Aria, cielo, luce. E’ arrivato il tempo di uscire di nuovo, finalmente, di tornare a guardarsi intorno e, dopo due mesi di lockdown, di proteggere i nostri occhi dalla luce intensa con le forme e i colori degli occhiali di ultima tendenza, dalla scultura floreale di Giorgio Armani ai colori acidi di Jaquemus, non solo accessori, ma un gioco fantasioso per sentirsi glam anche con una semplice t- shirt.
Il famoso ” Discorso all’Umanità “,voce e parole del grande Charlie Chaplin nel finale del film “Il Grande Dittatore”, sono protagoniste del nuovo spot di Lavazza in onda da oggi 1 maggio ideato da Armando Testa.
Una nuova campagna pubblicitaria globale con un contenuto forte,un approccio creativo di grande impatto e un linguaggio contemporaneo che interpreta e promuove valori universali.
Un appello potente a favore del risveglio della sensibilità individuale con un messaggio positivo che arriva dal passato ,ad una “nuova umanità” che invita a fare del progresso, della sostenibilità e della tolleranza le basi sulle quali fondare il nostro prossimo “rinascimento” . Più che uno spot è un messaggio di speranza al mondo, una riflessione profonda sul momento attuale e, soprattutto, sul nostro futuro. Un futuro molto, molto prossimo.
Nella campagna, anche le storiche immagini realizzate da Steve McCurry, Dennis Stock e Jerome Sessini dell’agenzia Magnum Photos. La colonna sonora e’ “Rain, in your black eyes” di Ezio Bosso.
FAUST di Anne Imhof, Padiglione tedesco, vincitore del Leone d’Oro.
Un’ installazione potente, dura, cruda come i nostri tempi difficili, dove l’accento politico si svela attraverso un percorso vitreo in assenza di colori, che fa da palcoscenico ad una generazione che vive in una gabbia trasparente, uno spazio glaciale in cristallo e acciaio con un mondo di sopra e uno di sotto, che richiama alla metafora del controllo, del potere , in una realtà alienante dove l’individuo è costretto ad un’esistenza delimitata da tracciati invisibili. L’opera è costruita con un pavimento in vetro che divide e sospende il piano calpestabile dal pavimento reale, in modo da creare un effetto acquario tra performers e spettatori. Sotto le lastre di vetro del pavimento-soffitto si muovono ragazzi algidi, dagli sguardi catatonici, quasi automi svuotati da ogni guizzo vitale, soggiogati alla noia di un’esistenza meccanica, ammaestrata. Nei tre spazi principali, giacigli in latex nero,strumenti di costrizione come corde, cavi elettrici con estremità metalliche a testa di cane, medicinali, liquidi. Una scenografia inquietante eppure seduttiva. Quello che accade nelle quattro ore di ciclo delle performance, è la messa in scena di serie di azioni ripetute ma mai identiche, come il toccarsi a vicenda, bruciare oggetti, spingersi contro il vetro. Canti, suoni e chitarre distorte, una Bella Ciao fischiettata, distante come un ‘eco. Una scritta: “Not Again”. Un Catwalk potentissimo che si frantuma in una composizione statica, pittorica. Alla fine, gli attori lasciano una scena vuota, dove domina fortissima una sensazione di assenza. Un’opera emotiva, che lascia addosso un’ansia, un’oscura consapevolezza, alla quale si ribella l’indomita fierezza dell’umano in cerca di un destino che fugge dall’omologazione.
Anne Imhof : Giardini di Castello Padiglione Tedesco
E’ il blush perfetto per l’estate, non c’è dubbio. L’ho provato e non riesco ad usare altro. E’ leggero e facile da mettere e da stendere, bastano le dita e in un attimo e lo sfumi come vuoi, se vuoi aggiungere colore non si impasta e puoi continuare a sfumarlo. Ho fatto una prova: l’ho steso su un foglio di carta bianco e non ha lasciato il classico alone di ” unto “.. dopo poco tempo si è seccato, questo perchè ha una base poudre, quindi rimane mat , scongiurando qualsiasi effetto lucido, ma non pensate che secchi la pelle, la formula comprende olio di Karitè e di Camelia. Fantastico. Mi capita raramente di essere entusiasta di un prodotto al punto da avere voglia di parlare solo di quello, ma Phyto Blush Twist di Sisley mi ha conquistato anche per la praticità: lo metti in borsa e non devi temere di aprirlo e trovarlo in briciole come succede con i blush in polvere. Semplicemente perfetto. Esiste in 4 colori diversi, ma il tono aranciato del Papaya è l’idele per l’estate.
NAN GOLDIN, STATUNITENSE, UNA DEI MAGGIORI ESPONENTI DELLA FOTOGRAFIA CONTEMPORANEA, HA INCOMINCIATO A DICIOTTO ANNI A SERVIRSI DELL’OBIETTIVO COME ESPRESSIONE emozionale, fotografando la realtà a partire dalla famiglia, e restando nell’ambito del ritratto e della foto rubata alla vita. Il suo è uno stile “underground “ illuminato da luci a volte quasi caravaggesche, e come un pittore, ritrae la vita e il segno del suo passaggio, si inoltra nel percorso umano dall’infanzia alla vecchiaia, dell’amore e della morte, fino alla trasgressione, alla violenta denuncia sociale, politica e culturale di una generazione vissuta in un periodo storico segnato dal propagarsi dell’ AIDS.
Trasferitasi a New York alla fine degli anni 70, documenta la scena musicale post-punk e new wave e fotografando la vita nel quartiere della Bowery, allora al centro della cultura alternativa newyorkese, scatta quanto basta per pubblicare il suo “The Ballad of Sexual Dependency “, titolo preso dall’Opera da Tre Soldi di Bertold Brecht. Nelle sue foto di vita quotidiana i temi sono l’amore, la vita domestica, il sesso o la sessualità, ritratti di drag queen, persone in acqua, storie e dettagli intimi. La Goldin fotografa instancabilmente ciò che sente più vicino a lei con un linguaggio che può essere definito “ grunge “ e certamente ha influenzato riviste come I-D e The Face, facendo da apripista ad una diversa concezione di immagine. L’uso della fotografia come espressione artistica è molto apprezzato anche dall’industria della moda, e Bottega Veneta, che nel 2002 dà il via al progetto Art of Collaboration che unisce moda e grandi fotografi, la coinvolge nel 2010, e nel 2013 con Dior Homme Eau for Man, immortala con la sua cifra stilistica, un Robert Pattinson indimenticabile, ritratto in una serie di foto ambientate in camera da letto dalle quali è stato poi pubblicato il libro fotografico “1000 Lives “.
Nan Goldin torna a imprestarsi alla moda come autrice con la campagna pubblicitaria Primavera – Estate 2016 di Alexander Mc Queen, scegliendo tra i set del servizio fotografico il club londinese ’Electrowerkz, dove la Goldin ha interpretato la moda, la musica e i club culture con il suo inconfondibile stile, distante dalla bellezza patinata del linguaggio pubblicitario, con la potenza delle sue immagini sature e informali.
SI E’ CONLUSA LA GRANDE KERMESSE DELLE SFILATE UOMO PER L’ INVERNO 2016 – 17. QUI UNA SCELTA DI QUELLI CHE PER NOI SONO I TOP LOOK DELLE SFILATE DI PARIGI.
Dopo le sfilate londinesi, apre la stagione FW 16 / 17 Pitti Immagine Uomo. Intorno ai saloni che tradizionalmente ospitano tutto quello che centinaia di aziende nazionali e internazionali propongono per il prossimo inverno, è mano a mano cresciuta una nuova generazione di talenti, e Pitti Generation(s), il tema guida di quest’anno, mette in scena la simultaneità della diversità generazionale, nella moda e negli stili di oggi, con installazioni digital, mostre fotografiche, iniziative, show.
Questo è l’annuncio ufficiale dato stamattina al mondo, David Bowie se ne è andato, ma la sua leggenda ha già profonde radici nella nostra storia. Oggi il mondo si sveglia con un artista in meno, ne leggeremo tante di parole, ognuno di noi ha almeno un ricordo legato alla sua musica, ma quello che veramente parla per lui è quello che ci ha dato.
"Clowd (from corpus delicti)". Art Basel Miami Beach 2015.
“Untitled (Pearls)”. Art Basel Miami Beach.
"White Straws", 2015. Art Basel Miami Beach.
suole di scarpa in cuoio o plastica, "288 - VII/Pi" e "288 - VII/PL", 2015. Art Basel Miami Beach.
Spine e spinotti, "Plugs No.1", 2014. Art Basel Miami Beach.
medicinali oversize da “Schizophrenogenesis”, 2014. Art Basel Miami Beach.
“Still Life with Xitle and Spirit” 2007. Art Basel Miami Beach.
"Vortice-Trittico", 2014. Art Basel Miami Beach.
"Schauspieler", 2013, dalla mostra "No Man's Land" al Rubell Family Collection Art Museum.
Doppia immagine di "Apocalypse Ballet (Pink Ring)" 2006. Presentata alla mostra "No Man's Land" al Rubell Family Collection Art Museum.
"Oh Baby #1 & #2", Sidewalk series, 1992. Dalla mostra "No Man's Land" al Rubell Family Collection Art Museum.
"Untitled", 2015. Art Basel Miami Beach.
"Geheimnis der Farne" (Secrets of the Fernes), 2007. Presentata alla Margulies Collection at the Warehouse.
naked , 2014. Art Basel Miami Beach.
“Numbered Legs”, 2015. Art Basel Miami Beach.
"Us", opera in 127 parti un po' piu' grandi e 126 piu' piccole esposta al De La Cruz Collection Contemporary Art Space.
Artwork al femminile. esposta alla mostra "No Man's Land" al Rubell Family Collection Art Museum.
Tre dettagli dei fiori tempura in "Life serves up the occasional unicorn", 2013. Esposta alla mostra "No Man's Land" al Rubell Family Collection Art Museum.
Il sipario e’calato su Art Basel Miami Beach 2015, presentata all’inizio di questo mese,e gli organizzatori tirano le somme. Le cifre sono stupefacenti: 267gallerie, 46mila metri quadrati di spazio espositivo, 77mila visitatori, milioni di dollari di vendite. Con circa meta’degli espositori proveniente dagli Stati Uniti e dal Sud America, Art Basel Miami Beach si e’imposta come la fiera d’arte piu’ prestigiosa in America. Un successo strepitoso giunto alla 14esima edizione, capace di cambiare il volto di Miami e di trasformarla in una delle citta’d’arte piu’ importanti al mondo, dove sia la produzione artistica, sia il mercato dell’arte sono in constante crescita. Il bilancio di quest’anno parla chiaro. Collezionisti fioccati da tutto il mondo. Art dealer soddisfatti, caso mai dispiaciuti di non avere portato piu’opere da vendere. I prezzi? Gli espositori sono riluttanti a divulgare cifre precise, ma hanno ammesso di aver venduto molto bene durante il primo giorno di presentazioni a inviti, con un tasso di vendita che la stampa Americana ha definito come ‘fast and furious’. Infatti la maggior parte delle opere in esposizione ad Art Basel sono state acquistate nei due giorni precedenti all’apertura ufficiale della fiera, durante le presentazioni riservate ad art dealers e a collezionisti d’alto livello. Qualche cifra: la scultura “White Snow, Dopey, Black Red White, Black”di Paul McCarthy (2011-2015) e’ stata venduta per un milione e mezzo di dollari; un Andy Warhol del 1980,”Joseph Beuys” a un milione e 400mila dollari. Il record sembra che spetti a“Man in Blue IV”di Francis Bacon (1954), venduto a 15 milioni di dollari nella galleria newyorchese Van de Weghe; nello stand stand e’ stato venduto un Picasso da 10 milioni e mezzo di dollari, “Buste au Chapeu”. Una serie di Alberto Burri degli anni 60, “Plastica”, e’ stata venduta per 2 milioni di dollari, grazie anche alla retrospettiva che il Guggenheim di New York gli ha dedicato quest’anno ( 9 ottobre 2015 – 6 gennaio 2016).
Situato di fronte ad Art Basel e giunto alla quinta edizione, Design Miami ha accolto migliaia di visitatori sotto il tradizionale tendone bianco davanti al Convention Center, sede di Art Basel. Ogni anno un artista di prestigio ha l’onore di disegnare l’entrata di Design Miami. Quest’anno e’ toccato a un gruppo di studenti della Harvard Graduate School of Design, autori di una struttura composta da 200 modelli architettonici in un rosa brillante, installati a testa in giù sopra altrettanti pali in acciaio. Titolo: “Unbuilt”. (FOTO 1)
Tra i pezzi piu’ interessanti di Art Basel: “Still Life with Xitle and Spirit” di Jimmie Durham (2007). Acquistata da un museo il giorno prima dell’inaugurazione della fiera, l’opera era stata in origine commissionata da un collezionista messicano all’artista indiano- americano Jimmie Durham e realizzata con una gigantesca pietra vulcanica da 9 tonnellate e una Dodge Spirit, auto tipicamente utilizzata dai poliziotti messicani in incognito. (FOTO 9)
Uno degli appuntamenti immancabili durante la frenetica settimana di presentazioni di Art Basel e’ il giro delle collezioni private. Situate tra il Design District e il quartiere degli artisti, Winwood, queste grandi warehouse aprono le porte ai visitatori proponendo mostre appositamente curate per Art Basel, contemporaneamente ai pezzi permanenti delle collezioni. Quest’anno la Rubell Family Collection ha presentato una mostra di arte al femminile, “No Man’s Land”. A volte opere delicate e poetiche, come le ballerine di Mai-Thu Perret, altre volte opere di denuncia e malessere, sempre le opere di “No Man’s Land” ripercorrono un universo tutto al femminile.(FOTO 11, 12, 13, 19 e 20)
IL FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL DOCUMENTARIO, ” VISIONI DAL MONDO – IMMAGINI DALLA REALTA’” INIZIA DOMANI, 11 DICEMBRE, A MILANO, ALL’UNICREDIT PAVILLION, il nuovissimo centro culturale in Piazza Gae Aulenti al 10. La prima edizione di questi tre giorni di kermesse, offre un programma di 24 anteprime internazionali, 12 film inediti nel concorso “ Storie dal Mondo Contemporaneo “ ed eventi speciali. Inaugura la prima giornata del festival la masterclass di Gianni Amelio, alle 10, 30 del mattino, mentre alle 20,30, alla sala TIGLIO ci sarà la proiezione in anteprima assoluta di “ Registro di Classe Libro Secondo “ ( 1968 – 2000 ) di Gianni Amelio e Cecilia Pagliarani. Il festival si propone di raccontare la Storia e le storie di oggi, dagli eventi universali alle piccole storie di ogni giorno, un’indagine sui valori culturali e sociali nello stile cinema del reale atttraverso gli occhi e il cuore di giovani filmakers. L’ingresso è libero, fino ad esaurimento posti, inutile dire che chi primo arriva .. Fino a domenica 13 dicembre.
L’ESILARANTE’ Give Coach or Else, CONQUISTA LA VETTA DEI TOP TEN FASHION VIDEO DELL’ULTIMA SETTIMANA TOTALIZZANDO PIU’ DI CINQUE MILIONI DI VISUALIZZAZIONI IN POCHI GIORNI CON LA SHORT STORY CHE VEDE BABBO NATALE ALLE PRESE CON UNA BAD GIRL …
GOMMA DA PIOGGIA. DALLE BASKET DI CONVERSE, ALLE SCARPETTE CON CINTURINI DI MELISSA, DISEGNATE DA KARL LAGERFELD, AI CLASSICI WELLINGTON DI HUNTER NELLA PIU’ ATTUALE VERSIONE CORTA, ALLE DERBY SEMPRE DEL FAMOSO BRAND INGLESE, AGLI STIVALETTI CHIC DI BURBERRY CORTI ALLA CAVIGLIA, FINO AGLI STIVALI ALTI, RIGOROSAMENTE IN GOMMA, MA BORCHIATI, DI MENGHI. PIEDI UMIDI ADDIO.
Nel servizio: Tagliatore, Department Five, Bark, Alessandro Dell’Acqua, Plus Que Ma Vie, Collection Privee, Edmund Ooi, American Vintage, MassimoRebecchi, P.A.R.O.S.H.
VINTAGE ‘50s RIPULITO E RIDISEGNATO NELLE FORME ARROTONDATE E MODERNISSIME DI MARGIELA, ROCK RAFFINATO E SCOLPITO DA ANN DEMEULEMEESTER, MENTRE CHLOE’ CI PROPONE UNA COLLEZIONE GIOVANISSIMA,CHE STRIZZA L’OCCHIO AGLI ANNI 90, SULL’ONDA DI UN’ISPIRAZIONE FOLK GUARNITA DI PIZZI E BLUSE AMPIE DALLE SPALLE ABBASASSATE. DA VETEMENT, FELPE, VESTITONI A FIORELLINI O A POIS, CAMICIE CON MANICHE EXTRALONG, SALOPETTE GENDER FREE FUORI DAI CANONI DELLA MODA PIU’ CONVENZIONALE, SI RESPIRA UN’ARIA UNDERGROUND. YOHJI YAMAMOTO AFFASCINA CON LE SUE GUERRIERE METROPOLITANE, E LE PRINCIPESSE ORNATE DI DIADEMA DI SAINT LAURENT VESTONO ABITI TRAFORATI PORTATI CON BLOUSON, GIACCHE DI PELLE CON LE FRANGE E STIVALI DI GOMMA. CHITARRE ELETTRICHE REALIZZATE IN CROMO E PLEXIGLAS SU GIACCHE E PANTALONI CROPPED E MAXI POIS CHE SEMBRANO PUPILLE DILATATE DA ACNE STUDIOS. CELINE, INFINE, E’LA PUREZZA DELLE LINEE.
COME SEMPRE E’ DIFFICILE FARE UNA SCELTA RISTRETTA DELLA KERMESSE DELLE SFILATE MILANESI, I GRANDI BRAND SONO MOLTI E MOLTI ALTRI SI AGGIUNGONO AD OGNI STAGIONE. TRA I CAPOLISTA, PRADA E GUCCI. NESSUNO COME MIUCCIA PRADA SA REINVENTARE COMPLETI, GONNE E ABITI CHE FANNO PARTE DI UNA TESTIMONIANZA CULTURALE ANTROPOLOGICA E SOCIALE IMPORTANTE E TRASFORMARLI IN CAPI MODERNISSIMI COME SA FARE LEI. LE SUE COLLEZIONI SONO SEMPRE CAPOLAVORI DI RAFFINATA CONCETTUALITA’ TRATTATI CON INTELLIGENTE IRONIA. ALESSANDRO MICHELE, PER GUCCI, HA RIPERCORSO LA STRADA GIA’ TRACCIATA NELLA SCORSA COLLEZIONE, RICONFERMANDO IL SUO STILE GRANNY CHIC SOGNANTE FATTO DI TESSUTI VELATI, LUCCICANTI, FIORATI E RICAMATI, DI OCCHIALONI 70 E TACCHI CON ZEPPE ALTISSIME. IL RISULTATO E’ UNA DONNA IPERFEMMINILE E FUORI DA OGNI SCHEMA. DA MSGM TARTAN ROSA, GRANDI BALZE MORBIDE, ABITI CON CATENELLE E STAMPE VINTAGE , IN STILE VAGAMENTE GRUNGE, SE DOBBIAMO CERCARE UNA DEFINIZIONE, MENTRE DA MOSCHINO E’ IL GLAM IRONICO, ORMAI ICONA DI UNO STILE UNICO, A DIVERTIRE, CON TAILLEUR CON FASCIANTI GONNE A TUBINO E GIACCHETTA CORTA CON SCRITTE GIGANTI RUBATE AI CARTELLI STRADALI, E GLI IMMNCABILI ABITI E COMPLETI ISPIRATI AI MITICI 60.GIAMBA, L’ULTIMA NATA DI GIAMBATTISTA VALLI, SA DI ZUCCHERO FILATO E FINTA INGENUITA’, TRA PIZZI LEGGERI, VELI E STELLINE E’ UN PO’LOLITA NUOVO MILLENNIO. COLORATA E DIVERTENTE, AU JOUR LE JOUR CON LE SUE MACCHIE SPARPAGLIATE SU ABITI A MACRO PAILLETTES, GIUBBOTTI E VESTITI, E PER FINIRE IN BELLEZZA, MARNI, COOL, QUASI GEOMETRICA NEI SUOI RIGIDI SCAMICIATI ASIMMETRICI, E CON PEZZI ASSEMBLATI TRA LORO, CON IL SOLITO, GRANDE SENSO DEL COLORE.
DELLE SFILATE LONDINESI CI E’ PIACIUTO LO STILE NEO ROMANTICO DI SIMONE ROCHA, PIZZI E DELICATE TRASPARENZE,IN UNA MISCELA DI UMORISMO E VINTAGE CONTEMPORANEO. GARETH PUGH PRESENTA UN GLAM STRAVAGANTE, ESUBERANTE, DOVE SU NERI TRENCH SPICCANO ENORMI REVERS IN MACROPAILLETTES E I COMPLETINI DI TOP E SHORT LE PAILLETTES LE HANNO ROSSE,COLORE CHE PERCORRE TUTTA LA COLLEZIONE TRA IMPECCABILI SOPRABITI E MAXI FIOCCHI E ABITI E STOLE IN PELLICCIA BIANCA RIEVOCANO UN CLIMA DA NIGHTCLUB. I FLUO DI CRISTOPHER KANE, MESCOLANO UNA TAVOLOZZA DI COLORI E DI MATERIALI IN CHIAVE FUTURISTA, MENTRE LE STAMPE DI J.W. ANDERSON SONO UN RICHIAMO ALL’ARTE DI KEITH HARING. JEANS SFILACCIATI E RUCHES, GIUBBOTTI DI PELLE E ABITI A META’ TRA UN NUOVO GRUNGE E UN EVOLUTO ROCK DI STRADA DA MARQUES’ALMEIDA, E LE GOTICHE BAD GIRLS DI ASHLEY WILLIAMS HANNO ABITI E T-SHIRT CON MACROSCOPICI INSETTI STAMPATI IN BIANCO E NERO, COMPLETATI DA ONNIPRESENTI CALZE A MACRO RETE, UN PERFETTO COOL, MOODY WEAR.
ECCOCI . LA PRIMAVERA ESTATE 2016 INIZIA A NEW YORK IL SUO SHOW CON UNA PERFORMANCE STRAORDINARIA, QUELLA CREATA DA MARINA ABRAMOVIC PER LA SILATA DI GIVENCHY. UNO SPETTACOLO CHE HA INCANTATO PER POESIA E CREATIVITA’. MASCHERE – GIOIELLO SUI VOLTI DI MODELLE VESTITE DI PIZZI LEGGERI COME SOGNI. DALLA POESIA IN BIANCO- NERO E BEIGE DI RICCARDO TISCI, ALL’ESPOSIONE SIXTIES DI JEREMY SCOTT, CI PIACE UN ALEXANDER WANG CHE TORNA ALLE ORIGINI CON UN RAFFINATO STREET WEAR, L’ANARCHIA COOL DI HOOD BY AIR, LA COLLEZIONE DI SHAYNE OLIVER, UN MIX METROPOLITANO GENDER FREE, E I PICCOLI FIORI MULTICOLORI, I PATCHWORK E I MAGLIONCINI STRETTI E CORTI DI COACH, A META’ TRA UNO STILE DA CAMPAGNA INGLESE E UN WOODSTOCK DEI NOSTRI GIORNI, PER FINIRE CON LA COLLEZIONE DI RODARTE, FATTA DI TESSUTI LAVORATI INSIEME CHE SI PRESTANO A VARIE LETTURE, PIZZI, RICAMI E LUCCICHII CHE RIPORTANO A UN MONDO FIABESCO.
Nel servizio : Edmund Ooi, Asos, Avant Toi, Spididenim, Massimo Rebecchi, Pierre-Louis Mascia, Collection Privee, Oliver Spencer, Pence, In Kilt, Au Jour Le Jour, Scotch & Soda
Photo Amilcare & Alex
Fashion Editor MariaGrazia Pase
Production Piero Cappelli
Models : Andrey Smidl, Bogdan, Charlie Adshead, Khoy @independentmodelmanagement
Il 2 luglio alllaTriennale di Milano si è svolta Milano Moda Graduate, prima edizione della manifestazione che celebra e presenta ufficialmente la crème dei new fashion dsigner provenienti dalle più prestigiose scuole italiane, promossa dalla Camera Nazionale della Moda Italiana in collaborazione con Piattaforma Sistema Formativo Moda.I tre vincitori della kermesse sono Alice Illi, studentessa dello IED Moda Milano che si aggiudica il premio Vogue Talents. La sua collezione “Albe Veneziane ” verrà pubblicata sul numero di settembre di Vogue. Francesco De Carli , della Nuova Accademia Belle Arti ( Naba ) che con ” Foggy Dreams “vince il CNMI e uno stage presso l’ufficio stile Missoni , e Giulia Guadagno, dell’Istituto Marangoni, che vince il Premio della Giuria e uno stage presso l’ufficio stile del brand associato alla Camera Nazionale della Moda Italiana più vicino per affinità allo stile di Giulia. Ma la creatività era davvero tanta sulla passerella delle sfilate collettive ( e nelle installazioni con abiti e accessori ) e il lavoro della giuria, composta dai nomi pià accreditati del settore, tra buyers, designers, imprenditori e giornalisti, non deve essere stato facile. Sul sito della Camera Nazionale della Moda Italiana,milanomodagraduate.it le foto e i video delle sfilate collettive e della manifestazione.
Le scuole che hanno partecipato : Accademia della Moda, Accademia di Belle Arti di Brera,Accademia Galli, AFOL Moda, Ars Sutoria, Domus Academy, Harim- Accademia Euromediterranea, IED Moda, Istituto di Moda Burgo, Istituto Marangoni, , Istituto Modartech, Istituto Secoli, NABA Nuova Accademia Belle Arti e Politecnico di Milano
UNA SELEZIONE DELLE COLLEZIONI E DEI TREND DELL’ESTATE 2016, fra le moltissime proposte di Londra, Milano e Parigi. Il filo conduttore è libertà, espressione di sé e del nostro tempo, mix di culture e di stili. Shorts corti come quelli di Prada, o bermuda ampissimi, nuovi volumi, stampe e fiori ovunque e il pizzo sdoganato anche per l’uomo da Alessandro Michele per Gucci. ENJOY !