti. Pretende di riconoscerlo.. ed il soggetto gli si affida. Ma il profilo migliore, la metà migliore del viso, esiste solo in relazione all’altro profilo, il peggiore. Come se il bene esistesse solo in relazione con il male. Ecco, mettiamo insieme le due metà migliori e otterremo qualcosa di decisamente peggiore del nostro intero, fatto di bene e di male. Questa è una ricerca che mi ha sempre affascinato come fotografo. “

In mostra una serie di ritratti in bianco e nero di personaggi della cultura, del design, della pubblicità della musica e della moda, e una sezione dedicata ai fotografi amici: Maria Vittoria Backhaus, Gian Paolo Barbieri, Giovanni Gastel, Piero Gemelli, Toni Meneguzzo, Toni Thorimbert, Oliviero Toscani e Fabrizio Ferri.
Le opere di Babic saranno in mostra per sensibilizzare sul progetto pediatrico Vidas, assistenza completa e gratuita a bambini e ragazzi malati inguaribili, che, dalla prossima primavera, sarà completato nei tre setting, domicilio, degenza, day hospice, con l’apertura di Casa Sollievo Bimbi, la prima struttura che potrà accogliere i piccoli pazienti sin dall’esordio delle loro patologie.
L’evento si svolge in uno dei Caselli Daziari in piazza Sempione (Arco della Pace), da poco riaperto e restituito alla città, dal 7 al 9 giugno, dalle 10 alle 20.

 

 

MILANO PHOTO WEEK

 

4 GIUGNO 2018

 

  • WORLD PRESS PHOTOGALLERIA CARLA SOZZANI
  • LA PRIMAVERA DI PRAGA '68 - 69'PALAZZO REALE
  • LIFE IN THE CITIES ARCHITECTURE OF DENSITY HONG KONG 2003 2014 MICHAEL WOLFFONDAZIONE STELLINE
  • URBAN TRANSFORMATION TRIENNALE DI MILANO
  • ABITANTI- SETTE SGUARDI SULL'ITALIA DI OGGILA TRIENNALE DI MILANO
  • MAPPE- GEOGRAFIE DEL CONTEMPORANEOPALAZZO LITTA
  • CASA CORONA
  • CASA CORONA
  • Genesi nello spazio ph.Giovanni GastelBASE MILANO

 

Inizia Milano Photo week 2018. Dal 4 al 10 giugno il meglio della fotografia è qui. Arte contemporanea, reportage di guerra, architettura, moda, ritratti, natura, paesaggi e città, grandi fotografi e nuovi talenti. Grandi classici e avanguardia. Proprio tutto. Sono circa 170 gli appuntamenti, tra eventi e mostre, conferenze, laboratori, proiezioni, visite guidate, progetti didattici ed editoriali disseminati in tutta la città, quartiere per quartiere, per diffondere, condividere, vedere e capire la fotografia. Qualche segnalazione.

PALAZZO REALE:

LA PRIMAVERA DI PRAGA 1968 – 69 dal 5 al 24 giugno
Mostra sull’occupazione sovietica che spense le speranze Cecoslovacche nate con le riforme dei primi mesi di quell’anno. Ampia sezione dedicata ai funerali di Jan Palach, lo studente che si dette fuoco per protesta e che divenne il simbolo della protesta.

WORD PRESS PHOTO 2018 8 – 10 giugno
In concomitanza con la Galleria Carla Sozzani, verranno proiettati, per tutta la durata del festival, 12 video selezionati da una giuria internazionale, scelti tra le migliori forme di giornalismo visuale per il Premio Digital Storytelling di World Press alla sua ottava edizione.
World Press Photo Digital Storytelling Contest, Sala delle Cariatidi Piazza del Duomo 12. www.palazzoreale.it

PALAZZO LITTA: MAPPE, GEOGRAFIE DEL CONTEMPORANEO 7- 10 giugno
Un percorso di indagine sulle condizioni di vita in Ucraina, USA/ Messico, Iran, e Turchia, Paesi segnati da eventi e problematiche socio- culturali, politiche e forti disuguaglianze sociali, attraverso le opere di quattro artisti.
Palazzo Litta, Corso Magenta 24 www.palazzolittacultura.org

SAMSUNG ITALIA: DAL TRAMONTO ALL’ALBA 6 giugno
10 progetti fotografici dei migliori talenti dei corsi dei fotografia e arti visive delle scuole di fotografia milanesi, ( uno per scuola ) racconteranno le notti di Milano con il supporto del fotogiornalista americano Christopher Morris in un workshop di tre giorni organizzato da Samsung con la fotocamera Samsung Galaxy S9+
Samsung District Via Mike Bongiorno 9 ore 18,30

TRIENNALE: I GIOVANI VINCITORI DELLA MASTERCLASS DI MAGNUM
PHOTOS 7 giugno
Progetti fotografici realizzati da giovani fotografi dai 18 ai 30 anni, selezionati da Magnum Photos per la masterclass Urban Transformation condotta da Alex Majoli. Dal lavoro di questa masterclass, 100 scatti racconteranno attraverso una proiezione speciale, la trasformazione urbana di Milano.
La Triennale, Viale Emilio Alemagna 6 ore 18,30 www.triennale.org

BASE MILANO: UN PALINSESTO DI INIZIATIVE:
PARATISSIMA MILANO 6 – 10 giugno
Artisti e gallerie d’arte a tema fotografico. Incontri, workshop e dibattiti nella sezione Ph.ocus About Photography.Nei progetti speciali, Genesi nello spazio, di Giovanni Gastel e Franco Curletto.
VANDALS una settimana per la promozione della fotografia emergente e di settori correlati con i lavori di photo editor, grafici, curatori, editori indipendenti.
MOSTRE a ingresso libero
SHOT! GRANDI FOTOGRAFI SU GRANDI SCHERMI una rassegna dedicata ad alcuni tra i piu’ grandi fotografi tra ritratti , reportage e analisi socio culturale.
EVENTI live performance, DJ set, proiezioni parteI e parte II ( punti di vista di giovani fotografi internazionali ) letture portfolio gratuite, e Closing party, il 9 giugno. Base Milano, Via Bergognone 34 www.basemilano.it

FONDAZIONE STELLINE : LIFE IN CITIES- MICHAEL WOLF
La prima grande mostra dedicata all’artista e fotografo tedesco con 150 opere che evidenziano la relazione tra densità umana e architettura urbana, fino ai primi lavori come fotografo documentarista.
6 giugno ore 19 Michael Nyman, Tre partiture urbane. Immagini e musica.
7 giugno ore 19 Life in cities. Lecture di Michael Wolf. Fondazione Stelline, Corso Magenta 61 https://stelline.it

CASA CORONA: VIAGGI E RACCONTI DAL MONDO 4 -10 giugno
Al nuovo temporary bar Birra Corona aperto fino al 24 giugno, una settimana tra workshop, fotografie e proiezioni da tutto il mondo e incontri con i fotografi di Parallelozero sul tema del viaggio con una selezione dei migliori reportage selezionati dall’archivio dell’agenzia Parallelozero. Le proiezioni sono dedicate ai punti cardinali: Nord, Sud, Ovest ed Est. Più una ricca libreria di consultazione viaggi aperta a tutti.
Casa Corona, Via Maroncelli 14 www.casacorona.it

Trovate l’agenda di tutta la settimana sul sito Yesmilano, la piattaforma degli eventi della città a cura del Comune di Milano.

 

 

 

BIANCO

 

30 MAGGIO 2018

 

  • NICOPANDA, LANVIN, RICK OWENS
  • MAISON MARGIELA ,  CHRISTIAN ROTH,  LLADRO, ' FILLES A PAPA
  • MONCLER GAMME ROUGE,  CALVIN KLEIN EYEWEAR,  MONCLER
  • MARNI , MIU MIU
  • I'M ISOLA MARRAS,  MARNI,  I'M ISOLA MARRAS
  • DITA EYEWEAR,  GUCCI,  MARC JACOBS
  • GCDS , MANGO
  • CHLOE',  ELLERY
  • PRADA, J W ANDERSON,  ANN DEMEULEMEESTER
  • RICK OWENS
  • MM6 MAISON MARGIELA,  PRADA,  SUPERGA,  RAF SIMONS
  • BALENCIAGA,  ADD
  • ZARA,  BELL & ROSS,  GIAMBA
  • ERIC STEGINSKY,  SOPHIA WEBSTER,  LRS STUDIO

 

NICOPANDA   FILLES A PAPA    GCDS   ELLERY   J.W. ANDERSON   ADD   LRS STUDIO

Bianco. Non possiamo parlarne come tendenza, il bianco c’è, e basta. Potremmo definirlo Sua Maestà il Bianco. Colore per eccellenza dell’estate, con il bianco non si sbaglia mai, il bianco, come il nero, è di una bellezza assoluta, lo diceva anche la mitica Coco. Total white è il suggerimento che arriva dalle sfilate.  

 

INTERWIEW magazine: chiude un’icona

 

22 MAGGIO 2018

 

  • NAOMI CAMPBELL - MADONNA
  • BILL SKARSGARD -  ANNA CLEVELAND
  • LEONARDO DI CAPRIO - BEYONCE'
  • UMA THURMAN  -  LANA DEL REY
  • LINDA EVANGELISTA -  JOAQUIN PHOENIX
  • INTERWIEW MAGAZINE PARTY ALLO STUDIO 54 DI N.Y.L' EDITORE BOB COLACELLO, JERRY HALL, ANDY WARHOL, DEBBIE HARRY,TRUMAN CAPOTE, PALOMA PICASSO.

 

Interwiew Magazine chiuderà entro la fine di quest’anno. Fondato nel 1969 da Andy Wharhol, ha segnato un’epoca ed è stata una delle riviste di arte, pop culture, moda e way of life più famosa e seguita, un’icona, un punto di riferimento per le generazioni underground newyorkesi e non solo.  Star del cinema, dell’arte, della musica, della letteratura, centinaia dei nomi più celebri della scena internazionale sono stati immortalati in servizi e copertine che hanno fatto storia, da fotografi come Robert Mapplethorpe, Herb Ritts, Peter Beard, Bruce Weber, e che ne hanno lanciato altri come David LaChapelle e Mattew Rolston. In tanti sono cresciuti con Interwiew, le sue  pagine hanno cambiato in maniera trasversale il concetto classico di fare un giornale, a partire da una grafica ai tempi rivoluzionaria, alle foto, al  modo di intervistare i personaggi  che ha influenzato lo stile di molte delle riviste che conosciamo. Quasi 50 anni di storia attraverso una rivista che fa parte della storia e dell’epoca che ha rappresentato.

 

 

 

 

 

 

THIS is america di childish gambino

9 MAGGIO 2018

 

 

Donald Glover, aka Chidish Gambino, sta facendo parlare molto del suo nuovo video “ This is America “ . La musica è più un collage artistico che un pezzo, e viene il sospetto che l’orecchiabilità sia usata come un mezzo. Il vero soggetto qui è il video, che si fa portavoce di un messaggio chiaro e forte fin dalle prime scene: una serie di sparatorie, inseguimenti, il caos. Certo, non ci racconta niente di nuovo, la faccia violenta dell’America continua ad essere uno dei temi più dibattuti in tutte le arti e in politica, ma qui la presa di posizione contro il possesso delle armi negli Stati Uniti colpisce allo stomaco, e non per la rappresentazione della violenza in sé, siamo “ abituati” a morti ammazzati e peggio, sia nella finzione, che nella realtà infarcita di bad news del nostro presente, ma la crudezza del messaggio e la sua virulenza, è tutta nella danza scatenata che esegue a torso nudo con una coreografia che comprende un gruppo di ragazzi in divisa da scolari, e che è intervallata da Glover che abbatte a colpi di mitra il coro di una chiesa o sparando un colpo di pistola alla testa di un uomo seduto di spalle come se tutto fosse normalità, con una leggerezza e un’indifferenza agghiaccianti. L’uso degli spazi vuoti, la performance di Glover, e la fotografia di Hiro Murai, ( che lavora con Glover alla famosissima serie Atlanta, della quale Glover è creatore e regista) rendono tutto così surreale ed elegante, che il significato emerge con una forza e un’ originalità alla quale è impossibile restare indifferenti. 

 

 

TIFFANY & Co new short video

8 MAGGIO 2018

 

https://youtu.be/JTjxuqn67d4

 

Inizia in bianco e nero, sulle note di Moon River”, brano indissolubilimente legato al cult movie del 1961 “Colazione da Tiffany”, ( la canzone fu composta per Audrey Hepburn ) il nuovo video di Tiffany, girato a NY, dove oggi la protagonista è Elle Fanning, che, espressione sognante e naso appiccicato alla vetrina di Tiffany & Co, si lascia trasportare dalla fantasia e si ritrova in una N.Y improvvisamente tutta turchese, il colore ufficiale della maison. e la musica diventa un rap contemporaneo, con la voce di Elle e con i testi originali dell’artista hip hop A$AP. Come dire che Tiffany è sempre Tiffany, oggi, come ieri, pare, i sogni si possono tingere di .. turchese.
Ammesso che i sogni siano un anello di brillanti.

 

 

MULES

 

7 MAGGIO 2018

 

  • BALENCIAGA
  • ALTUZARRA,  RAYNE
  • VICTORIA BECKHAM
  • MARNI
  • GUCCI
  • MIU MIU
  • H & M
  • SALVATORE FERRAGAMO
  • AòLBERTA FERRETTI
  • ROCHAS
  • SALVATORE FERRAGAMO2
  • ALEXANDER MCQUEEN

 

Tutti pazzi per le mules. Con o senza tacco, spuntate o meno, sono quello che di più “in” potete mettere ai piedi questa primavera- estate. Perfette con tutto: dallo street wear al vintage più raffinato.

 

TRENDS: fiori fiori e fiori !

 

3 MAGGIO 2018

 

  • MIU MIU,  TESSA
  • MONTEGALLO
  • CONSUELO JE VOUDRAIS,  MARC JACOBS,  LOEWE
  • ETRO
  • GIORGIO ARMANI EYEWEAR,  PIERRE-LOUIS MASCIA
  • Y- 3,   MSGM
  • ZARA,  PAUL SMITH
  • MIU MIU,  COACH 1941
  • MAISON MARTIN MARGIELA,  SEE BY CHLOE,   MARNI
  • MICHAEL KORS,  CHITE'
  • SWATCH,  MARNI
  • OTTOD'AME
  • ZARA, GOLDEN GOOSE

 

TESSA    PIERRE – LOUIS MASCIA    PAUL SMITH    SEE BY CHLOE  

 

Fiori fiori e fiori. Ancora e sempre. Stilizzati o romanticissimi, sono il soggetto immancabile di ogni stagione, specialmente estiva, va da sé. Sarà che il ritorno della luce primaverile risveglia ataviche passioni rupestri e voglia di nuove emozioni, tant’è che il tema fiori resta l’evergreen più gettonato nella storia della moda. Camicie maschili si, naturalmente, abiti femminili, certo, ma anche macro fiori stampati su completi maschili,come quello di MSGM o trench pittorici come quello della collezione a fiori e quadri di Marni, e teneri fiorellini pastello sulle lenti degli occhiali di Armani, o sparpagliati sulle suole delle sneaker di Golden Goose. Scatenatevi, ce n’è per tutti, è primavera!

 

l’isola dei cani di WES ANDERSON

 

28 APRILE 2018

 

 

E’una storia che tocca le corde dell’emozione, quella di questo ragazzino alla ricerca del suo cane, ma non pensate al solito film strappalacrime di dickensiana memoria, perché questo è Wes Anderson, ragazzi, e un film di Anderson non perde mai in contemporaneità e leggerezza. La storia ha la struttura della fiaba e si svolge in un ipotetico Giappone del futuro, dove Atari, un ragazzino di 12 anni, scortato da 4 amici cani, va alla ricerca del suo adorato Spots, esiliato come moltissimi suoi simili, dallo zio malvagio di Atari, che cerca di liberarsi della da lui odiata razza canina, spedendo i poveri animali tra le lande fredde e desolate di un’immensa isola di rifiuti e ruderi industriali.
E’ un film di animazione, girato con una tecnica che lo rende sorprendente e innovativo, dove l’arte, il cinema e i cartoni della cultura giapponese sommati da Anderson nella cifra totale della costruzione del film, ne fanno un racconto affascinante anche solo dal punto di vista della forma. Ma no, c’è molto altro. Come in tutte le fiabe, la storia ha una morale che spinge alla riflessione sul dove ci si sta spingendo, sul chi dovremmo – vorremmo essere o siamo, e ci mette davanti ad una realtà che non è futura, ma vive già in un presente dove l’umanità, nel senso più alto del termine, non è più specifica degli esseri umani, ma dei cani, che sono spesso più umani degli umani. E come in tutte le favole che si rispettino, ci sono i buoni e ci sono i cattivi, ci sono i cambiamenti determinati dalle azioni, dalle intenzioni e dalla volontà di produrre cambiamenti in nome della pacifica convivenza, della tolleranza e dell’amore, tema centrale di un film che non manca anche di quell’umorismo e quella complessità, quella profondità mascherata, che contraddistingue l’intera filmografia di Anderson.

 

MGP

 

 

 

RAY-BAN storia di un mito

 

27 APRILE 2018

 

 

La nuova campagna Ray- Ban fotografata da Steven Klein, ispirata ai viaggi on the road e dedicata a chi sceglie di inseguire i propri sogni e scegliere l’avventura alla ricerca di se stessi. 

Se dici Aviator quando parli di occhiali pensi subito a quell’occhiale a goccia che ha fatto storia ed è diventato sinonimo di un brand. L’inizio di tutto è partito dalla necessità di difendere gli aviatori dell’US Air Force dai disturbi causati dall’intensità della luce solare, fu così che nel 1936 le celebri lenti verdi antiriflesso fecero il loro esordio nelle forze aeree americane , per venire poi commercializzate a partire dal 1937 con una montatura di plastica che venne poi sostituita dal restyling dell’anno successivo con il metallo, quando venne registrato il marchio Ray- Ban Aviator . Il potenziale di questi speciali occhiali si rivela enorme nel giro di pochissimo tempo, tanto che nello stesso anno, viene lanciato il modello Shooter , che introduce le lenti giallo chiaro, ideali in condizioni di foschia grazie alla capacità di mettere a fuoco i dettagli e di minimizzare l’effetto della nebbia filtrando la luce blu, e  l’iconico cerchio “portasigaretta” centrale, pensato per lasciare al tiratore le mani libere. Seguirà nel 1939 Outdoorsman, con la barra frontale e i terminali delle aste rivestiti negli anni in madreperla o in pelle. Ovviamente, il nome stesso suggerisce una clientela di riferimento unicamente maschile: cacciatori, pescatori, sportivi e poliziotti. Con la seconda guerra mondiale, la ricerca di Ray- Ban per i piloti dell’aeronautica militare americana, porta alle lenti a specchio sfumate, per una protezione ancora maggiore nella parte superiore, mentre  la parte inferiore è lasciata al naturale per consentire una visione più chiara della plancia dell’aereo. L’euforia del dopoguerra e la popolarità degli eroi dei cieli consacrata dalle pellicole di Hollywood, danno inizio all’ascesa dei Ray- Ban verso la leggenda e con il Wayfarer, nato nel 1952 e reso un must da star come James Dean nel 55 in Gioventù bruciata e Audrey Hepburn nel 61 in Colazione da Tiffany, la meta è raggiunta , consolidata nel tempo da altri cult movie come The Blues Brothers , del 1980, dove  Dan Aykroyd e John Belushi hanno i Wayfarer incollati alla faccia anche di notte, come Bob Dylan nella vita. Nel 1957, Wayfarer Caravan, la variante squadrata degli Aviator, aggiunge un’altra icona al mito Ray- Ban, e infine, un altro più recente must : il Clubmaster, nato nel 1986.  Ma al di là dei celebri e famosissimi fratelli, la mitica lente a goccia, nella sua incrollabile modernità, rimane sempre e comunque il passaporto per l’eternità, il vero e unico DNA della storia Ray- Ban.

 

 

2018 summer SUNGLASSES

 

26 APRILE 2018

 

  • AVIATOR1 ADIDAS ORIGINALS , 2 ERIC STEGINSKY, 3 DIOR SUNGLASSES
  • GATTO O FARFALLA ? 1 PERSOL, 2 SAINT LAURENT EYEWEAR, 3 GIGI HADID FOR VOGUE EYEWEAR, 4 VALENTINO EYEWEAR, 5 DOLCE & GABBANA EYEWEAR
  • GATTO O FARFALLA ? 1 EYEPETIZER, 2 DOLCE & GABBANA EYEWEAR, 3 MIU MIU EYEWEAR, 4 LE SPECS
  • FORME LIBERE1 MARNI EYEWEAR, 2 PAWAKA, 3 EYEPETIZER
  • FORME LIBERE1 CALVIN KLEIN EYEWEAR, 2 FENDI, 3 PAWAKA
  • NERO FOREVER1 PERSOL, 2 VOGUE EYEWEAR, 3 PERSOL
  • NERO DESIGN1 ALAIN MIKLI LUNETTES, 2 YOHJI YAMAMOTO EYEWEAR, 3 PRADA EYEWEAR, 4 PRADA EYEWEAR
  • NERO ROCK1 PRADA EYEWEAR, 2 ALEXANDRE VAUTIER BY ALAIN MIKLI LUNETTES, 3 PUGNALE, 4 MIU MIU EYEWEAR, 5 PUGNALE
  • GIRO GIRO TONDO1 VALENTINO EYEWEAR, 2 DOLCE & GABBANA EYEWEAR
  • GIRO GIRO TONDO1 GIORGIO ARMANI EYEWEAR, 2 EMPORIO ARMANI EYEWEAR, 3 MIU MIU EYEWEAR
  • IL COLORE GIALLO1 LINDA FARROW, 2 DIOR SUNGLASSES
  • IL COLORE GIALLO1 CHARLIE MAX, 2 OCCHIALERIA ARTIGIANA, 3 EYEPETIZER, 4 PAUL SMITH SPECTACLES
  • CLASSICI MA NON TROPPO1 MARNI EYEWEAR, 2 PUGNALE
  • CLASSICI MA NON TROPPO1 PRADA EYEWEAR, 2 BURBERRY EYEWEAR, 3 MIU MIU EYEWEAR, 4 RAY- BAN
  • MAXIMALIST1 VERSACE EYEWEAR, 2 JIMMY CHOO SUNGLASSES, 3 CHANEL, 4 GUCCI EYEWEAR, 5 HANI RACHID FOR PUGNALE
  • MAXIMALIST1 PUGNALE, 2 DOLCE & GABBANA EYEWEAR, 3 ALAIN MIKLI LUNETTES

 

 LE SPECS    PAWAKA    LINDA FARROW

Lontanissimi i tempi in cui gli occhiali da sole servivano principalmente a proteggersi dalla luce solare o dagli sguardi. Oggi sono parte integrante del look svelando la personalità di chi li indossa. Lenti e montature di ogni colore e forme sempre più all’avanguardia sono i complementi irrinunciabili del nostro umore e la scelta è così ampia che riempirebbe centinaia di pagine o decine di gigabyte. L’aviatore non ha mai perso terreno, e resistono strenuamente, anche perchè stanno bene a quasi tutti, le lenti tonde. Gatto o farfalla, divertenti e glam, piacciono sempre moltissimo e sono tornati ufficialmente di moda. Montature leggere e sottili e grande ritorno del metallo. Occhiali disegnati da firme del design, come la recente collaborazione dell’artista e architetto Hani  Rashid per la capsule collection di Pugnale, tra le proposte più interessanti. Un musti i classici rivisitati, come il nero vintage di Persol, fino al rock mood, sempre nero, ovviamente. Un colore ? Il giallo.

 

 

milano DESIGN WEEK

15 APRILE 2018

 

 

  • MARNI, LA VEREDALA VEREDA DI MARNI, VIALE UMBRIA 42
  • FERROLUCE RETRO' IBISPACE DESIGN, RAINBOW DISTRICT, PORTA VENEZIA.
  • A SINISTRA : 5X5 BY KUNIHIRO KOBAYASH , A DESTRA: HORGENGLARUSVENTURA FUTURE, FUTURDOME.- VENTURA CENTRALE. VENTURA - LAMBRATE
  • CC- TAPIS RHO FIERA
  • ELENA RURUA. DISCOVERING. SUPERDESIGNSHOW, VIA TORTONA 27
  •  MAURO MORI  New LongDESIGN + SENSIBILE. SPAZIO MAURO MORI, MUNICIPIO 5 DISTRICT
  • A SINISTRA JAPAN DESIGN WEEK,  A DESTRA : MELOGRANO BLU SUPERDESIGNSHOW . VIA TORTONA 27
  • MILLIM STUDIO. S.U.P. SPORT UTILITY PRODUCT VENTURA FUTURE. LAMBRATE - VENTURA
  • FAS PENDEZZA: FLAMINGO CALCIOBALILLA IN LEGNO LACCATO. DA VIVIENNE WESTWOOD, CORSO VENEZIA 25
  • RAINBOW DISTRICT
  • A SINISTRA: VASI DI VISI , VALERIA PETRONE. A DESTRA: CORALLA MAIURI, PIAZZA DEL POPOLOVALERIA PETRONE,DESIGN + SOLIDALE, PACTA SALONE, MUNICIPIO 5 DISTRICT. CORALLA MAIURI, PALAZZO VISCONTI, VIA CINO DEL DUCA 8. MILANO DURINI DESIGN.
  • Lavazza-Tiny -  ToiletPaperTEMPORARY" POP" BAR. FOOD MUSICA E DESIGN. MEDIATECA SANTA TERESA, VIA DELLA MOSCOVA 28.
  • CAKE  KALK. MOTOCICLO ELETTRICO. HEMMA- STORIES OF HOME, VIA BALZAN 4. BRERA DISTRICT
  •  FRANCESCA CESTER risciòsolidaleDESIGN + SENSIBILE.. CASCINA CHIESA ROSSA, MUNICIPIO 5 DISTRICT.
  • ARCHITETTURA IN CORTO CICLO DI CORTOMETRAGGI SULL'INNOVAZIONE E LE TENDENZE DELL'ARCHITETTURA CONTEMPORANEA. XPERIENCE HUB, VIA GASPARE BUGATTI 16/ 18. ZONA TORTONA.
  • RAINBOW DISTRICT

 

Al via la Design Week, attesissimo appuntamento internazionale in onda a Fieramilanocity con il Salone del Mobile e il collaudatissimo Fuorisalone diviso in 11 zone della città. Lunedi’ 16, ad aprire la grande festa, la mostra evento nei cortili dell’Università Statale, dove il tema, a cura di Interni è House- in – motion, rapporto tra uomo e tecnologia con uno sguardo al futuro dell’abitare. Nel cortile principale l’installazione di Piero Lissoni è un assemblaggio di dodici container sovrapposti dai colori accesi che ricordano le abitazioni caraibiche. All’interno dei tre container alla base, una mostra fotografica dedicata ad Haiti, racconta la realtà della vita tra gli slums in uno degli stati più poveri del mondo. Il ricavato delle fotografie in vendita, sarà devoluto alla fondazione Francesca Rava per la costruzione di nuove case sull’isola. Cells, installazione di Filippo Taidelli, proietta lo spettatore ad uno sguardo sul futuro della sanità e la cura alla persona. Sono due cellule di vetro di eguali dimensioni: la prima è pensata per amplificare il rapporto con l’ambiente come elemento terapeutico, mentre la seconda sarà in grado di riprodurre la luce solare in tutto l’arco delle 24 ore. Visionair, una moderna struttura a prisma composta di moduli di acciaio riflettenti, offre al suo interno una dimensione surreale e capovolta della realtà: da casa che accoglie e protegge a metafora di una grande porta per accedere all’universo dell’innovazione. All’interno, una video installazione con un gioco di specchi che crea un’immagine astratta dall’esterno e immersiva dall’interno. L’installazione è visitabile gratuitamente e sarà anche palcoscenico di performance ed eventi speciali. Martedì 17 il primo giorno ufficiale della Design Week, si festeggia invece in Triennale, con un’opening dalle 20 alle 24, con la performance musicale a cura di Paquita Gordon:  suoni della natura, percussioni dal vivo e musiche in vinile di varie epoche ed origini geografiche. Da vedere in Triennale, Storie. Il design Italiano. La storia e le storie del design italiano attraverso 180 pezzi iconici del Novecento, con 5 focus tematici: Geografia, Comunicazione, Politica,Tecnologia ed Economia, e una lettura del contemporaneo. E questo è solo l’inizio. In programma più di mille eventi, ( 1.300 )  con un’attenzione speciale ai giovani talenti el design e alla manifattura digitale, attraverso tutti i distretti del Fuorisalone. CHIUNQUE PENSI DI RIUSCIRE A VEDERE QUASI TUTTO, SI ILLUDE DI ESSERE UN SUPEREROE. Anche se le guide sono tante e dettagliatissime, solo Lambrate e Tortona prendono un intero giorno ciascuno, se non ci si sofferma troppo, quindi l’unico modo possibile per destreggiarsi in mezzo a questa fantastica babele, è focalizzarsi sui temi che interessano di più e, naturalmente, farsi una scaletta a zone. Qui un piccolo riassunto, e buona Week Design !

TORTONA – PORTA GENOVA da quest’anno ha apposita web app dedicata alla zona.

SuperDesignShow al Supersudio Più  quest’anno si concentrerà sul tema Only the best, con tutte le novità in fatto di design. Quattro gli highlight più attesi: la mostra personale di Nendo, il marchio ad alto tasso di tecnologia e sostenibilità Dassault Systèmes con un progetto di Kengo Kuma, la mostra Smart City (fino a metà maggio) e il Superloft, ovvero la casa realizzata con i nomi top brand del design made in Italy. Protagoniste le novità di settore e le proposte firmate sia da talenti emergenti sia da nomi celebri, che si concentreranno su temi quali la ricerca dei materiali, le smart city, il city making e le nuove forme di progettazione e di rigenerazione urbana. Architour gratuiti del distretto, organizzati dall’Associazione Tortona Area Lab: esplorare il quartiere, guidati da esperti architetti. Organizzati in collaborazione con Aim – Associazione Interessi Metropolitani, i tour durano circa due ore e si svolgono solo su prenotazione, toccando tre location che siglano il rapporto tra moda e design: Armani Silos, Labirinto di Arnaldo Pomodoro e Tortona 37 (mercoledì 18 e venerdì 20 aprile, posti limitati; per info e prenotazioni eventi@aim.milano.it. La mostra Trouble Making. Who’s making the city? commissionata da Base Milano e curata da Raumplan è un’indagine sui fenomeni di massa e le reti virtuali che stanno modificando le nostre città. Fenomeni come la sharing economy, l’home sharing e l’informazione online fai-da- te saranno analizzati nel corso dell’esposizione, con lavori di artisti, designer e videomaker  durante il Fuorisalone 2018 Base Milano ospiterà un programma di serate musicali dall’ora dell’aperitivo a notte, con una programmazione a cura di Radio Raheem – la web radio indipendente di Milano – che proporrà brani e interviste agli attori del design. In via Tortona 5 Tortona Rocks, Il meglio del design internazionale e dell’interazione tra Europa e Asia, tra contaminazioni, tecnologia e nuovi scenari dell’abitare.

LAMBRATE  –  VENTURA

Per il sesto anno consecutivo  Din – Design In, l’evento organizzato da Promotedesign.it, in via Massimiano 6 : un capannone industriale di 2 mila metri quadrati di design internazionale; talento e  prodotti di designer, accademie e architetti da ogni parte di mondo. Tra le scuole presenti, NID, Nuovo Istituto di Design, Accademia Umprum delle arti, dell’architettura e del design di Praga e Academie Artemis di Amsterdam. Street Food Experience nel Giardino Ventura, in via Ventura 12. Qui, a ogni ora del giorno cibo di strada italiano (e non solo), e  ultime tendenze in tema di sapori e design, tra show cooking e lezioni di chef. Dall’ora dell’aperitivo fino a tarda sera, dj-set .Negli spazi di via Ventura 3, la programmazione di Shared House: Architettura Co-Individuale, che approfondirà con incontri e dibattiti il tema contemporaneo delle case con ambienti condivisi. Allo Spazio Donno di via Conte Rosso 36,  esposti in anteprima progetti legati alla domotica.

5 VIE

Via Santa Marta, Via Santa Maria Podone, Via Santa Maria Fulcorina, Via Bocchetto e Via del Bollo. lI focus del distretto delle 5vie quest’anno è sul connubio tra ricerca, arte e savoir faire.  La mostra Unsighted a cura di Nicolas Bellavance-Lecompte è allestita in via Cesare Correnti 14: vengono esposti i lavori di designer da tutto il mondo, a cui è stato chiesto di concepire dei pezzi senza conoscere la contestualizzazione o la destinazione finale. Sempre in via Cesare Correnti 14,  Arcadia, un’installazione immersiva e sensoriale a cura di Alice Stori Liechtenstein. Protagonista Sara Ricciardi, giovane promessa del design, finalista dell’Officine Panerai Next Generation Designer Award..

ZONA SANTAMBROGIO

A DOUTDESign, negli spazi dell’ex convento di via San Vittore 49, protagonista è  la creatività di progettisti under 35. Mostra incentrata su start-up e progetti emergenti dedicati all’arredamento,  accessori, Interni e studio del prodotto, con un occhio di riguardo alla sostenibilità, ai materiali usati e al loro impatto ambientale. In via Olona 25 l’appuntamento è con Avanzamento Progressivo – Altrove Festival: dalle 11.00 alle 21.00, un laboratorio aperto dove poter incontrare artisti e prendere parte ad eventi multidisciplinari come live painting, laboratori di rilegatoria, sfilate, talk sullo stato dell’arte contemporanea, proiezioni di video e documentari, e selezione di musica in vinile.

ISOLA DESIGN DISTRIC

Coinvolgimento, per la prima volta, del Palazzo della Regione Lombardia, che accoglie, all’interno dei 4 mila metri quadrati di piazza Città di Lombardia, Milan col coeur in man: le installazioni di arredo urbano in alluminio riciclato ispirate all’amore della città e delle sue istituzioni per il design, firmate dal designer e artista Stefano Rossetti  Il panoramico 39° piano del Palazzo della Regione Lombardia è eccezionalmente aperto per tutta la settimana e ospita la mostra Design Answers, con una selezione di oggetti. premiati nelle varie edizioni del Compasso d’Oro. Botteghe artigianali, cortili privati e location nascoste si aprono al pubblico per ospitare le opere di giovani designer, brand emergenti, installazioni, workshop ed eventi. Grandi presenze internazionali con esposizioni che corrono lungo il fil rouge del tema Rethinking Materials, con un focus sui materiali ecosostenibili.Tutti i giorni fino a mezzanotte, eventi, esposizioni collettive, installazioni. Latinoamerican Contemporary Design, esposizione organizzata da eiDesign, con un collettivo di 9 designer sudamericani che fondono oggetti di design con l’attualità e l’identità di ogni paese.

PORTA NUOVA : INNOVATION DISTRICT

Immaginare il percorso che ci condurrà verso la città ideale: una città fatta di strade, edifici, servizi, oggetti ma anche di intrattenimento e, soprattutto, una città sempre più a misura d’uomo, che stimoli uno stile di vita sostenibile. Tra gli eventi di punta di iDD Innovation Design District sono gli Icon Design Talks, che offrono al pubblico la possibilità di ascoltare la voce dei protagonisti dell’architettura e del design presso la Microsoft House, l’Anteo Palazzo del Cinema e il Volvo Studio. Tra gli ospiti David Adjaye, Michael Anastassiades, Guido Canali, Hans Ulrich Obrist, Stefano Boeri, Formafantasma, Konstantin Grcic, Studio Swine, Jan Boelen Liu Xiaodu, Atelier Biagetti, Andrea Boschetti, Giulio Cappellini, Stefan Diez. Edison LightHenge, un’opera luminosa curata da Stefano Boeri Architetti, è una piazza nella piazza, di giorno pensata per ricaricarsi, e una vera e propria scultura luminosa dopo il tramonto.

PORTA VENEZIA: RAINBOW DISTRICT

Il distretto arcobaleno e la libertà di espressione: dal genio artistico di Elio Fiorucci, creativo, viaggiatore  alla ricerca costante di colori, luci, simboli e oggetti da lui poi trasformati in pezzi iconici e cult, .per arrivare al tropicalismo dell’urban artist spagnolo Antonyo Marest

BRERA DESIGN DISTRICT

MILANO DURINI DESIGN

AREA PORTA ROMANA

IN BOVISA

e segnaliamo :

MARNI –  Le veredas della Colombia, piccolissimi insediamenti urbani che si sviluppano intorno a una o due strade o a degli agglomerati di case dove ognuno, con il suo saper fare, è un pilastro della comunità, sono i protagonisti de La Vereda di Marni, installazione che presenta la nuova collezione di arredi e accessori del brand. Come per le edizioni passate, l’evento del Salone del Mobile, sostiene un progetto benefico rivolto all’infanzia; parte del ricavato proveniente dalle vendite dei prodotti finanzierà il progetto “La casa sull’albero”, promosso da Piccolo Principe S.C.S Onlus, per dare sostegno ai minori e alle famiglie che intraprendono il cammino dell’adozione e dell’affidamento nella provincia di Milano. 

La Vereda di Marni  Viale Umbria 42, Milano
dal 19 al 22 aprile

LAVAZZA – Inaugura insieme a TOILETPAPER uno speciale temporary bar: atmosfere pop ispirate alla nuova macchina per l’espresso Tiny  e una serie di eventi unici che coniugano food, musica e design con eventi a cura di Rollover Milano.

OH, MY POP! LAVAZZA TINY BAR DREAMED BY TOILETPAPER
Mediateca Santa Teresa
Via della Moscova, 28
17-22 aprile

DESIGN PRIDE + PARTY PIAZZA AFFARI 2018 – Il design brand italiano Seletti, in collaborazione con l’agenzia Paridevitale, anche quest’anno invade le 5VIE con il pop-party della Design Week: il DESIGN PRIDE. Per il terzo anno consecutivo la street parade del design attraverserà la città invitando tutti a celebrare la creatività unendosi al corteo di carri, musica, balli, performance. Il Design Pride prenil derà il via 18 aprile 2018 da piazza Castello (angolo via Minghetti) alle ore 18.00, e arriverà in Piazza Affari dove la festa continuerà per tutta la serata. Oltre ai marchi (Seletti, Gufram, Toiletpaper, Heineken, Saviola, Hospitality Truck), in questa edizione saranno tanti i designer che sfileranno condividendo i propri progetti più rappresentativi, come il duo olandese Studio Job e Marcantonio, e gli studenti dello IED – Istituto Europeo di Design di Milano.

Design Pride + Party
Mercoledì 18 aprile 2018,
dalle 18.00 alle 24.00
Partenza: Piazza Castello (angolo via Minghetti)
Party Piazza Affari

KARTELL  trasforma il flasgship store di Via Turati in una galleria d’arte ospitando i contributi di artisti provenienti da mondi (e generazioni) differenti tutti dedicati all’X Generation

Kartell Crossing Generation
c/o Kartell Flagship Store
Via Turati, angolo Via Carlo Porta 1
17-22 aprile

GUFRAM ricrea per la Milano Design Week una discoteca immaginifica e surrerale. Nello uno spazio überpop di Disco Gufram si incontreranno i progetti degli italiani Atelier Biagetti , degli olandesi ROTGANZEN e dei francesi GGSV.
Disco Gufram
Mediateca Santa Teresa
Via della Moscova 28, Milano
17 – 21 aprile 2018

EATALY MILANO SMERALDO – Un progetto di agricoltura urbana fuori-suolo, promosso e ideato da Eataly Milano Smeraldo che nasce dalla collaborazione tra Liveinslums Onlus e una serie di associazioni e gruppi attivi nel campo della pratica dell’agricoltura urbana e del design ecologico e sociale. MI-ORTO sarà l’occasione per avvicinare l’agricoltura alla città grazie a un’installazione di orti-mobili e sedute incorporate che trasformerà la piazza. MI–ORTO
c/o Eataly Smeraldo
Piazza XXV Aprile, 10, Milano
17-22 aprile

NAPAPIJRI presenta la sua nuova linea avant-garde Ze-Nit con l’installazione #Futurehood che racconta il futuro della città e la sua dimensione più local: il neighborhood, il vicinato. #Futurehood, vero e proprio incubatore di installazioni, interazioni, workshop, performance, talk, ologrammi sul futuro delle città a partire da Milano. Tanti gli ospiti tra cui Stefano Boeri, Alessandro Guerriero, Rachaporn Choochuey, Stefano Mirti e Bruce Sterling

Ze-Knit #Futurehood exhibition
via Tortona 31, Milano
17 – 22 Aprile

MILAN DESIGN MARKET – l’Isola Design District ospiterà la terza edizione di Milan Design Market, mostra mercato che dal 17 al 22 aprile metterà in scena il meglio del design proveniente dalle più interessanti realtà emergenti del panorama internazionale. Tra il Pop-Up Store in cui si potranno acquistare i lavori e le opere di numerosi designer emergenti selezionate tra più di 1000 candidati, le aree dedicate a startup e studi di design e future food con il Design Bar allestito dalla designer Federica Cristaudo, gestito in collaborazione con Momento, nuovissima realtà culinaria milanese specializzata in piccole porzioni di piatti gourmet e cocktail da sogno, il Birrificio La Ribalta e INK EAT, che stamperà su torte e milkshake immagini a scelta, il Milan Design Market si riconferma uno dei must-place del Fuorisalone.

Milan Design Market
c/o Studio Fotografico Gianni Rizzotti
Via Pastrengo, 14, Milano
dal 17 al 22 aprile 2018

CARACOL STUDIO al Bosco Verticale sarà protagonista di una “performance” incredibile: durante il Fuorisalone 2018, un braccio meccanico realizzerà live un parco giochi per bambini grazie a una serie di stampanti 3D e con materiali riciclati e riciclabili al 100%.

3D Printed Playground
Bosco Verticale, qrte Isola, Milano
dal 17 al 22 aprile 2018

ABLE TO design + art – Designer, artisti e aziende si incontrano nello storico chiostro di San Marco che diviene una agorà sospesa tra saper-fare artigianale e tecnologia, celebrando l’incontro tra tradizione dei mestieri, sperimentazione del design e ricerca artistica.

ABLE TO design + art
p.za San Marco, Milano
17-22 aprile 2018

SOURCE  è presente alla Design Week con l’evento/esposizione Lovely Waste: 43 designer e 12 aziende si confronteranno sul tema dell’economia circolare attraverso una serie di progetti, eventi ed esposizioni. Come Oxygen-18 installazione collocata all’esterno della location e realizzata da Luca Alessandrini e Giacomo Garziano e il progetto n. zero sul tema del recupero degli scarti di produzione sviluppato dai designer Francesco Fusillo, Alberto Ghirardello, Filippo Protasoni e Sebastiano Tonelli e con il supporto dell’azienda toscana WooClass. A questi si affiancheranno tutti i progetti, divisi in cinque macro categorie, dei giovani designer che hanno aderito alla call di Source.
Lovely Waste
via Spalato 11, Milano
17-22 aprile

SOUNDSCAPE – In anteprima mondiale alla Milano Design Week di quest’anno, AGC Asahi Glass insieme all’architetto giapponese Motosuke Mandai presenta “Soundscape”: una sorprendente installazione realizzata con un vetro di ultima generazione in grado di produrre effetti sonori del tutto inediti.

Ventura Centrale, Via Ferrante Aporti 13, Milano
17-22 aprile

 

 

 

sneakers VOL. II

9 Aprile 2018

 

  • ADIDAS
  • ADIDAS,  ASICS
  • DIESEL,  OFF WHITE,  BENSIMON X 10 CORSO COMO
  • GOLDEN GOOSE
  • NIKE
  • SUPERGA X ALEXA CHUNG
  • ADIDAS
  • PALLADIUM,   ADIDAS X RAF SIMONS
  • SAUCONY ORIGINALS,   PALM ANGELS
  • CONVERSE
  • VANS,  REEBOK
  • ONITSUKA TIGER
  • CONVERSE

 

PALLADIUM     OFF WHITE

Sneakers, ancora e sempre. Abbiamo già parlato delle sneakers iper luxury, ed ora parliamo dei marchi storici, quelli che della filosofia dello streetwear hanno fatto da portabandiera e, diciamolo, che la maggior parte di noi possono permettersi di acquistare senza svenarsi. Parlare di tendenze qui, forse ha un  po ‘meno senso, perché l’offerta di colori, materiali e forme è sconfinata, ma, giusto per dare qualche indicazione, in linea di massima, il bianco, dall’ottico al panna, è in grandissimo rilancio, un back to basic che ha contagiato tutti, dagli stilisti ai leader della “ scarpa da tempo libero “ . Abbinabili con tutto, in questo clima new anni 80, sono un evergreen sempre perfetto e, praticamente, un must, ma, come non lasciarsi tentare dal colore, caleidoscopico riflesso dei nostri altalenanti umori, o dal nero, colore / non colore irrinunciabile passpartout di ogni guardaroba? Qui, una scelta dei neonati modelli di stagione, scelti per par soddisfare chi vuole seguire il candido trend dell’estate o chi segue solo le proprie voglie, dall’originale Adidas Deerupt, o , sempre di Adidas, la rosa baby effetto tricot, alla Bensimon che sembra dipinta a mano per 10 Corso Como, alla candidissima Nike o alla nuova Superga X Alexa Chung in versione alta in tela panna o bassa in vernice. Non mancano mai le Converse, le capostipiti di tutta la categoria, da sempre in tutti i colori e da un po’ proposte anche in capsule collection come l’ultima di J.W. Anderson.