12 FEBBRAIO 2016
Pop – vintage – design, quasi un pezzo di modernariato dallo stile colto, non privo della ricercata ironia che contraddistingue il brand.
MARNI by Marchon collezione primavera / estate. 495 Euro.
10 FEBBRAIO 2016
https://youtu.be/KWaK1Yy5_EM
GIRATO INTERAMENTE CON IPHONE NEL DESERTO DI SONORA, SNOWBIRD TOCCA LE CORDE DEL CUORE CON UNA STORIA DELICATA E ORIGINALE SCRITTA E DIRETTA DA SEAN BAKER PER LA COLLEZIONE DELLA PRIMAVERA ESTATE 2016 DI KENZO.
12 GENNAIO 2016
iL NUOVO FASHION MOVIE DI GUCCI PER LA CAMPAGNA S/S 16. REGIA DI GLEN LUCHFORD.
30 DICEMBRE 2015
https://youtu.be/E5rMCBm5p0M
ANCORA SALDAMENTE AL PRIMO POSTO NELLA CLASSIFICA DEI FASHION MOVIE PIU’ VISTI, E’ UN VIAGGIO NEL VIAGGIO DI UN MARCHIO CHE HA FATTO STORIA, QUELLO DI LOUIS VUITTON, DUE INIZIALI SINONIMO DI UN LUSSO CHE HA ATTRAVERSATO CINQUE GENERAZIONI CON LA PELLETTERIA PIU’ LOGATA DEL MONDO E CHE DA ORMAI PARECCHIE STAGIONI E’ TRA LE MAISON PIU’ GETTONATE ALLE SFILATE PARIGINE.IL FASHION MOVIE E’ STATO CREATO PER LA MOSTRA “VOLEZ, VOGUEZ, VINTAGEZ- LOUIS VUITTON” AL GRAND PALAIS DI PARIGI FINO AL 21 FEBBRAIO 2016.
La mostra :
GRAND PALAIS- Salon d’Honneur
Avenue du Général Eisenhower, Paris 8th
CURATORE Olivier Saillard
DIRETTORE ARTISTICO E SET DESIGNER Robert Carsen
21 DICEMBRE 2015
LOU di SALAR: Clutch multi-color in pelle con borchie piramidali in rilievo. 580€.
Il mood richiama i “70”, ma ad attualizzare la Clutch Lou di Salar, sono le borchie piramidali, particolare che aggiunge una nota rock a questa borsa geometrica e inaspettata che attinge dai colori dei caraibi la sua nota funny.
www.salar.it
18 DICEMBRE 2015
C’è una grande mostra da vedere all’UniCredit Pavillion di Milano, grande perché le opere esposte sono 150, disposte su tre piani e per la gioia di chi guarda, di grandi dimensioni, e perché sono state accuratamente scelte dall’archivio fotografico di Gabriele Basilico, uno dei più grandi fotografi dei nostri tempi, prematuramente scomparso nel 2013. Milanese di nascita e nel cuore, Basilico ha fotografato con un’introspezione speciale che gli veniva dalla passione per la storia e la poesia contenuta nei luoghi e soprattutto nelle città. Milano Ritratti di Fabbriche, una delle sue più famose serie, realizzata tra il 78 e l’80, ha dato inizio al minuzioso, magico viaggio di indagine sul tema delle città e delle sue modificazioni nel tempo. Passando attraverso circa 50 città del mondo, dalle metropoli alle coste della serie Bord de Mer, il percorso della mostra si chiude idealmente nell’area di Porta Nuova, nella stessa Milano dove aveva avuto inizio, ai tempi di Ritratti di Fabbriche, con le riprese del mutamento della città durante i lavori di costruzione dell’area dove oggi, al centro del nuovo cuore pulsante della città, ha sede il luogo dove si celebra una parte dell’immenso lavoro di Basilico. La mostra comprende una serie di filmati, documentari e interviste che mostrano l’artista al lavoro e ne colgono e documentano l’umanità. Il titolo della mostra è Ascolto il tuo cuore, città. ed è stata curata da Walter Guadagnini con la collaborazione di Giovanna Calvenzi, il catalogo è edito da Skira.
Da gennaio sono previsti 4 appuntamenti aperti a tutti gli appassionati, sulla vita e il lavoro di Gabriele Basilico. I relatori saranno Stefano Boeri il 12 , Luca Doninelli il 14, Michele De Lucchi il 19 e Toni Thorimbert il 26 .
Dal 18 dicembre 2015 al 3o gennaio2015 all’ UniCredit Pavillion Piazza Gae Aulenti 12 Milano.
Orario mostra : 10.00 – 19.00 – chiuso il lunedì
20 NOVEMBRE 2015
L’ANNUALE APPUNTAMENTO DI TORINO FILM FESTIVAL ( 20- 28 NOVEMBRE ) APRE IL CONCORSO CON UN FILM GIRATO NELLO STILE CINEMA – VERITA’, IL TOCCANTE, MA ANCHE DIVERTENTE “GOD BLESS THE CHILD ” IN PROGRAMMA SABATO 21. Il film racconta della giornata in totale libertà di cinque fratelli. La madre li ha praticamente abbandonati e a far loro da baby sitter, prova la sorella maggiore. Ovviamente il caos prende il sopravvento, ma oltre ai litigi, la tenerezza e l’amore sono la parte magica di questo piccolo film girato in povertà da Robert Machoian e Rodrigo Ojeda-Beck.
I 205 titoli divisi tra le varie sezioni, comprendono le retrospettive, dove sarà possibile vedere alcuni film rari, e 50 anteprime mondiali, ma il concorso ufficiale, Torino 33, è come sempre dedicato ad opere prime,seconde e terze che come tema centrale, in questa edizione, hanno la famiglia, i giovani e i problemi del quotidiano, suddivisi in 15 lungometraggi, 11 documentari nel concorso internazionale e 9 in quello italiano. Sul sito del festival, tutto il programma, le gallery, info e news.
30 OTTOBRE 2015
17 SETTEMBRE 2015
Look Ilaria Nistri
Abito salopette Ottod’Ame
Blusa Ilaria Nistri
IL SUO NOME D’ARTE ALLA THE LAB MODELS, LA SUA AGENZIA, E’ NASTYA T, GLI OCCHI E GLI ZIGOMI ALTI DESCRIVONO SUBITO LA SUA APPARTENENZA ETNICA. IL VISO DA PRINCIPESSA BIELORUSSA, SEMBRA UN PO’DISTACCATO, ALTERO, INVECE APPENA ARRIVA SORRIDE E SCATENA INTORNO A SE’ LA SUA ENERGIA POSITIVA.
Da quanto tempo fai la modella? Ho fatto il mio primo viaggio come modella 5 anni fa, ma era più importante finire gli studi, e non potevo fare la modella a tempo pieno
Che cosa ti piace di più del tuo lavoro ? Sono cresciuta in una famiglia di artisti e durante l’infanzia le mie favole preferite erano le storie della vita di Gauguin, Renoir, Modigliani.. ho sempre sentito la necessità di creare bellezza, in qualche modo. Fare la modella mi dà l’opportunità di soddisfare le mie esigenze artistiche attraverso gli shooting, inoltre questa è una grande occasione per vedere il mondo, dalle grandi città, ai piccoli centri di charme. L’esperienza del viaggio porta a conoscere culture diverse e molte persone straordinarie, che non avresti incontrato in una vita” normale”, e anche questo è un aspetto molto importante di questo lavoro.
Come descriveresti il tuo stile? Sicuramente non sono una fashion victim, preferisco qualcosa di stiloso, che non perde di fascino la prossima stagione, che sia cool, non classico, sport-chic, elegante. Credo che avere un proprio stile,un’ ‘immagine giusta, sia molto importante per una modella.
Quale è il tuo hobby quando sei lontana dai set e dalle passerelle? Come ho già detto, fare la modella soddisfa le mie ambizioni creative, ma è così forte il bisogno di esprimere e di fare altro, che sto facendo fotografia. Quando torno a casa scatto modelli e clienti privati, mi piace molto la fase di ripresa e ritocco. Mi piace dipingere, prevalentemente olio su tela. Anche fare sport è uno dei miei hobbies preferiti, Mi piace molto fare esperienze nuove e differenti tipi di sport come il calcio la boxe, per esempio, e anche correre.Correre, ascoltare musica e meditare. Di solito, faccio 15- 20 km, così ho molto tempo per concentrarmi e meditare.
Chi sono i tuoi modelli di riferimento? I miei modelli di riferimento nella vita sono mia nonna e mia madre, nella fotografia sono Jean-Paul Goude e Patrick Demarchelier. Credo che un ideale di immagine non debba essere un modello, ma un fotografo, per orientarti,ispirarti e imparare.
Come modella ti capita di viaggiare molto. In quale città ti piacerebbe vivere ? Ci sono molte città che adoro, ma onestamente, preferisco città a dimensione umana, con una grande storia e dall’architettura unica. Stoccarda, Firenze, Bath, sono esempi perfetti di charme e di quiete.
Quale è la tua idea di giornata perfetta? Il mio giorno perfetto è trascorrere un giorno con la mia famiglia, in un posto dove non siamo mai stati.
Cosa apprezzi di più nelle persone? Mi piace una grande energia positiva, che di solito è accompagnata dall’onestà, dall’umorismo, da un cuore gentile, una mente aperta e un grande amore per il mondo.
HER STAGE NAME AT LAB MODELS, HER AGENCY, IS NASTYA T. HER EYES AND HIGH CHEEKBONES IMMEDIATLY DESCRIBE HER ETHNICITY. HER BELARUSIAN PRINCESS LIKE VISAGE SEEMS A LITTLE DISTANT, HAUGHTY. INSTEAD, AS SOON AS SHE ARRIVES, HER SMILE PROVOKES ALL AROUND AND EXPLOSION OF JOY.
How long have you been modeling? I had my first model trip around 5 years ago, but due to privilege value of education, I didn’t model full time those times.
What do you love most about your job? I grew up in artistic family and in childhood I my favorite “fairy tales” were life stories of Gauguin, Renoir, Modigliani… I always had a need to create beauty in some way. Modeling gives me this opportunity and I satisfy my artistic needs through shootings. Moreover, that is a great chance to see the world – from biggest fashion cities to small charming towns. This traveling experience also involve meeting great cultures and different amazing people, whom you’d never meet in “normal” life. That is also a very important aspect of being a model.
How would you describe your own style? I’m definitely not a fashion victim. I prefer stylish things, that ate not loosing it’s charm next season, cool, not very classical, sometimes sport chic, but elegant. I believe, that having unique image and style in the flow of everyday changing fashion is very important for a successful model.
What ‘s your hobbies when you’re far from set or catwalks? As I said, I do modeling mostly for reason to satisfy my creative ambitions, but actually being so strong, they don’t leave me during my vocations, so I’m doing photography back home. I shoot models as well as private clients. I really enjoy the phases of shooting and retouching. I also paint, prefer mostly canvas and oil. Doing sports is one of my biggest hobbies too: I simply love experiencing new different kinds of sport, as football and boxing, for example, and also running. I adore running, sounds funny, but I meditate during my cross. Usually I run up to 15-20 km and I have lots of time to concentrate and meditate.
Who are your role models? My role models in life are my granny and my mother, in photography – Jean-Paul Goude and Patrick Demarchelier. I believe, that your ideal in picture should be not a model, but a photographer, that orienteer is much more inspiring and able to teach.
As a model you may happen to travel a lot. In which city you would like to settle down? There are plenty if cities I adore. To be honest, I prefer middle size towns with great history and unique architecture face, – Stuttgart, Florence, Bath are perfect examples of such charming and quiet places.
What’s your idea of the perfect day? My perfect day is that, spent with my whole family in a place we’ve never been.
What do you appreciate the most in people? In people I appreciate big positive energy, that is usually coming with a set of honesty, good sense of humor, kind heart, open mind and big love to the world.
15 SETTEMBRE 2015
The driver-Rag & Bone – by Michael Pitt
PRECEDE E SEGNA L’INIZIO DELLA SETTIMANA DELLA MODA, LA TRE GIORNI DELLA SECONDA EDIZIONE DEL FASHION FILM FESTIVAL MILANO CHE SI SVOLGERA’ AL CINEMA ANTEO DI MILANO DAL 20 AL 22 SETTEMBRE.
Per il concorso sono stati selezionati 80 film tra i 600 pervenuti da 45 Paesi, attraverso una registrazione completamente gratuita, che faranno parte di una full immersion tra moda, arte e cinema con talk e dibattiti moderati da Claudia Donaldson, direttore del sito, con molti professionisti del settore, e la senior photo editor di Vogue Italia e dell’Uomo Vogue Alessia Gaviano. La giuria sarà composta da FRANCA SOZZANI, il mitico direttore di Vogue Italia,che non ha certo bisogno di presentazioni, da RANKIN, fotografo con al suo attivo ritratti per i Rolling Stones, la regina Elisabetta, David Bowie, editore e co- fondatore di Dazed & Confused, e regista,da BRUNO AVELLAIN, visual artist , regista, fotografo e artista multimediale,il suo film “ L’Odyssee “commissionato da Cartier, e presentato in anteprima al Moma di New York, visto da 200 milioni di spettatori, e che ha ricevuto la bellezza di 45 prestigiosi premi, da LISA IMMORDINO VREELAND, imprenditrice, fashion designer, vincitrice dell’importante premio definito come “ Oscar del design di moda “ del Museo del design di Londra e regista del film “Peggy Guggeneim art addict “ recentemente presentato in anteprima al Tribeca Film Festival, da MARIO CODOGNATO, contemporary art curator, attualmente curatore del Museo 21er Haus di Vienna, lo è stato del Madre, museo di arte contemporanea di Napoli, e di retrospettive di artisti del calibro di Jannis Kounellis, esibizioni di Francesco Clemente, Anish Kapoor, Anselm Kiefer, e della prima retrospettiva museale di Damien Hirst, e da SARA MAINO, senior editor di Vogue Italia e mente di Vogue Talents. Il programma include, per la prima volta, mini fashion film di 15 secondi pensati a misura di social network, e tre giorni di contenuti speciali curati da Nowness, tra film recenti e storie di archivio, con un focus su “Women in Clothes”, una serie di film che esplora il personale rapporto tra le donne e l’abbigliamento, e “ A woman in work , è il talk curato da Claudia Donaldson, con le eccellenze femminili del mondo di arte, cinema e design di moda che parleranno dei loro esordi e di motivazioni e momenti importanti che hanno dato forma e vita alla loro carriera. Non mancheranno film di registi già affermati, grandi marchi e artisti di fama internazionale, e una visione più underground con opere di video artisti, registi e fotografi sperimentali provenienti da esperienze artistiche non correlate al settore della moda. E, last but not least, mentre tutta questa energia creativa attraverserà le sale dell’Anteo, il pubblico digitale, avrà la possibilità di votare il film preferito direttamente sul sito del festival.
Chea, di Giulia Achenza, vincitrice del primo Fashion Film Festival Milano, è il poetico cortometraggio che fa da manifesto a questa edizione.
fashionfilmfestivalmilano.com/it
12 SETTEMBRE 2015
E’ UN POTENTE FILM SULL’AMORE E SULLA SOLITUDINE CHE VINCE IL LEONE A VENEZIA. DESDE ALLA’ ( DA LONTANO ) DELL’ESORDIENTE REGISTA VENEZUELANO LORENZO VIGAS.
Sullo sfondo di una Caracas dove la marginalità e la povertà seminano la violenza, emblema di quello che accade in qualsiasi latitudine del pianeta, questa storia minimale ma intensa, parla di Armando, uomo anaffettivo, dalla vita grigia e piatta, che paga ragazzi per vederli spogliati e masturbarsi. Con uno di questi, Elder, un ragazzo violento cresciuto con la mentalità machista tipica di certe culture, si crea un legame che si nutre degli opposti.Come spesso succede, sotto la violenza di Elder si cela una dolcezza rude, una vulnerabilità inaspettata, che si scopre piano piano con il delinearsi di una identità sessuale “altra”, ma il desiderio di un rapporto amoroso carnale e passionale, non trova risposta nell’anima asettica di Armando. Il film scorre in un’ora e mezza di racconto preciso, sottile, descrivendo, con estrema naturalezza ma con lacerante profondità, due mondi che non si incotreranno mai.
10 SETTEMBRE 2015
OUTSIDERS E RASSEGNE, IMPEGNO POLITICO E CIVILE, CINEMA DI ANIMAZIONE, MUSICA, MASTERCLASS, EVENTI SPECIALI E INCONTRI, UNA KERMESSE DI 10 GIORNI CON UN PROGRAMMA ESPLOSIVO.
E’ il Milano Film Festival. 20 anni e non li dimostra, perché l’entusiasmo e la partecipazione a questo imperdibile festival è sempre altissimo, e lo dimostrano le presenze che invece di mostrare cedimenti e stanchezze, sono in continuo aumento . Il vastissimo programma comprende un concorso internazionale lungometraggi, aperto solo ad opere prime e seconde di registi provenienti da ogni parte del pianeta, tutte in anteprima italiana, alcuni presentati al festival di Cannes, come Lamb, che apre il concorso, del regista etiope Yared Zeleke, o alla Berlinale, al Tribeca Film Festival, al Sundance, a Locarno o a Toronto, tutti applauditissimi, alcuni già vincitori di sezioni speciali, ma ancora senza distribuzione, e un concorso internazionale cortometraggi con 54 opere di registi sotto i 40 anni, e anche qui, titoli già in possesso di premi significativi, oltre alle rassegne fuori concorso con i vari Outsiders, (The Outsiders, The Outsiders cinema, The Outsiders musica,The Oursiders Italia ) alla sezione Colpe di stato, al Focus Animazione. Tutti i film e i corti sono selezionati da un pool di ragazzi appassionati e competenti e questo ha un senso con un festival dedicato a giovani registi alle prime o seconde opere, con produzioni che sperimentano nuovi linguaggi su argomenti socialmente e politicamente impegnati sulle scomode realtà del nostro oggi. Anima militante e democratica, il MFF offre un’APP da scaricare per votare il premio del pubblico, e organizza brainstorming per arricchire e migliorare il già ricchissimo calendario di 10 giorni di incontri, DJ set e concerti live a ingresso gratuito, workshop, eventi e sezioni speciali ( Schermi di Classe, con progetti e lavori degli studenti delle scuole di cinema ) . Non mancano retrospettive importanti come quella che quest’anno è dedicata al documentarista austriaco Nikolaus Geyrhalter, completa di masterclass, e tra altre rare perle, come la storia della diva Renee Maria Falconetti, immortale Giovanna D’Arco di Dreyer, i documentari Fassbinder.To love whitout demands, del regista e storico di cinema danese Christian Braad Thomsen, amico del famoso Rainer, e un inedito Orson Welles Autopsie D’une Legende, di Elisabeth Kapnist.E questo solo nella sezione Outsiders cinema. Insomma, tanta cultura, energia, voglia di fare e di condividere, a Milano, dal 10 al 20 settembre. Sul sito il programma completo di tutto.
23 LUGLIO 2015
Si apre oggi, 23 luglio e terminerà il 31 agosto la terza edizione di PRADA JOURNAL, il concorso letterario internazionale rivolto a scrittori emergenti promosso da PRADA e GIANGIACOMO FELTRINELLI EDITORE. L’obiettivo è quello di creare una piattaforma indipendente di ricerca editoriale aperta a scrittori di tutto il mondo, Nuovi talenti capaci di cogliere le sfumature e le molteplicità della realtà, rielaborandole attraverso i codici della parola scritta. Per i vincitori ci sarà un premio in denaro, i loro racconti verranno pubblicati in eBook all’interno dell’antologia digitale Prada Journal e singolarmente nella collana Zoom di Feltrinelli. I racconti vincitori diventeranno anche protagonisti all’interno di un moderno ‘Teatro di conversazione e scambio’, grazie a un successivo lavoro di trasposizione teatrale. La scelta dei vincitori sarà affidata a una giuria composta da esponenti dell’editoria internazionale. Il tema di quest’anno, su cui gli aspiranti scrittori sono invitati a esprimere la loro creatività, è: “Luci, ombre e miraggi. Non sempre cose e persone sono come le vediamo.”
Per iscriversi : prada.com/journal
12 MAGGIO 2015
E’ alla LEICA GALERIE di Milano la mostra ‘The Western Front ‘ di STANLEY GREENE , fotoreporter statunitense di fama internazionale autore di molti reportage di guerra, tra i quali quello dedicato al conflitto in Cecenia, diventato poi un celebre libro, ( Open Wound ), e vincitore, tra l’altro, del prestigioso Eugene Smith Humanistic Grant e del Getty Award for Editorial Images del 2011.
I 27 scatti selezionati per la mostra, che per la prima volta espone in Italia un’importante parte del lavoro di Greene, sono l’ estratto di una testimonianza unica e preziosa del tempo in cui frequentava e condivideva la vita degli artisti della scena musicale punk della San Francisco ‘70 ‘ / ‘ 80 ‘. Le sue foto fecero di Greene uno dei fotografi più richiesti da band e artisti di quegli anni, e portarono il suo lavoro sui magazine più importanti dell’epoca. ‘The Western Front ‘ è anche un libro, pubblicato da André Frère Edition.
Leica Galerie Milano, Via Mengoni 4
Dal 12 maggio al 28 giugno 2015
Orari: lun 14.30-19.30/ mar-sab 10.30-19.30 – domenica chiuso
Ingresso gratuito
30 APRILE 2015
Si è concluso a Hyeres il 30° festival della moda e della fotografia. Abbiamo selezionato tra i 10 vincitori, alcuni dei molti artisti emersi nella vasta proposta di talenti ispirati dalla moda o dai sobborghi urbani, immagini di luoghi o non luoghi del reale o della memoria, visti attraverso il filtro delle emozioni, come l’arte suggerisce.
EVANGELIA KRANIOTI
Il lavoro di Evangelia Kranioti prende forza e ispirazione dall’antica tradizione marittima del suo paese,la Grecia. Nel 2005, inizia una ricerca artistica e antropologica della vita attraverso i viaggi e, in particolare, dai marinai. Porti e donne formano una possibile coppia archetipica, una metafora affascinante per il viaggio continuo, il desiderio e la relazione dell’uomo con l’Altro. Per capire meglio cosa spinge a questi viaggi un ideale Ulysse e le attese di Penelope, Evangelia Kranioti ha deciso di imbarcarsi come marinaio. Unica donna a bordo,durante i suoi numerosi passaggi su petroliere, navi da carico e navi container della marina mercantile greca, ha toccato i porti di venti paesi. Il lavoro che ha prodotto in questo periodo si esprime attraverso una grande serie fotografica e il suo primo lungometraggio, uscito nel 2015.
POLLY TOOTAL
Fotografa del paesaggio Britannico, Polly Tootal ama viaggiare tra paesi, città e villaggi, attraverso la periferia e la campagna, seguendo i fiumi e la costa. i paesaggi non sono quelli raccomandati dalle giude turistiche, si oppongono a qualsiasi forma evidente di grandezza o di bellezza, per concentrarsi sulle lacune, sugli spazi che attraversiamo ogni giorno, il cui anonmao è tale che le nostre coscienze lo hanno assorbito prima di dimenticarlo. spazi che portano il segno di una importante attività umana, ma allo stesso tempo privi di qualsiasi presenza umana. Frontiere, zone di confine tra città, campagna e industria del tempo libero, residenziale e in disuso, di solito individuate dalla strada, scoperte e osservate da dentro una macchina. questo contribuisce alla strana familiarità che emana da queste immagini, a volte inquietanti sensazioni di dejà vu. Magazzini, centri commerciali,terreni abbandonati,autostrade, parcheggi..non luoghi che riempiono la nostra vita di nascosto; siti di transitorietà. Il contrario dell’anonimato è l’universalità. L’anonimato universale di queste immagini parla di una moderna Gran Bretagna con un tono insolito. Indica al silenzio della vita sterilizzata, iper-moderno, super moderno: l’illusione che la storia è venuta a un punto morto. Banalità, apatia, funzionalismo.
THOMAS ROUSSET
Le fotografie di Thomas Rousset offrono un mix di immagini, realtà ambigue sovrapposte che flirtano costantemente con i confini del reale e l’immaginario e giocano con i codici di fantasia e reale.Il divario tra il qui e l’altrove è difficile: le tracce sono sfocate, tempo e spazio cancellati. Il quadro di basa sulla creazione di decorazioni, spesso ispirate ai colori di Fellini o allla follia di Kusturica. Gli allestimenti sono situazioni assurde e danno vita a un universo pittoresco e giocoso. Ci sono argomenti, soprattutto nella centralità della composizione, che apartengono ad altre culture.Ornamenti e costumi sostengono questo “melting pot” di tradizioni. Le culture sono qui ripensate e si trasformano in trattini. I confini non sono più barriere,ma aree di contatto.Questo è un mondo decisamente utopico, e queste serie, il risultato di una consapevolezza della degradazione del concetto di comunità nel mondo occidentale contemporaneo.
OEZDEN YARULMAZ
Oezden Yorulmaz si concentra sull’importanza del ruolo dell’immagine in termini di definizione stessa nella società occidentale. Il suo lavoro esplora i confini e i limiti della fotografia in quanto tenta di rappresentare la realtà. spesso l’artista si pone come protagonista, attore maschio che interpreta uno scenario o una situazione psicologica in chiave di forma di immagini e luoghi. Ed incontra Jack (“Incontro tra Ed e Jack”), racconta una storia di fantasia attraverso una serie di fotografie che evocano una sequenza di immagini fisse.Utilizzando puntelli e costumi, l’artista cerca di realizzare un personaggio, una situazione tale da riprodurre un ambiente reale, tuttavia, esiste solo entro i confini dello spazio generato dall’immagine.
14 APRILE 2015
E’ all’Hangar Bicocca di Milano e in Italia per la prima volta una personale di Jean Munoz, uno dei più grandi artisti contemporanei scomparso prematuramente nel 2001 a 48 anni. L’esposizione è grandiosa per l’estensione degli spazi e per la presenza di un centinaio di sculture suddivise in 15 delle opere più significative dell’artista, tra le quali la famosa Double Bind, realizzata nel 2001 per la Tate Modern di Londra e mai esposta al pubblico. e che da sola ricopre una superficie di 1500 mq disposti su tre livelli di grande effetto scenico ed emozionale. Le sue espressive creature, protagoniste di storie suggerite dall’artista all’immaginario di chi guarda, incantano per intensità e umanità dal loro mondo quasi monocromatico, fatto di ocra, grigio, bianco e nero, ci parlano attraverso messe in scena che vanno da gruppi di conversazione, ad altri in atteggiamenti aggressivi, ad altri ancora in pose acrobatiche, fino alla drammaticità che ci suggerisce una figura con la corda al collo. L’arte di Munoz, la sua sapiente messa in scena dell’umano, non lascia impassibili, porta alla commozione attraverso un percorso empatico che non si esaurisce davanti all’opera. Ma questa imperdibile mostra, è eccellente anche sotto il profilo dell’allestimento, pensato e curato in modo che il contesto architettonico interagisca con il significato intrinseco delle opere.
A cura di Vicente Todolí, ‘Double Bind & Around’. Fino al 23 agosto.
15 FEBBRAIO 2015
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Fresco di uscita e curato da I-D, il nuovo video della rapper svedese Elliphant,.
25 FEBBRAIO 2015
WHITE MOUTHS – Irene Silvestri.
Cercare una definizione per Irene Silvestri non è facile, dire che è una fashion designer non è sufficiente. Irene è una ricercatrice dell’anima, un’antropologa della superficie più visibile dell’essere attraverso la forma esteriore, quella che comunemente viene chiamata “immagine” e che oggi non viene più scambiata banalmente per “moda”, ma riconosciuta come ricerca e/o esternazione di noi stessi. E’ una sperimentatrice visiva con una cultura artistica e mediatica che ha tradotto il suo affascinante percorso di formazione e di sperimentazione nel suo brand, dove la sua curiosità e la passione per la ricerca interagiscono con l’arte, o meglio, le arti, a cominciare dal nome White Mouths, che non ha origine da una traduzione letterale, ma letteraria, prendendo spunto dal parziale anagramma fonetico di ‘without seam’, ‘senza cuciture’, riferito a Roland Barthes e al suo ideale di uno sconfinato abito mistico che possa racchiudere in sé tutti i corpi, e partendo da questo concetto ideale gli abiti modulari e trasformabili di White Mouths sono forme in movimento attraverso l’interpretazione individuale e collettiva dell’outerwear.
Il brand fa parte di TX3, una start up che si occupa di produzione e vendita on-line delle collezioni di alcuni selezionati designers con l’obiettivo di fare da incubatore a nuovi talenti, mentre sul piano della comunicazione è nata una collaborazione con la Art Sharing Community, una rete di artisti che attraverso un percorso inerente alla visione concettuale del brand, lavora su uno scambio interattivo tra performance, installazioni, photo shootings, video. Molto interessante è il progetto di una fashion web series, veri e propri short movies per raccontare gli abiti di White Mouths.
Anche la musica è parte integrante e attiva dell’orizzonte creativo e armonico di Irene Silvestri, come dubitarne? Infatti nel pieno della fashion week milanese, all’interno dell’evento HYPERMUSIC VISION presenterà in anteprima la sua nuova capsule CEMENT CROSSING, con una performance che assembla sonorità selezionate per creare un “ moto circolare “ che possa contenere e integrarsi con la struttura e il contesto della filosofia del brand mixando artisti come Nosaj Thing, Nicolas Jaar, Balam Acab, Mount Kimbie, John Talabot, Bears in Heaven,PVT, Ta-Ku, essenziali’ dark electronic, ambient, experimental house,per arrivare alla solarità di artisti quali Gold Panda, Caribou, Four Tet.
Questa la presentazione del nuovo progetto con le parole di Irene:
Cement Crossing è il percorso narrativo immaginifico di uno ‘Urban Rider’, attraverso la stessa materia infrastrutturale della Pòlis Cosmologica. Quella città pensata per il grande dispiegamento delle masse ma spogliata delle sue fasi, quella vitale e quelle dell’incontro (crocevia scambio) in una architettura cristallizzata, immediatamente ri-descritta, nelle ultime fasi storiche, della ‘danza tribale’ dello skater che oscilla su superfici inconsuete e incongrue, piuttosto che del writing fino ad arrivare alle più contemporanee e pionieristiche forme di street art. White Mouths intende trascendere l’aspetto analitico o divisionale fra le parti e semplicemente propone la visione formale di un individuo self-conscious (o che tende verso la propria consapevolezza) non soltanto intento a riappropriarsi della materia ambientale, ma in grado, simbolicamente, di attraversarla, di fondersi con essa e quindi di ‘essere’ la propria circostanza. In questa prospettiva, la Capsule in uscita, oltre a mantenere un dna outdoor, declinato su capi modulari, intercambiabili, e modificabili in sé stessi, è stata sviluppata con un innovativo trattamento enzimatico atto a rendere i tessuti thermo-responsive. Il trattamento si presenta come una patina o covering in grado di ‘rivelare’ la reale natura cromatica delle stampe ‘materiche’ all-over su twill, in risposta ad una certa temperatura : superfici cangianti e reattive, in maniera quasi biologica, immediata ed eterogenea, a diversi fattori esterni. Un capo White Mouths si propone dunque come materia evolutiva, sia senso strutturale, sia in senso superficiale, per avvicinarsi alla complessità antropologica e, letteralmente, della mìmesi, la realtà condivisa tra individuo e contesto.
HYPERMUSIC VISION sarà a Milano, il 28 marzo al Fabrique in Via Fantoli 9 dalle 22 . Noi ci saremo.
mgp
23 GENNAIO 2015
Volevo proprio conoscerli Fabio e Juan, i designer di Leitmotiv, il brand che in poche stagioni si è affermato sulla scena internazionale del panorama fashion con collezioni così piene di entusiasmo creativo da sorprendere. Fabio è milanese e Juan colombiano, ma vivono e lavorano a Bologna, la loro città d’elezione, dove si vive bene, lo stress è sotto controllo se non assente, c’è il Dams, dove si sono laureati e conosciuti, e dove la passione per l’arte e per la moda hanno dato vita al loro marchio. Vivaci, simpatici, umani. Senti che con loro potresti parlare di tutto e non necessariamente di moda. Tipico di quella visione della vita che viene spontanea a chi ha talento. Ma siamo nel loro show room e inevitabilmente la conversazione trae spunto da un paio di domande che la mia curiosità non sa trattenere. La loro ispirazione ha sempre un riferimento legato all’arte, e noto che nella collezione del prossimo autunno-inverno, che hanno chiamato Toys, i soggetti, che ricordano i super eroi del nostro mondo bambino, riportano al pop, sia nell’uso deciso dei colori, che nella parte bianco- nera ( che mi dicono, è un po’ più di Juan, mentre Fabio è il colore ) e domando da cosa nasce la voglia di ispirarsi ad un movimento artistico piuttosto che ad un altro. La risposta è che in realtà la scintilla che alimenta le loro collezioni parte dall’interazione dell’arte con il contesto sociale del momento, e che sono spesso a Berlino, da qualche anno gettonatissima come capitale di movimenti culturali alternativi. Appunto. L’altra domanda mi frulla in testa da quando ho visto il logo di Leitmotiv la prima volta : ma perché quel magnifico palco di corna di cervo ? E qui la risposta mi lascia piacevolmente di stucco. Le corna del cervo sono presenti in molte culture come simbolo di rinnovamento, di longevità e di rigenerazione vitale e creativa. Quindi, se associamo il significato di Leitmotiv, l’equazione è che il motivo conduttore è il rinnovamento, l’energia creativa della rigenerazione vitale. Ecco, questi sono Juan Caro e Fabio Sasso, direi che è tutto qui.
MGP
Collezione FW 2015 / 16
7 GENNAIO 2015
Quante volte si sogna di staccare con tutto e isolarsi in un qualsiasi dove, magari all’ombra di una bella palma sotto un cielo azzurrissimo? Tante. Poterlo fare non è solo una questione di badget, si sa, e ci si trascina faticosamente fino al prossimo sospirato “ponte” sperando di sopravvivere. E allora perché non regalarsi un’ora di benessere rigenerante a vantaggio di forma fisica, mente, e bellezza ?
E’ nella raffinata location del Park Hiatt, nel cuore della città, che Sisley ha aperto la sua Spa milanese, e in un ambiente elegante ed essenziale troviamo l’esperienza di una Maison che dal 1976, con innovativa intuizione, ha fatto della fito-cosmetologia una scienza al servizio di una bellezza conquistata attraverso la cura e il benessere in armonia con la natura. Ogni estratto naturale contiene principi attivi che svolgono un’azione specifica, e l’associazione di diversi estratti permette, per sinergia, di aumentare e rafforzare l’efficacia dei prodotti di un marchio che è la storia della cosmesi d’avanguardia, e la tecnologia e la filosofia della Maison, dislocate nelle Spa del pianeta ne mettono a disposizione un’applicazione d’eccellenza.
Estraendo i principi attivi più efficaci delle migliori piante selezionate in ogni parte del mondo, Sisley ha creato i suoi olii essenziali disintossicanti, energizzanti e stimolanti, che uniti ai sapienti e delicati massaggi ( veri rituali provenienti da diverse parti del mondo nel rispetto delle tradizioni locali ) del trattamento aromaterapico, stimolano il benessere psico-fisico e aiutano a ristabilire l’equilibrio tra corpo e anima attraverso un viaggio sensoriale.
Oltre ai già collaudati trattamenti fito –aromatici specifici pensati per diversi tipi di pelle e problematiche, per la prima volta, fa la sua entrata il Soin Phyto-Aromatique Jeunesse Repulpant à la Rose, il trattamento rimpolpante alla rosa che con estrema delicatezza toglie la stanchezza del viso, leviga i tratti e offre una sensazione di eccezionale benessere. I Trattamenti Phyto-Aromatique sono disponibili per viso e corpo.
La Spa del Park Hiatt Milano comprende bagni turco femminile e maschile, una vasca idromassaggio in mosaico d’oro, l’area relax, e due sale trattamenti, ciascuna con doccia privata, per massaggi, trattamenti viso e corpo e servizi di bellezza.
In più, per chi vuole un’esperienza Spa di coppia in totale privacy, è stata creata la Private Spa Room dotata di bagno turco e doccia privati.